La crisi pandemica Covid-19 ha rafforzato diversi regimi totalitari in giro per il mondo (Filippine, Israele, India, Ungheria, ecc …) e, nel cuore dell’Europa, il legame fra centro-sinistra neoliberista ed autoritarismo reazionario è sotto i nostri occhi. Due dittature, al di là delle loro differnze, sembrano rafforzarsi oltre ogni limite: quella ungherese e quella israeliana, guidate da Orban e Netanyahu. Un regime etnico (Israele) ed uno ‘’corporativo’’ neo-mussoliniano (Ungheria).
Israele
Nelle prime ore di lunedì, gli aerei militari israeliani hanno bombardato il territorio siriano con la scusa di una operazione militare rivolta contro le milizie sciite iraniane e gli Hezbollah libanesi. Il responsabile è facilmente individuabile: Netanyahu. Qual è l’obiettivo dello Stato profondo? Il giornale Altre Notizie ci dà ulteriori informazioni da utilizzare ai fini della nostra analisi:
‘’La cautela di Tel Aviv l’ha confermata anche il New York Times qualche giorno fa in un articolo che raccontava come Israele abbia scelto di avvertire i leader di Hezbollah prima di condurre le proprie operazioni in Siria, così da evitare vittime della stessa organizzazione sciita che rischierebbero appunto di scatenare una guerra a tutto campo ’’ 1
‘’In sostanza, Israele continua ad approfittare della copertura americana e della crisi in Siria per operare più o meno impunemente in questo paese. I ripetuti raid diretti contro Hezbollah e le forze iraniane, però, risultano per lo più gesti dimostrativi o che, comunque, provocano quasi sempre danni materiali relativamente trascurabili’’
Proprio perché sono ‘’danni trascurabili’’, la pirateria internazionale sionista merita una disamina rigorosa. Netanyahu si sta muovendo su due piani:
- Compattare la borghesia israeliana nella colonizzazione totale della Palestina storica.
- Provocare, in Siria, la Federazione russa senza arrivare allo scontro armato. I ‘’media’’ faranno il resto, presentando il ‘’maniaco Netanyahu’’ (così l’ha definito lo storico Norman G. Finkelstein) in quanto salvatore della patria ebraica.
Lo stato di diritto israeliano è stato congelato, quindi il premier – dopo aver sodomizzato politicamente un’opposizione supina – ha bloccato le richieste della magistratura di poterlo incriminare con l’accusa di corruzione. Fra sei mesi ci saranno le elezioni statunitensi e Trump, per fronteggiare la fazione ‘’cosmopolita’’ della borghesia USA, ha ripristinato l’alleanza con la componente ultra-razzista della lobby israeliana. Scrive Philip Giraldi:
“E altre cose arriveranno, con l’acquiescenza di Washington. Le elezioni statunitensi sono tra poco più di sei mesi e Donald Trump sa bene di aver bisogno del sostegno politico di Netanyahu per dare la carica ai suoi rabbiosi sostenitori del sionismo cristiano, così come dei soldi provenienti dagli oligarchi ebrei Sheldon Adelson, Bernard Marcus e Paul Singer. Quindi, è tempo di stabilire un quid pro quo, che sarà l’aiuto del governo israeliano per mobilitare i potenti e ricchi ebrei statunitensi a favore di Trump, mentre la Casa Bianca guarderà dall’altra parte mentre Israele si annette la maggior parte della restante Cisgiordania palestinese. Pompeo ha accolto con favore il nuovo governo israeliano e ha confermato che l’annessione della terra palestinese sarà “in definitiva una decisione di Israele”, il che equivale a un via libera per Netanyahu’’ 2
All’ombra del Coronavirus, Netanyahu è sempre più potente.
Ungheria (ed Olanda)
Non discostandosi dalle tendenze autoritarie interne all’Unione Europea, il Primo Ministro ungherese Viktor Orban si è attribuito pieni poteri. Secondo diversi attivisti progressisti, la linea dell’ultradestra magiara è, più o meno dichiaratamente, neomussoliniana:
‘’Anche Mussolini ha ricevuto incarichi dalle leggi dell’epoca. Anche Hitler è andato al potere legalmente: instaurò la dittatura iniziando proprio con un decreto sui pieni poteri, molto simile a questo. Nelle loro prime fasi, sia il fascismo sociale, sia il nazionalsocialismo, sono saliti al potere legalmente e nel “rispetto” delle allora vigenti costituzioni. Altrimenti parleremmo di “colpo di Stato militare”’’ 3
I tecnocrati di Bruxelles accolgono a braccia aperte la loro prima dittatura, un cane da guardia gradito all’imperialismo finanziario dell’UE in funzione anti-multipolare (antisocialista ed anticomunista). La BCE, da un lato, sbudella economicamente i paesi dell’area periferica (Grecia, Italia e Portogallo) mentre, dall’altra parte, riempie di soldi l’isterica borghesia padronale ungherese dimostrando un evidente disprezzo per i diritti e le libertà dei cittadini (riprendendo il comunicato di Diem25). L’intima complicità ‘’Lagarde – Orban’’ è totale.
Le responsabilità istituzionali sono molteplici:
“Con questo provvedimento il presidente magiaro potrà sospendere qualsiasi norma in vigore, governare per decreto e rinviare le elezioni. Un vero e proprio golpe istituzionale che in meno di 24 ore ha già dato i suoi primi frutti con una parziale sospensione della libertà di stampa su tutto il territorio ungherese.”
“L’Unione Europea nei suoi partiti di maggioranza da anni ignora l’involuzione autoritaria del governo Orban.”
“Continuando ad ammettere Fidesz (il suo partito) tra le fila del Partito Popolare Europeo. Ignorando ogni presupposto per riaffermare i diritti e la democrazia in Ungheria. Ancora una volta l’UE dimostra un doppio standard: da un lato intransigenza nel rispetto delle politiche di austerità, dall’altro disinteresse per i diritti e le libertà dei suoi cittadini.” (Ibidem)
L’estrema destra centro-europea (Spagna, Francia ed Italia) guarda a diversi ‘’modelli’’ dittatoriali: (a) la dittatura dei paradisi fiscali olandese; (b) la dittatura neo-mussoliniana ungherese; (c) il regime etnico israeliano. La rigidissima Olanda, che tanto piace a Lega e Fratelli d’Italia, è il paradiso fiscale delle multinazionali e costa all’Italia un miliardo all’anno. Sul giornale online La voce Delle Voci leggiamo: ‘’Paesi Bassi che si posizionano come il quarto più grande “abilitatore” al mondo di evasione fiscale aziendale sul Corporate Tax Heaven Index 2019 e propongono che i paesi dell’Ue potrebbero “donare” contributi ad un fondo di emergenza per sostenere i paesi più deboli. Hanno dichiarato, i Paesi Bassi, di essere disposti a donare 1 miliardo di euro al fondo, “il che equivale a 1,5 miliardi di dollari di imposte sulle società che si stima l’Italia perda ogni anno sempre con i Paesi Bassi”’’ 4. L’Olanda è l’Israele finanziaria d’Europa, per questo – soprattutto in Italia (es. Salvini e Meloni) – conta tanti lacchè.
La domanda sembrerebbe scontata: è in corso una lotta fra democrazia (Conte, Macron e Sanchez) e neofascismo (es. Salvini od Orban)? Nel 1919, fu il socialista Gustav Noske con l’approvazione del ‘’rinnegato Kautsky’’ a dare l’ordine di uccidere la rivoluzionaria ebrea-polacca Rosa Luxemburg, ponendo ‘’da sinistra’’ le basi per la nascita del movimento nazista. Il disprezzo di Conte e Macron per le nuove povertà continuamente derise dai giornalisti lubrificati, la violenza dei militari nel cuore della metropoli e la negazione dei diritti civili, rientrano in quell’oscuro sentiero che dal neoliberismo conduce, in modo reattivo, al fascismo del ventunesimo secolo. Il futuro da incubo (fra razzismo di stato, povertà, esclusione sociale e guerra) che ci aspetta.
https://www.altrenotizie.org/in-evidenza/8872-israele-e-le-scorribande-siriane.html
https://www.ossin.org/israele/2648-netanyahu-e-tornato-ancora-una-volta
https://diem25.org/viktor-orban-dittatura-retroscena-eurocrazia-e-ipocrisia-ue/
http://www.lavocedellevoci.it/2020/04/11/olanda-il-rigidissimo-paradiso-fiscale/