I vertici della CGIL ambigui e (di fatto) complici dell’imperialismo

L’ipotesi di una fusione fra la CGIL, grande sindacato aderente e organico alla ‘’sinistra’’ neo-liberale e neo-liberista ed il sindacalismo padronale di destra andrebbe ad istituzionalizzare il “corporativismo neoliberista” già in vigore da diversi anni. Si tratta di un sistema di sfruttamento e compressione della forza lavoro basato sulla “americanizzazione” del mercato del lavoro (e della società civile), che prevede le cosiddette aristocrazie operaie alleate del grande capitale contro le fasce più deboli del mondo del lavoro; dalle diverse forme di schiavitù ‘’salariata’’ fino ai proletari immigrati non regolarizzati.

La politica internazionale è la prosecuzione di quella interna, per questo la CGIL ha di fatto sposato le posizioni della fazione ‘’cosmopolita’’ dell’imperialismo USA. I sindacati – sul ‘’modello’’ di quelli americani –  fanno parte delle oligarchie dominanti, con i loro burocrati che li guidano e li amministrano come delle vere e proprie macchine affaristiche.  E’ bene anche capire come queste organizzazioni sindacali (quindi in Italia, anche la Cgil) siano funzionali al progetto imperiale di americanizzazione del mondo.

 

La CGIL abbraccia la censura sionista

Lo storico Diego Siragusa ha ricordato come CGIL, ANPI e PD fecero di tutto per impedire la presentazione del libro di Alan Hart, ‘’Sionismo, il vero nemico degli ebrei’’, ritenuto a torto un libro antisemita: ‘’Scrissi un articolo, che si trova nel mio blog, in cui raccontai il mio viaggio in Sardegna con Alan Hart per presentare il primo volume della sua opera. Gli ebrei sionisti ci perseguitarono per una settimana, con la complicità dei codardi dell’ANPI e della CGIL legati al PD. Tentarono in tutti i modi di far fallire i nostri incontri pubblici. Fu, invece, un successo perché ci fecero una grande pubblicità. La gente veniva a sentirci e la conclusione al MEM di Cagliari fu clamorosa: quasi 200 persone e le copie del libro tutte vendute’’ 1. Si trattò di un gesto vile nei confronti di un giornalista (purtroppo scomparso nel gennaio 2018), Hart, che era considerato da studiosi del calibro di Ilan Pappe e Gilad Atzmon come uno dei maggiori analisti del conflitto mediorientale, critico coraggiosissimo dell’imperialismo israeliano. L’articolo di Siragusa riassume gli aspetti più problematici della questione:

‘’L’11 aprile parto per Cagliari. All’aeroporto mi attende Nabil. Due ore dopo arriva da Londra Alan. È il nostro primo incontro. Ho avuto la fortuna di tradurre il primo volume del suo libro e di scrivere la prefazione. In una precedente lettera, Alan mi aveva gratificato con parole generose  e riconoscenti per il mio lavoro. Qualche ora dopo arriva anche un vecchio amico di Alan, Alfredo Giannantonio, che sarà il nostro interprete. Alfredo è nato e vissuto negli USA fino a 19 anni. L’inglese è la sua lingua madre e conosce molto bene la situazione mediorientale. Mentre andiamo in albergo un nostro amico dell’ARCI ci informa che la CGIL di Sassari ritira il patrocinio dell’evento, cancella la sala e chiede la rimozione del proprio logo dalle locandine. Siamo sconcertati. Nabil è furibondo. È iscritto alla CGIL, il suo sindacato! Alan e Alfredo non sono sorpresi. Lo sapevano. Chiediamo spiegazioni. Ci dicono che i sionisti hanno fatto pressioni a Roma e da lì è arrivata la telefonata alla CGIL di Sassari. Riservatamente ci confermano che sia stata la segretaria generale in persona: Susanna Camusso. Ma non abbiamo le prove. L’ARCI si muove e raccoglie la disponibilità della sala di Amnesty International. La manifestazione è salva. La giornata si conclude con meste considerazioni sul ruolo infame del PD di Matteo Renzi che ormai ha svenduto il partito ai sionisti e si è portato dietro settori dell’ANPI e della stessa CGIL. Tutti costoro, senza aver letto il libro e senza sapere chi è Alan Hart, si sono prostrati e hanno obbedito “perinde ac cadaver”’’ 2

L’intellettuale socialdemocratico George Orwell scriveva che ‘’l’ignoranza è forza’’; la burocrazia sindacale deve essersi ricordata della massima dell’autore di 1984. Non dobbiamo sorprenderci; nel 2011 ed ancora negli anni seguenti, appoggiò la sovversione wahabita contro la Siria panaraba ponendosi in rotta di collisione con la stragrande maggioranza dei partiti comunisti mondiali.

 

La CGIL non appoggia Maduro ed i socialisti non stanno nella CGIL

Il sindacato guidato dal rampante Maurizio Landini si è rifiutato di prendere una posizione netta e quindi di difendere il legittimo governo venezuelano contro il tentativo di golpe dell’Alt Right ‘’yankee’’. Leggiamo nel sito della CGIL: ‘’“La Cgil non sta con Maduro”. Così la Cgil Nazionale precisa la propria posizione, assunta oggi in una mozione assunta dal Congresso, relativa ai fatti che si stanno registrando in queste ore in Venezuela, respingendo le letture “interessate e pretestuose”’’ 3. Continua: ‘’Alla Cgil sembra “non accettabile sul piano democratico che il presidente del Parlamento si possa auto proclamare Capo dello Stato, altrettanto inaccettabile è che a questo atto di imperio venga data legittimazione da parte di stati stranieri che così facendo, contribuiscono ad alimentare la tensione, anziché ridurla. Infine abbiamo rivolto un appello alle autorità del Venezuela perché garantiscano diritti e libertà di espressione a chiunque perché è solo attraverso la pratica della democrazia che quel paese potrà uscire rafforzato dalla terribile situazione attuale”, conclude’’. Quali sarebbero questi perseguitati politici, forse il neofascista Leopoldo Lopez? Rifugiandosi nella logica (balorda) del ‘’né, né’’, la CGIL mette sullo stesso piano gli aggressori con gli aggrediti schierandosi, di fatto anche se non apertamente, con l’amministrazione Trump.

Una posizione grave che entra in rotta di collisione con le forze socialiste venezuelane e in specie con il Partito comunista venezuelano il quale ha deliberato la creazione dei Consigli Patriottici Popolari definiti: «istanze di base delle correnti democratiche, popolari patriottiche, rivoluzionarie disposte a difendere gli interessi della patria Bolivariana e gli interessi del popolo venezuelano contro il capitale imperialista e quei settori interni del capitale e del governo che non soddisfano gli interessi del nostro popolo.» In questo senso Figuera ha rivolto un invito alle «correnti avanzate del movimento popolare rivoluzionario ad incontrarsi per costruire questo spazio dove forgiare l’unità dalla base, per affrontare l’imperialismo, ma anche l’incoerenza, il tradimento, il disfattismo di diversi settori del processo contro gli interessi della patria e del popolo venezuelano» 4. Di contro, la Cgil ha agganciato gli interessi (borghesi) della comunità italo – venezuelana compiacendo, in un colpo solo, tanto gli USA e la borghesia venezuelana quanto gli appetiti delle fazioni più aggressive del sub-imperialismo italiano. Un sindacato complice dell’imperialismo è oggettivamente un avversario dei lavoratori.

Landini è un moderno Noske in erba? E’ certo che dalla CGIL gli autentici antimperialisti e la sinistra di classe dovranno aspettarsi una dura opposizione. La classe operaia, a quasi trent’anni dalla distruzione (pianificata) del PCI, sta pagando (fra le altre cose) la svendita della sovranità economica ai predoni di Washington; la ‘’sinistra’’ (nè più e nè meno della destra) continua nel suo ruolo di garante.

Il Fronte Popolare Antimperialista e Antifascista, portato avanti dal Partito comunista venezuelano, non vedrà la partecipazione di nessuna grande organizzazione sindacale quanto meno occidentale. La nuova lotta di classe segue dinamiche profondamente differenti rispetto al secolo scorso.

http://diegosiragusa.blogspot.com/2019/01/a-un-anno-dalla-morte-di-alan-hart.html

http://www.civg.it/index.php?option=com_multicategories&view=article&id=890:viaggio-in-sardegna-con-alan-hart-e-i-sionisti-alle-costole&catid=34&Itemid=254

http://www.cgil.it/venezuela-la-cgil-non-sta-con-maduro/

http://www.lariscossa.com/2019/02/23/pc-venezuela-pcv-resistere-allaggressione-imperialista-approfondire-processo-rivoluzionario/?fbclid=IwAR1agNGw0YoWq5NObxyDyyxSd2bmBFc-Duezsnv6-65jjbrh0wUaVf1uTFQ

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Fonte foto: Il Fatto Quotidiano (da Google)

 

 

 

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