La neo destra europeista, “modernista” e liberista del giovane rampante Emmanuel Macron prevale nettamente sulla neo destra populista e nazionalista di Marine Le Pen, confermando di essere la forza politica egemone, maggioritaria e trainante della borghesia francese.
Altissima la percentuale degli astenuti (25%) e delle schede bianche (12%, record assoluto). La matematica ci dice che la gran parte dell’elettorato della “France Insoumise” (la sinistra “radicale” francese) si è coerentemente astenuto, e questo è un dato da salutare molto positivamente perché significa che la vecchia logica del “voto utile”, cioè del “turarsi il naso e votare per qualsiasi porcheria pur di fermare la porcheria considerata più pericolosa” è stata rifiutata dal “popolo di sinistra”.
Ed è su quel 37% complessivo di astenuti al ballottaggio ma anche su una parte significativa di coloro che hanno dato il loro voto alla Le Pen, che si deve lavorare per la costruzione di un nuovo soggetto politico di classe, autenticamente socialista e in grado di elaborare una criticità nuova ed efficace nei confronti dell’attuale ordine sociale e politico dominante. Le condizioni per lavorare in questa direzione, potenzialmente, ci sono tutte.
Fonte foto: L’inkiesta (da Google)