Le minacce dei sionisti-revisionisti
al procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI)
configurano la volontà degli straussiani di ricostruire il Gruppo
Stern, rivolgendo la dottrina del “terrorismo totale” contro gli
anglosassoni. Le minacce del Mossad sono in linea con la disonorevole
storia dell’intelligence israeliana, la quale risponde allo slogan “attraverso
l’inganno faremo la guerra”:
“Secondo esperti legali ed ex funzionari
della CPI, le attività poste in essere dal Mossad per minacciare o fare
pressione su Bensouda potrebbero configurare un reato contro l’amministrazione
della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma, il trattato che
ha istituito la Corte.” 1
Israele è il Paese della Grande Bugia,
ma anche un paradiso per la criminalità organizzata del pianeta;
narcotrafficanti, boss della malavita anglosassone, pedofili, psicotici e
serial killer ai vertici delle multinazionali, vengono ospitati nel regime
israeliano-fascista ed utilizzati, a seconda della conflittualità politica, per
operazioni sporche. In questo modo, Israele arruolò, terminata la II Guerra
Mondiale, una parte del deep state hitleriano, riciclandolo all’interno
della Lega Anticomunista Mondiale. Ha ragione il giornalista israeliano
Gideon Levy: “Israele è uno Stato del male”. La testata The Guardian
ha argomentato sulle minacce di Yossi Cohen, capo del Mossad, nei
confronti di Bensouda, giudice della CPI impegnata nel denunciare le
reiterate violazioni israeliane del Diritto internazionale:
“Una fonte che ha familiarità con i resoconti di
Bensouda degli ultimi due incontri con Cohen ha detto che quest’ultimo aveva
evocato questioni concernenti la sua sicurezza e quella della sua famiglia, in
un modo che l’aveva portata a credere che la stesse minacciando.
In un’occasione, si dice che Cohen abbia mostrato a
Bensouda fotografie di suo marito, che erano state scattate di nascosto quando
la coppia era in visita a Londra. In un altro, secondo le fonti, Cohen
ha suggerito al pubblico ministero che la decisione di aprire un’indagine
completa sarebbe stata dannosa per la sua carriera.’’(Ibidem)
Tel Aviv è una dittatura post-moderna e
fuorilegge, perché non riconosce le basi della Teoria generale del Diritto e
dello Stato: sovrappone il Talmud al Diritto positivo e con gli
sproloqui dei rabbini fa “carta straccia” della Filosofia giuridica
giusnaturalista. Netanyahu è il classico esempio di ebreo fascista, con un disturbo
anti-sociale della personalità (molti analisti hanno messo in dubbio la sua
sanità mentale). Israele utilizza i metodi di Totò Riina; il Mossad
uccide come la Gestapo. Tra il 2019 ed il 2020, il Mossad ha
condotto una operazione di spionaggio nei confronti delle persone care a Bensouda,
compreso suo marito:
“Tre fonti informate sulle
informazioni condivise da Israele a livello diplomatico hanno descritto
l’operazione come parte di una fallimentare “campagna diffamatoria” contro
Bensouda. “Hanno
dato la caccia a Fatou”, ha detto una fonte, ma non ha
avuto “alcun
impatto” sul lavoro del
procuratore.”
L’operazione venne disposta
da Netanyahu e coperta dalla CIA/Alt Right, ovvero dall’ex presidente
Donald Trump. Domanda: la CIA ed il Mossad stanno preparando la rielezione
di Trump, in vista di una aggressione imperialista all’Iran? Le lobby
anti-cinese ed anti-iraniana del Pentagono, potrebbero – dopo l’umiliante
sconfitta in Ucraina e la riuscita Operazione Militare Speciale Z – cambiare
obiettivo geopolitico: Trump, preso in custodia dall’ebreo-fascista Jared
Kushner, diventerà (per l’ennesima volta) l’utile idiota del deep state, un
sistema di potere strutturato e complesso che, oltre al consenso, organizza
anche il “dissenso”?
La lobby israeliana ha
castrato politicamente il demente senile e guerrafondaio russofobo Joe Biden,
trasformandolo in un fantoccio dei sionisti-revisionisti. Qualora il
regime israeliano-fascista decidesse di ricostruire il Gruppo Stern,
Trump e l’Alt Right sarebbero i fascisti giusti nel posto giusto: ai
vertici dell’”imperialismo delle banane” USA, una “repubblica
sottosviluppata” prossima alla dissezione neocoloniale interna. La censura
sionista è una delle meglio strutturate del pianeta, ciononostante la macchina
del silenzio “coi tacchi a spillo” inizia vacillare; la transizione verso
un mondo multipolare ha svelato la natura razzialista del regime
nord-americano, una “isola mondo” autolegittimata da un involucro
politico teocratico.
Il giornalista Tom Carter,
sul giornale marxista World Socialist Web Site (WSWS) scrive:
“Il
potere della classe operaia internazionale è, infatti, mille volte più forte
delle forze che stanno dietro il genocidio e la repressione. Ma esercitare
pienamente quel potere richiede una lotta per la sua indipendenza politica,
liberandolo dall’influenza paralizzante delle istituzioni e delle idee
politiche borghesi in ogni paese e orientandolo verso il socialismo.” 2
Il superamento rivoluzionario di Israele, quindi la fine di un regime basato sul tribalismo etnico, è necessario al fine del superamento di tutte le ideologie che generano oppressione: dal banderismo al sionismo-revisionista. La democratizzazione del Diritto internazionale e il Socialismo sono una necessità storica.