Ma tu sei la regina”

Pablo Neruda muore il 23 settembre 1973. Di cancro alla prostata, secondo la versione ufficiale. Ma non sono pochi coloro che dubitano di tale responso. Iscritto al partito comunista e diplomatico nel governo socialista di Salvador Allende, gli viene ritirato l’incarico dal generale golpista Pinochet subito dopo il criminale colpo di stato organizzato dalla Cia e gestito in prima persona dallo stesso Pinochet che avrà da quel momento mano libera per imporre una feroce repressione contro gli oppositori.
Dodici giorni dopo il colpo di stato Pablo Neruda muore. Una coincidenza?
Una dichiarazione dell’autista di Neruda ha riaperto il caso. Un uomo alto biondo e con gli occhi azzurri avrebbe accompagnato il poeta in ospedale. La descrizione corrisponde all’identikit di Michael Townley , agente della Cia e stretto collaboratore della polizia segreta della dittatura cilena .
In seguito all’interessamento dell’avvocato Eduardo Contreras è stata riesumata la salma del poeta. Sono così iniziate le ricerche per provare un eventuale avvelenamento. Sull’esito di tali ricerche il sottoscritto non è informato.

“Cosa avete fatto …
pallidi vermi del formaggio
capitalista, cosa avete fatto
di fronte al regno dell’angoscia,
a questo oscuro essere umano,
a questa dignità vilipesa,
a questa testa sprofondata
nello sterco, a questa assenza
d’aspre vite calpestate?

Pablo Neruda era un cervello pericoloso per la dittatura e per l’imperialismo americano. Era un comunista. Avrebbe continuato nell’esilio la sua opera di sempre: cantare l’amore e la sua grande voglia di vivere torturata dalla crudele ingiustizia dell’oppressione e dello sfruttamento che governa e umilia gli esseri umani .
Era necessario ucciderlo.

“Così venne divorata ,
negata ,sottomessa ,graffiata ,predata ,
giovane America, la tua esistenza”