Lettera aperta alla redazione de L’interferenza
Spettabile redazione
Ho letto con interesse il vostro articolo
https://www.linterferenza.info/editoriali/la-sinistra-sex-and-the-city/ ed ho lasciato anche questo commento
“Continuo a pensare che i vari Salvini, Le Pen e Trump siano figli dell’attuale “sinistra”.
Se ne esistesse una diversa, autentica, soggetti del genere non arriverebbero a prendere nemmeno l’1% dei voti, e anzi gli si riderebbe in faccia.
Naturalmente questa “sinistra” dei salotti buoni non ne è consapevole, un po’ perchè non ci arriva e un po’ per opportunismo. Anche perché se esistesse una Sinistra vera, quella attuale non esisterebbe o verrebbe messa ai margini”.
Vorrei comunque sottolineare alcuni aspetti e vi ringrazio per lo spazio che mi vorrete concedere.
Ho visto su youtube questo video, per certi versi malinconico
Il video, che ricalca le note di una canzone di Max Pezzali , ad un certo momento mostra un corteo di femministe tra i tanti cortei con tante bandiere rosse del vecchio PCI.
Ho da tempo l’impressione che Il femminismo non sarà altro che un virus che annienterà per sempre le idee comuniste o di sinistra, comunque le vogliamo chiamare…
Per fare un esempio, nei salotti buoni della sinistra di oggi, si sente parlare di donne, gay e migranti perchè un pochino di “buonismo” antirazzista ci sta sempre bene. Al contrario non si sente più parlare di operai, precari e disoccupati, forse perché considerati una cosa antiquata. Anzi, quasi quasi, sono addirittura diventati la parte “nemica”. Vado a spiegarmi.
Verso la fine di gennaio di un paio di anni fa, mi recai a Verona per un corso di primo soccorso per l’azienda dove lavoro. Durante la pausa pranzo io e il mio collega ci siamo fermati ad una piccola trattoria che serviva le fabbriche del posto. Orbene, sono entrate circa 60 o 70 persone ed erano tutti uomini. Non uomini in giacca e cravatta come quando si lavora o in un ufficio o in una banca, ma con le tute unte di olio insomma; per capirci, le famose tute blu (le riconosco perchè ne faccio parte anch’io). Ora, è risaputo che esistono anche le operaie, ma è altrettanto risaputo che non ci sono richieste di quote rosa per i luoghi dove ci si sporca e si fatica. Mi è venuto spontaneo pensare che ora, quel bacino che era “naturale” per la sinistra con le bandiere rosse, è diventato quasi un nemico per la sinistra dei salotti. Magari solo perché questi uomini, dopo otto ore a svitare bulloni e fare pezzi in serie, fanno un apprezzamento ad una ragazza in minigonna o, più semplicemente, parlano di “gnocca”, diventando così i nuovi nemici del politicamente corretto. E allora sotto con gli epiteti: misogini, sessisti ,violenti ( solo perchè uomini?) e via dicendo …
In sostanza ….
Le femministe considerano gli uomini né più e né meno di come i leghisti considerano gli extracomunitari.
Perchè c’è sempre un minimo comune denominatore tra le femministe che sventolano bandiere rosse (ora molto sbiadite, e infatti sono diventate rosa…) e i leghisti che portano corni e bevono l’acqua del Dio Po. Anche questi sono contro gli uomini, certo, purchè siano di diversa etnia. Le femministe c’è l’hanno con gli italiani, rei di essere maschilisti e misogini, i leghisti ce l’hanno con gli extracomunitari, perchè hanno la pelle nera, ma l’ostilità e il modo di intendere le cose è lo stesso
Per dimostrare quanto questo sia un modo di pensare fallace, porterò l’esperienza del mio microcosmo lavorativo.
In vent’anni ho conosciuto tre persone, tutte e tre provenienti dal Ghana. La concezione del “perfetto razzista” dovrebbe portare a pensare che queste persone, in quanto provenienti dallo stesso luogo ed avendo lo stesso colore della pelle, dovrebbero comportarsi nello stesso modo. Cosa completamente errata.
Queste tre persone, erano caratterialmente molto diverse tra loro, con i loro pregi e i loro difetti, e lo stesso dicasi delle persone che lavorano con me di religione islamica; c’è chi ci crede fortemente, chi invece se ne frega.
Io credo che questa considerazione valga per tutte le persone, e non solo per gli extracomunitari.
Un esempio. La manifestazione che ci sarà il 26 novembre, dove gli uomini sono stati invitati con “diffida”, anche se alcune delle promotrici proprio non li vogliono (per questioni di sicurezza – dicono – “sicurezza” non ricorda qualcosa? ), non fa altro che ricalcare il pensiero dei leghisti. Cambia solo l’oggetto dei loro attacchi. Gli uomini per alcune, e gli extracomunitari per altri. Tutte due queste “categorie” sono considerate pericolose.
Hanno distrutto un sogno. Peccato davvero