Foto: www.giornalettismo.com
Guardate che invece il pezzo contiene numerosi spunti d’interesse…
caro musulmano, i tuoi fratelli adesso siamo noi
Premetto doverosamente che per me Gramellini non è affatto, come in tanti di voi sembrate pensare, il male-assoluto…
E’ un signore dabbene, tronfio nella propria retorica demoPòcopòco, Sempre dalla parte del giusto e quasi mai (ma il “quasi” è dirimente) dalla parte degli Ultimi.
Vojo dì… S’è visto ben di peggio co’ un microfono in mano e ‘na tastiera fumante, negli ultimi 30 anni…
Se la destra liberale fosse così, ce se potrebbe pure sta…
Il guaio è che, oggi & qui, lui e quellicòmmellui, sarebbero la “sinistra”.
Ecco, in quel “Chi ha qualcosa da perdere non fa la rivoluzione”, c’è tutto.
Lui esalta Guido Rossa (a parer mio un emblema storico tra i più negativi: stiamo pur sempre parlando di un delatore) ed, in genere, l’operaio co’ la strizza ar culo che, in cambio di un frigo nuovo e la cinquecento (ciò 40 anni fa’; oggi bastano 3 voucher da 7 euro e un caffè alla macchinetta), rinuncia alla propria Coscienza di Classe e ai propri diritti e si svende al padrone “compassionevole” che lo nutre ad avanzi e buffètti paternalistici; esattamente come ‘sto favoleggiato “musulmano moderato” che lui immagina probabilmente a forma di Maghdi Allam, o del ristoratore partito da lavapiatti che ora ha un impero di kebaberie a Londra e tifa Boris Johnson.
Ossia per essere operai “giusti” (compagni che non sbagliano) occorre invidiare i borghesi, leccargli le terga e qualsiasi altra zona essi gradiscano, e farsi dare dal padrone mancette tali da “smettere-di-non-aver-più-nulla-da-perdere”, e perciò – come la notte segue al giorno – non avere più interesse nel fare la Rivoluzione…
Lo stesso vale per gli islamici.
Per il “dispensator di buongiorni” l’islamico Giusto è un non-più-islamico. Uno che rinnega fino al midollo le proprie radici, la propria cultura, i propri usi e le proprie idealità… Perfino (lo scrive esplicitamente) la propria lingua… Fino a diventare per l’appunto un Maghdi CRISTIANO Allam o il re del kebap nubòcu bigànti, una sorta di stropicciata e melliflua mascòtte dei “badròni biànghi” che lo hanno “ospitato” e affrancato dall’indigenza…
Il negretto che “ce l’ha fatta” e che, al bar coi colleghi leghisti, fa le battute sui terroni o sui cinesi e dice, in perfetto accento bergamasco, “alègher alègher che el bùs del cùl è nègher”
Eh, ma il mondo non funge esattamente così…
Perchè finchè qualcuno (tipo i condomini di Gramellini) avrà nel piatto, in dispensa e nel caveau, oltre la sua legittima parte di pollo, pure le parti che sarebbero spettate ad altri 6 o 7 milioni (v’è da augurarsi che il caveau sia ben refrigerato), ci sarà sempre chi non-avrà-nulla-da-perdere… e (sacrosantamente) spererà nella tanto temuta (dai condomini di gramellini) Rivoluzione…
Ben inteso: qui – a differenza del caso BR, evocato dal nostro in (scorrettissima) chiave analogica – giammai di “rivoluzione” (nè islamista nè operaista nè teocratica nè di alcuna altra forgia) si parla.
Qui si parla semmai di CONTROrivoluzione capitalista, occidentalista, sionista ed atlantista ordita esattamente dai condomini dei Gramellini (e dai capi/padroni/presidenti di costoro), per destabilizzare il medio oriente e render più agevole l’asservimento neocolonialista delle parti del mondo più ricche di risorse …
Ossia ”corca” che i mandanti de ‘sti eccidi sò gli “eretici wahabiti” e gli studenti der Corano, come il condominoRetore vorrebbe farci credere…
I mandanti sono i capi dei capi dei condomini de Gramellini dei quali i califfi multimiliardari e gli occidentalissimi, edonisti, atei, cocainomani puttanieri co tre Porsche, esecutori materiali, sono null’altro che la diretta – addestratissima e del tutto “sotto controllo” – emanazione e manovalanza.
Ma voio dì… Questo è proprio l’abc…
è il “QUI PRODEST” di ogni atto di terrorismo (ch’è concetto diversissimo ed antitetico rispetto a quello di Rivoluzione) e di destabilizzazione violenta.
Ma quello porèllo passa tutte le sue serate co FABIOFAZZZIO dar 96…
Mica se pò pretende ppiù de tanta intuitività…