Il “trumpismo senza Trump” di Macron: una carta sporca dello “stato profondo”

Il presidente francese Emmanuel Macron, dopo aver deliberatamente bloccato il paese, si è recato in Cina con delle intenzioni diametralmente opposte a quelle dell’establishment filo-USA dell’UE: teorizzare una possibile ed auspicabile indipendenza energetica-strategica dell’Europa (spazio geopolitico e socioculturale distinta e contrapposta all’artificiale UE) rispetto all’imperialismo-imperiale USA. In questo modo Macron approfondisce la posizione espressa, correttamente, qualche anno addietro: ‘’la Nato è un’organizzazione in stato di morte cerebrale’’.

Sullo stato-laboratorio di Taiwan, nato come base logistica della Lega Anti-Comunista Mondiale, il presidente francese ha affermato “Non riusciamo a risolvere la crisi in Ucraina, come possiamo essere credibili su Taiwan dicendo: attenzione, se fate qualcosa di male, noi saremo là? Se, veramente, volete aumentare le tensioni, questo è il miglior modo”. Intervistato, durante il volo di ritorno, dagli inviati del giornale online ‘’Politico’’ e del giornale d’analisi economica ‘’Les Echos’’, Macron è entrato nel merito delle ricadute economiche-politiche delle ‘’guerre eterne’’ sull’economia europea, contrapponendo l’idea della sovranità-economica alla militarizzazione del dollaro. Domanda: Macron s’è davvero convertito sulla via di Pechino?

Il giorno seguente, il presidente francese ha approfondito queste posizioni al ‘’Nexus Institut’’ dell’Aia fondando una dottrina neo-gaullista basata su cinque punti:

‘’Il primo, migliorare la competitività e rafforzare l’integrazione del mercato interno UE.

Il secondo, dotarsi di una politica industriale considerata, fino a poco tempo fa, un tabù, perché rappresentava un’interferenza nel mercato.

Il terzo, un protezionismo, per difendere gli interessi strategici.

Il quarto, la reciprocità negli accordi commerciali.

Il quinto, il multilateralismo e la cooperazione su scala globale.’’ 1 (cit. da Felix, intellettuale comunista, sul giornale marxista Cumpanis)

 

Il governo francese, egemonizzato un movimento ‘’americano-sionista’’ prodotto nei laboratori dell’Open Society di Soros, è davvero intenzionato ad abbandonare l’americanismo-imperialista? Poco prima di recarsi a Pechino, il movimento ‘’In Marcia’’ invocò (di fatto) una ‘’dittatura bianca’’ contro le opposizioni, paralizzando il paese:

‘’Questo colpo di mano è l’ultimo di una lunga serie di ultimatum: dalle misure repressive contro il movimento dei Gilet Gialli al confinamento della popolazione sana durante l’epidemia di Covid-19, passando per una serie di ordinanze e di ricorsi abusivi al 49.3 (11 volte in un anno e mezzo). Anche i francesi che avevano accettato le giustificazioni alla limitazione temporanea delle libertà personali ora pensano che la misura sia colma.’’ 2

Secondo l’analista strategico Thierry Meyssan: ‘’Spaccando in modo così netto il Paese, il presidente ha tradito la Repubblica. La Democrazia è una forma di governo che dà la parola al popolo: Macron ha tradito anch’essa.’’ (Ibidem) Il presidente, promettendo di elevarsi ‘’al di là della destra e della sinistra’’ (una sorta di ‘’trumpismo senza Trump’’), ha abbracciato il transumanesimo di Elon Musk ed il neoliberismo dei Chicago boys, svendendo la Nazione alle multinazionali anglosassoni. Chiarito ciò, in che cosa consiste l’ennesima svolta ‘’sovranista’’ di Macron?

La testata marxista World Socialist Web Site (WSWS) ci ha comunicato che la scorsa settimana il Ministero della difesa francese ha presentato una Legge di Programmazione Militare (LPM) pianificando, dal 2024 al 2030, un vertiginoso aumento delle spese militari, leggiamo:

‘’ La scorsa settimana, Sébastien Lecornu, Ministro delle Forze Armate, ha presentato al Consiglio dei Ministri la Legge di Programmazione Militare (LPM) per il periodo 2024-2030. Il budget per le forze armate aumenterebbe di 3,1 miliardi di euro nel 2024, e poi di 3 miliardi di euro all’anno dal 2025 al 2027. Si prevede che aumenterà di 4 miliardi di euro all’anno dal 2028. Come annunciato da Macron a gennaio, il futuro LPM porta il budget totale delle forze armate a 413 miliardi di euro in sette anni. Il budget militare raggiungerà i 69 miliardi di euro nel 2030, rispetto ai 32 miliardi di euro del 2017.’’ 3

L’esercito francese intende prepararsi in modo semi-autonomo alla guerra cibernetica contro Russia e Cina, rifiutando in ambito economico le imposizioni più umilianti provenienti da Washington. La Francia non ha riscoperto l’eredità indipendentista del generale De Gaulle, ma sta cercando maggiori margini d’autonomia nella guerra ‘’di quarta generazione’’ evitando alla propria borghesia neo-oligarchica un collasso analogo a quello della Silicon Valley. Il populismo-neoliberale di Macron ricorda, vagamente, quello di Donald Trump: una carta sporca dello ‘’stato profondo ‘’.

Ha ragione Meyssan: l’unico modo per sbloccare il paese è la vittoria del movimento popolare dei Gilet Gialli e le dimissioni di Emmanuel Macron. L’unica strada da seguire è quello di sviluppare una mobilitazione politica della classe operaia con l’intento di paralizzare la borghesia, rilanciando la lotta antimperialista. I lavoratori, ma anche Russia e Cina, di un personaggio come Macron, citando ‘’Che’’ Guevara, ‘’non devono fidarsi nemmeno un poco’’.

https://www.cumpanis.net/macron-convertito-sulla-via-di-pechino-felix/

https://www.voltairenet.org/article219041.html

https://www.wsws.org/es/articles/2023/04/13/6617-a13.html?fbclid=IwAR0kP-jGVD2ckkg1wP1PURe95C3cjRzBjwlUs-7jNT7d61wDD45MGwJ0TOI

Ucraina, telefonata Xi-Macron: «La Cina sostiene i negoziati tra Kiev e  Mosca» - Open

Fonte foto: da Google

 

 

 

1 commento per “Il “trumpismo senza Trump” di Macron: una carta sporca dello “stato profondo”

  1. pierluigi
    15 Aprile 2023 at 11:23

    Un grazie di cuore a Stefano Zecchinelli per la sua non comune capacità di diradare le nebbie prodotte dal mainstream mediatico su questioni geopolitiche complesse e di non semplice interpretazione.

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