Russia, Nicaragua e Messico alleati contro il narcotraffico

L’alleanza fra la Federazione russa ed il nazionalismo progressista sudamericano è strategica. Avendo il miglior esercito regolare su scala planetaria, erede in parte della tradizione sovietica, la Russia ha offerto assistenza militare ai governi socialdemocratici impegnati nella lotta contro il narcotraffico. Il governo neosandinista del Nicaragua, grazie all’addestramento delle forze speciali russe, ha dichiarato guerra al narcotraffico, riuscendo ad eradicare la potente organizzazione criminale MS-13.

 

I sandinisti si alleano con i russi: la droga è un’arma dell’imperialismo USA

Nel 2017, i presidenti Ortega e Putin hanno aperto un Centro di Formazione del Ministero dell’Interno russo, specializzato nella lotta contro il traffico di droga, la cui sede si trova a Krasnoyarsk. La creazione del centro è stata decisa tramite un accordo bilaterale nel 2012 ed approvata dal parlamento del Nicaragua nel 2013. Le milizie cittadine, proprie della tradizione socialista, si uniscono, dopo un rigido addestramento politico e militare, alle forze di sicurezza russe. Entrambi i paesi concordano nel ritenere gli USA il baricentro nel narcotraffico mondiale. L’esperto di geopolitica e di temi attinenti al traffico della droga, Damián Jacubovich, intervistato da Sputnik, ha spiegato: “Per produrre un chilo di cocaina pura il narcotrafficante spende tra i 1000 e i 2000 dollari. Negli Stati Uniti viene venduta a 50-60 mila dollari al chilo, e per la cocaina pura raggiunge i $90, $100.000 per chilogrammo. Secondo le stime, il fatturato dell’industria criminale globale è di circa $800 miliardi, La metà di questo importo è rappresentato dal traffico di droga, l’80% della quale è prodotta in America Latina” 1. L’intervento russo in centro America ed America Latina rappresenta un argine militare e geopolitico alla malavita organizzata ed alle gang finanziate dalla borghesia USA; grazie all’esperienza dell’intelligence russa la MS-13 è stata distrutta, un modello di sicurezza che piace molto anche al neo-eletto presidente messicano Lopez Obrador. Il presidente Putin, i neo-sandinisti ed AMLO si preparano a continuare la guerra al narcotraffico; che ben venga.

Continua Jacubovich: “Grazie alla partecipazione della Russia, i paesi che stanno cercando di contrastare il traffico di droga con mezzi militari cessano di essere monopolisticamente dipendenti dal sostegno degli Stati Uniti”. Mosca si è stabilita nel “cortile” americano”; “Questo conferma il fatto che il mondo è diventato multipolare con varie potenze coinvolte nella vita del Sud America: la Cina fornisce assistenza economica alla regione, la Russia conduce affari ed ora prenderà parte ad una questione così importante come la lotta contro il traffico di droga”. Brutte notizie per i cartelli della droga e l’estrema destra neofascista; il loro ‘’impero’’ non avrà vita lunga.

 

AMLO si avvina ai paesi BRICS

La strategia antimperialista del leader socialdemocratico AMLO riposiziona il Messico fra i paesi BRICS rompendo l’egemonia USA in una nazione martoriata dall’oligarchia corrotta e vendi patria. Molto presto Lopez Obrador si incontrerà con Putin (l’incontro dovrebbe tenersi alla fine di novembre, in Argentina), mentre è già pronto un accordo che prevede l’abolizione dei visti facilitando gli scambi russo-messicani: “La parte mexicana, en particular, expresó su disposición a dar prioridad a la pronta finalización de los preparativos para un acuerdo de formato completo sobre la abolición del régimen de visados para los ciudadanos de Rusia y México” 2, riferisce il prossimo portavoce diplomatico, Marcelo Ebrard. Si tratta d’una cooperazione estera su più livelli: politico, economico, ma soprattutto militare. La ‘’riconciliazione’’ nel paese, di cui parla AMLO, non è qualcosa da sprovveduti in materia geopolitica; le forze progressiste, dalle milizie cittadine a quelle marxiste, dovranno farsi partecipi di un processo di democratizzazione che cambi profondamente la mentalità dell’esercito. L’ausilio della Federazione russa potrebbe risultare decisivo; la posta in gioco è altissima.

La ‘’pacificazione’’ comprende (1) la depenalizzazione delle droghe leggere ed (2) un indulto riguardante i ‘’reati’’ connessi alla vendita della cannabis. L’amnistia, contrariamente, riguarda le famiglie coinvolte nei giri dei narcotrafficanti e, senza protezione da parte d’uno ‘’Stato massacratore’’, portate fra le braccia della criminalità organizzata. Il canale Sputnik segnala che: “programas social para generar oportunidades de estudio y salud, estimamos que en los primeros seis meses se comenzara revertir la tendencia ascendente de los niveles de inseguridad’’; “estarán creadas las condiciones para que la población pueda salir a disfrutar la vida con paz y tranquilidad, con estándares compatibles con los países de la OCDE (Organización para la Cooperación y el Desarrollo Económico, de las grandes economías), la meta es entregar un país en paz en 2024” 3. Qual è la linea di Obrador? Togliere ai narcotrafficanti la bassa manovalanza, integrando i ceti sottoproletari all’interno di uno Stato sociale dinamico con l’obiettivo, più o meno dichiarato, di costituire fra qualche anno (almeno tre) milizie cittadine sul modello del Nicaragua. Una battaglia nobile da vincere ad ogni costo.

Se AMLO dovesse ricevere il supporto militare russo, i cartelli della droga potrebbero andare incontro alla loro totale disfatta. Un vittoria sociale, ma anche militare contro la ‘’rinnovata’’ Dottrina Monroe, uno zombie riesumato dall’amministrazione Trump. In Messico, il governo socialdemocratico radicale ha messo al primo posto la lotta inflessibile contro la corruzione; tolleranza zero verso chi abusa dei pubblici poteri. Le azioni della polizia saranno coordinate da una piattaforma informatica: “un insumo fundamental para definir acciones de la policía, mediante la actual Plataforma México, como recurso tecnológico”. AMLO ce la può fare.

I magnati messicani cercano di riappacificarsi con Obrador, mentre l’EZLN lo scomunica? La ruffianeria della destra e l’estremismo anarchico non hanno molto valore. Per il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, Andrés Manuel López Obrador ‘’es una esperanza para México y América Latina’’ 4. L’appoggio politico cubano e quello militare ed economico russo; oligarchia e narcotrafficanti – se AMLO non si tradisce – dovrebbero ritrovarsi da qui a poco con le spalle al muro.

https://it.sputniknews.com/mondo/201711175291967-Russia-America-centrale/?fbclid=IwAR0lyXsWL5bTrSmsz1RscL0XgRm38wOdgQqEkWs81_8QGeK0tRI-d0IJehE

https://mundo.sputniknews.com/politica/201809121081911780-amlo-putin-cooperacion/

https://mundo.sputniknews.com/americalatina/201807091080270765-estrategia-de-amlo-contra-narcotrafico-en-mexico/

https://noticieros.televisa.com/historia/amlo-esperanza-america-latina-cuba/

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Foto: Diario Las Americas (da Google)

 

2 commenti per “Russia, Nicaragua e Messico alleati contro il narcotraffico

  1. Silvio andreucc i
    18 Ottobre 2018 at 21:33

    È proprio vero (questo articolo mi porta a questa conclusione)che “destra” e “sinistra”sono categorie obsolete e aleatorie,del tutto relative.in America Latina,i sandinisti (sinistra)difendono una”destra dei valori”(lotta contro il narcotraffico),mentre la destra liberista filoamericana appoggia i narcotrafficanti.putin è schierato con i sandinisti,quindi non c’è questione più vacua che domandarsi se Putin sia di destra o di sinistra.ineuropa, mediamente succede il contrario (generalmente,poi ci sono le eccezioni).la Destra (fratelli d Italia,ad esempio)difende almeno in teoria i valori (rifiuto di aborto,divorzio,coppie gay) e la sinistra avanza un programma di laicizzazione(liberalizzazione droga, unioni civili,gender).

  2. Silvio andreucc i
    18 Ottobre 2018 at 22:07

    Sbaglio oppure “destra”e”sinistra”stanno diventando delle categorie obsolete, aleatorie,relative.ne sono convinto, leggendo questo articolo.putin viene dipinto dalla sinistra liberal e radical-chic italiana come “imperialista”di destra, eppure è alleato con il socialismo del xxl secolo contro la destra neo cons e contro il liberismo filo atlantico per una nobile causa arrestare il narcotraffico.i sandinisti ,progressisti di sinistra difendono una “destra morale”,combattono is diffusione del narcotraffico

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