Fonte foto: africasacountry.com (da Google)
L’Unione europea e l’Italia possono gestire in modo democratico i cosiddetti flussi migratori ? Impossibile! Ciò che possono fare, nel migliore dei casi, è accogliere decine di migliaia di persone assicurando alloggio, cibo e un pò di denaro, senza la prospettiva seria di un lavoro ( Riace, che io sappia, è un caso isolato), del tutto sradicate dalle loro tradizioni, dalla loro cultura. Sto parlando ovviamente dei “fortunati”. Ci sono anche quelli che muoiono e moriranno in mare perché non vi è una seria politica di salvataggio. E ci sono quelli che, respinti dalla guardia costiera libica a guida italiana ( ennesimo atto di sottomissione di al-Serray), saranno rigettati nelle galere di Tripoli o respinti al di là del Niger sulle coste occidentali del Continente. Senza dimenticare che in Italia la polizia sa come sgomberare le piazze e sbattere i più esuberanti e i più ingenui nei nostri centri di detenzione ( in qualsiasi modo li si voglia chiamare).
Parlare di immigrazione senza porre al centro della discussione la politica guerrafondaia dell’Occidente, la sua politica imperiale di devastazione dell’Africa è privo di logica. il dumping 1) nell’agricoltura, l’imposizione agli stati di non aiutare l’economia locale per agevolare il trionfo delle multinazionali, lo strozzinaggio nel debito (contro cui aveva tuonato Thomas Sankara e proprio per questo assassinato dalla democrazia occidentale), la rapina delle enormi risorse, il disastro ambientale con inquinamento delle fonti irrigue causato da scavi minerari, la desertificazione causata dall’espulsione dei contadini costretti a trovare rifugio nelle bidonvilles delle città.
Potrei continuare l’elenco dei crimini economici. Bastino per ora queste osservazioni. Un Continente che tra il ’60 e il ’70 aveva conquistato apparentemente la sua indipendenza travolta da colpi di stato organizzati dall’Europa (che si stava strutturando in una democratica Unione europea), da omicidi mirati di grandi personalità ( Lumumba, Sankara, Cabral…), dalla penetrazione del terrorismo a guida occidentale, con particolare merito della Francia. Holland, memore delle parole di Mitterand e di Giscard D’Estaing che a chiare lettere avevano affermato che le ricchezze della Francia dipendevano dall’Africa, aveva favorito (lo cito come esempio), dopo l’assassinio di Gheddafi, l’ingresso nel Mali 2) e nella Repubblica Centrafricana, di bande di assassini che già avevano fatto buona prova di sè in Libia per creare destabilizzazione di governi che civettavano un pò troppo con l’Impero Celeste.
I tratti nazistoidi dell’Unione europea sono risultati manifesti nel colpo di stato in Ucraina, nel sostegno continuo e ripetuto alla bande naziste, al governo russofobico. I killers che sparavano sulla folla dai tetti erano senz’altro una spietata iniziativa della signora Nuland e della Cia, ma con l’assenso dei leader dell’Unione. La partecipazione alle provocatorie esercitazioni militari della Nato ai confini della Russia ha visto sempre una partecipazione attiva e determinata dei militari europei.
E non sono stati membri di questa miserabile Unione “Gli amici della Siria” che hanno creato assieme ai loro compari del Golfo quell’orrida masnada di terroristi che ha messo a ferro e fuoco lo stato laico della Siria, irriducibile nemico del sionismo?
Coerente con la sua attività guerrafondaia la politica economica dell’Unione europea a guida germanica 3). Sui trattati europei a lungo ho parlato e solo dei servi o degli imbecilli potevano approvarli a meno che non fossero tedeschi. Un’ associazione a delinquere completamente al servizio della grande finanza e che in prospettiva potrebbe essere negativa per la Germania stessa. Un totalitarismo soft è il fine ultimo. Privatizzazione di ogni attività economica (egemonia assoluta delle multinazionali). Militarizzazione capillare della società anche a livello educativo. Poteri straordinari alle forze di polizia. Welfare privatizzato. Stato nazionale sotto tutela di codici privatistici internazionali. Controllo autoritario di ogni forma di dissenso. Aumento della povertà assoluta e creazione di una “plebe”.
Risulta evidente che in un Continente che ritorna alla barbarie “elegante” non possa trovare posto una dignitosa accoglienza per gli immigrati perchè In tempi non troppo lunghi non ci sarà accoglienza neanche per la grande maggioranza del popolo europeo che già conosce e conoscerà meglio il mondo alienato del “panem et circenses”.
L’alternativa ? Solo un grande movimento di massa, una classe dirigente che sappia essere con il popolo come “pesci nell’acqua”, un progetto di politica economica fondato sul potere popolare.
NOTE
1)dumping: vendita all’estero di prodotti a prezzin inferiori di quelli praticati all’interno
2)Miei articoli “Mali, Repubblica centrafricana…ricolonizzazione francese teleguidata da Comando usa Africacom” in “Una parola contro le guerre” 22-27-30/12/ 2013
3)Miei “La svalutazione interna permanente…”in”Una parola contro le guerre” 7/6/14 e “Va bene definirsi europeisti…” 5/3/15
Fonte foto: ROAR Magazine (da Google)