La natura fascista dello Stato fantoccio ucraino va ben oltre la presenza di gruppi armati paramilitari nazisti all’interno dell’esercito regolare: l’ideologia dell’attuale regime di Kiev proietta anacronisticamente il collaborazionismo hitleriano degli anni ’30 nel ventunesimo secolo, trovando negli Stati Uniti d’America il protettore del neonazismo mondiale.
Ucraina: come nella Germania di Hitler e nel Cile di Pinochet. Le truppe ucraine danno fuoco ai libri di filosofia politica comunista, rubati da una biblioteca per ordine del capo battaglione di Settore Destro; l’anticomunismo di Stato è l’ideologia della nuova Architettura di potere.
La glorificazione del nazismo è stata rilanciata dal governo di Kiev ed approvata dai falchi di Washington. Il portavoce del Parlamento Andriy Parubiy ha fondato due movimenti dichiaratamente hitleriani: il Partito Social-Nazionale dell’Ucraina (ribattezzato Svoboda) e Patrioti dell’Ucraina, i cui militanti hanno poi costituito il nucleo del Battaglione Azov. Intervistato nel 2016, Parubiy ha dichiarato che suoi ‘’valori’’ sono rimasti gli stessi. Come ha osservato il giornalista Lev Golinkin su The Nation:
‘’Ancor più inquietante è la penetrazione dell’estrema destra nelle forze dell’ordine. Poco dopo Maidan, gli USA hanno equipaggiato e addestrato la neonata Polizia Nazionale, nell’ambito di un programma destinato nelle intenzioni a costituire un fiore all’occhiello del rafforzamento della democrazia ucraina.
Il vice-ministro degli Interni – che controlla la Polizia Nazionale – è Vadim Troyan, un veterano dell’Azov e dei Patrioti dell’Ucraina. Nel 2014, quando Troyan fu preso in considerazione per la carica di capo della polizia di Kiev, i leader ebrei ucraini erano terrorizzati dal suo passato neonazista. Oggi è il vicedirettore del ministero che comanda le forze dell’ordine dell’intero Paese, addestrate dagli Stati Uniti.
All’inizio del mese, RFE ha pubblicato un servizio sull’ammirazione espressa sui social media dai vertici della Polizia Nazionale per Stepan Bandera – un fascista e collaboratore dei nazisti le cui truppe parteciparono all’Olocausto.’’ 1
La presenza di barde armate neofasciste all’interno della polizia spiega come mai l’Ucraina, negli ultimi otto anni, s’è trasformata in un lager anticomunista: i neoconservatori USA e la lobby sionista fanno da garanti ai ‘’drogati e neonazisti’’ di Kiev, costruttori d’uno stato ‘’etnicamente omogeneo’’ nel cuore d’Europa. Perfino gli antisemiti ed i negazionisti della Shoah vengono portati sugli altari attraverso la falsificazione storica:
‘’Nel gennaio 2018 l’Ucraina è finita sulle prime pagine mettendo al bando il libro Stalingrad del premiato storico britannico Antony Beevor a causa di un unico paragrafo dedicato al massacro di 90 bambini ebrei perpetrato da un reparto ucraino durante la seconda guerra mondiale. In dicembre, Kiev ha vietato La ladra di libri dello scrittore svedese Anders Rydell (che paradossalmente parla proprio della soppressione della letteratura da parte dei nazisti) perché il libro menzionava le stragi di ebrei perpetrate dalle truppe fedeli a Symon Petliura (un leader nazionalista del primo Novecento).’’ (Ibidem)
Lo Stato d’Israele (come ha osservato il giornalista Thierry Meyssan) deve fare i conti col sostegno che l’imperialismo statunitense, il suo protettore, sta offrendo al nazismo, nemico storico degli israeliti: la lobby della destra israeliana è alleata degli antisemiti? Quando il presidente-marionetta Zelensky ha accusato la Russia d’aver bombardato il memoriale di Babi Yar, dove 33 mila ebrei furono massacrati dai nazisti, giornalisti israeliani si sono recati sul posto constatando che il capo della ‘’banda di drogati e neonazisti’’ aveva mentito. Il presidente israeliano, Naftali Bennet, non è nelle condizioni di sbugiardare i cocainomani di Kiev perché, così facendo, dovrebbe aprire un antico dossier: la collaborazione del sionismo di destra col regime di Hitler. L’analista francese Thierry Meyssan, con un eccellente articolo, ha delineato la questione in termini storiografici:
‘’Sarebbe auspicabile che Bennett rendesse pubblico quanto ha accertato, ma è poco probabile. Dovrebbe riaprire un dossier dimenticato, quello delle relazioni tra alcuni sionisti e i nazisti. Perché David Ben Gourion affermava che Ze’ev Jabotinski, fondatore del sionismo revisionista, era un fascista o forse un nazista? Chi sono gli ebrei che accolsero calorosamente in Palestina, prima che prendesse il potere Adolf Hitler, una delegazione ufficiale del partito nazista, il NSDAP, che praticava pogrom in Germania? Chi nel 1933 ha negoziato l’accordo per il trasferimento degli ebrei (il cosiddetto Accordo Haavara) e mantenuto una sede a Berlino fino al 1939? Domande cui gli storici solitamente non rispondono. Per tornare ai nostri giorni, è vero, come asseriscono molti testimoni, che il professor Leo Strauss insegnava agli allievi ebrei che per proteggersi da una nuova Shoah dovevano costruire la propria dittatura con gli stessi metodi dei nazisti?’’ 2
E continua:
‘’ Evidentemente Naftali Bennett non ha aderito alla narrazione di Ucraina e Nato. Ha dichiarato che il presidente russo non teorizzava un complotto, non era irrazionale e non era malato di mente. Invece il presidente Zelensky, interrogato sul sostegno dello Stato ebraico, ha risposto: «Ho parlato con il primo ministro di Israele. Ve lo dico francamente, e potrebbe suonare quasi offensivo, ma penso di avere il dovere di dirlo: le nostre relazioni non sono cattive, non sono affatto cattive. Ma in momenti come questo le relazioni sono messe alla prova, nei momenti più difficili, quando l’aiuto e il sostegno sono necessari. Non penso che [Bennett] sia avvolto nella nostra bandiera».’’ (Ibidem)
Israele (uno stato-laboratorio degli USA) non si ritirerà dal conflitto: è la natura del sionismo che porta lo stato-entità ‘’per soli ebrei’’ a schierarsi con la fazione più forte della borghesia mondiale, fregandosene dell’antisemitismo. Lo Stato ‘’per soli ebrei’’ continuerà ad appoggiare i volenterosi carnefici di Washington, i neonazisti. Le stragi contro ebrei, rom, omosessuali, socialisti e comunisti nel cuore d’Europa sono una tappa necessaria per costruire la ‘’società del controllo ‘’ globale.
https://www.resistenze.org/sito/te/po/uc/poucmc08-024953.htm?fbclid=IwAR1jy5tSXWQXTM0ePoHQWEP55sYF6VNqb6ZFvjSMOXXsoqN74BDJhPPM5uQ
https://www.voltairenet.org/article215895.html