Questa mattina ad Omnibus su La 7
Claudio Velardi, a suo tempo dirigente del PCI-PDS-DS e braccio destro di
Massimo D’Alema, attualmente direttore de Il Riformista (di cui è stato
fondatore), si chiedeva la ragione della scarsa mobilitazione in favore della
liberazione di Cecilia Sala.
A suo parere le ragioni sarebbero
le stesse per le quali ci sarebbe una scarsa mobilitazione di massa in favore
dell’Ucraina, anzi, una buona parte della popolazione italiana simpatizzerebbe
addirittura per la Russia e per Putin (!!!).
Ma non è finita. Il “nostro” (si fa per dire…) attribuiva a
quelle stesse ragioni (non ha sputo spiegare neanche lui quali..) la scarsa
simpatia che una gran parte degli italiani nutrirebbe nei confronti di Israele.
Qui siamo oltre la vergogna.
Stiamo assistendo ad un genocidio in diretta perpetrato quotidianamente da uno
stato terrorista che impedisce l’accesso ai viveri, all’acqua e ai medicinali a
due milioni di persone che vivono da sfollati in condizioni terribili.
Cinquantamila morti civili ufficiali (per la rivista Lancet, considerata la più
autorevole rivista medica del mondo, sei mesi fa erano circa 186.000), vittime
dei bombardamenti, almeno altri centocinquantamila feriti e mutilati, un terzo
dei quali bambini (sia fra i morti che tra i feriti), in moltissimi casi
operati o amputati senza anestesia. In pratica una vera e propria apocalisse,
di cui tutti i governi occidentali, di destra o di “sinistra”, sono complici e corresponsabili.
E questo mascalzone ha l’ardire
di chiedersi perché una gran parte del popolo italiano non simpatizza per
Israele.
Senza parole.