La guerra multidimensionale di quarta generazione fra l’imperialismo statunitense e l’Eurasia prosegue senza sosta; Washington ha delle priorità nell’imporre al mondo il proprio obiettivo strategico: l’annichilimento sociale della classe lavoratrice e delle nazioni non omologate. Secondo il giornalista investigativo Thierry Meyssan ‘’Le vere vittime della NATO sono innanzitutto gli europei dell’ovest e del centro ‘’, una disamina supportata dai documenti declassificati che indicano nella decrepita Europa un laboratorio dell’Impero.
La biologic war del Pentagono contro la Federazione Russa è un obiettivo nel medio(lungo) periodo, mentre il complesso militar-industriale, nel breve periodo, ha optato per tappe intermedie di gran lunga meno rischiose: la trasformazione degli stati vassalli in ‘’stati laboratorio’’. L’ottima giornalista investigativa bulgara, Dilyana Gaitandzhieva, ha firmato un reportage sul mega-laboratorio P4 del Pentagono, il Lugan Center, in Georgia. La testata La voce Delle Voci ha riportato alcuni passaggi dell’inchiesta della Gaitandzhieva che sottolineano il significato politico dell’espressione ‘’protezione americana’’:
“Il Pentagono ha condotto esperimenti biologici con un esito potenzialmente letale su 4.400 soldati in Ucraina e 1.000 in Georgia. Secondo i documenti trapelati, tutte le morti di volontari dovrebbero essere segnalate entro 24 ore (in Ucraina) e 48 ore (in Georgia). Entrambi i paesi sono considerati i partner statunitensi più fedeli nella regione, con una serie di programmi implementati nel loro territorio. Uno di questi è il programma di impegno biologico della ‘Defence Threat Reduction Agency’ (DTRA’) da 2,5 miliardi di dollari che include la ricerca su agenti biologici, virus mortali e batteri resistenti agli antibiotici in fase di studio sulla popolazione locale”. 1
Gli Stati Uniti non hanno alleati, ma solo ostaggi e militari ‘’professionali’’, reclutati perlopiù nei bassifondi del sottoproletariato, da trasformare in carne da cannone, in questo caso in cavie da laboratorio (cito il reportage della Gaitandzhieva):
“I documenti ottenuti dal registro dei contratti federali degli Stati Uniti mostrano che USAMRU-G sta espandendo le sue attività ad altri alleati degli Stati Uniti nella regione e sta ‘stabilendo capacità di spedizione’ in Georgia, Ucraina, Bulgaria, Romania, Polonia, Lettonia e qualsiasi località futura. Il progetto USAMRU-G che prevede test biologici sui soldati dovrebbe iniziare a marzo di quest’anno presso l’ospedale militare bulgaro di Sofia” (Ibidem)
La trasformazione di stati vassallo come Georgia, Ucraina, Bulgaria, Romania e Lettonia in ‘’stati laboratorio’’, occulta l’obiettivo strategico della borghesia imperialista USA: annichilire politicamente l’Europa allontanandola (definitivamente) da Russia e Cina.
L’imperialismo USA contro la borghesia ‘’stracciona’’ europea
Il teorico marxista Michele G. Basso predisse ‘’Non è l’Ucraina la posta in gioco, ma l’Europa’’ inquadrando il collasso europeo davanti allo scontro fra il super-imperialismo USA ed il polo egemonico sino-russo: ‘’Obama è un attore formidabile, riesce a farsi credere indeciso e riluttante nei confronti delle guerre, mentre le sue manovre si distinguono da quelle di Bush per maggiore abilità e una dose incredibile di ipocrisia. Se questa sua operazione riesce, la Russia ne avrà certamente danni, ma alla lunga l’integrazione con la Cina porterà al recupero economico, anche se la rivalità tra i due colossi non tarderà a rispuntare. L’Europa, invece, giungerà all’abdicazione totale.’’ 2
Aveva ragione Basso, purtroppo inascoltato da gran parte della ‘’sinistra di classe’’. Sprofondando nella costruzione della ‘’società del controllo ‘’ globale, l’Europa ha abdicato alla propria genesi culturale diventando una appendice neocoloniale della proiezione unilaterale del Pentagono: è ‘’guerra perpetua’’, ma anche russofobia permanente. La vocazione degli Stati Uniti, ereditata dai nazisti, è quella di globalizzare l’odio nei confronti di Mosca passando per tappe intermedie: nei disegni del Deep State, la nano-borghesia europea non deve avere relazioni commerciali con Mosca e Pechino, partendo dalla gestione della pandemia, decisamente ostile alla politica ‘’zero Covid-19’’ cinese, ma subalterna alla dottrina ‘’Alba rossa’’ dei neocons USA. L’Ue si è letteralmente suicidata abbracciando la declinazione neoliberista del Grande Reset.
L’analista Thierry Meyssan, considerato da storici come Giulietto Chiesa e Pepe Escobar il più grande esperto di questioni militari a livello mondiale, ci ha spiegato perché l’imperialismo USA non può permettersi una guerra d’aggressione contro la Federazione Russa:
‘’Gli Stati Uniti non hanno affatto intenzione di fare guerra a Russia e Cina. Sarebbe al disopra delle loro possibilità. Hanno mandato in Europa soldati mal addestrati, non in grado di combattere contro l’esercito russo.
Le forze armate statunitensi sono imponenti, ma nel complesso non sono in grado di combattere contro soldati ben addestrati di grandi Paesi. Si battono solo contro piccoli Stati del Terzo Mondo.
È stato facile distruggere Afghanistan, Iraq, Libia, Siria; Paesi che non avevano esercito e vivevano sotto embargo da almeno una decina d’anni. Non avevano alcuna speranza di fronteggiare l’esercito USA. È molto facile colpire nazioni indebolite dalle sanzioni. Oggi l’esercito russo è addestrato, in grado di misurarsi con nemici alla sua altezza.
Inoltre le forze armate russe hanno armamenti in larga misura superiori, sia sul piano convenzionale sia su quello nucleare; senz’altro superiori a quelli degli Stati Uniti. È noto che per quanto riguarda il nucleare la Russia possiede missili Zircon e Avangard, in grado distruggere la forza d’urto statunitense.
In Siria la Russia ha dimostrato di possedere materiale bellico per un conflitto convenzionale di altissima qualità, molto superiore a quello degli Stati Uniti. Ricordiamoci che all’inizio della guerra la Siria non aveva armi. Era sotto embargo da vent’anni. Gli jihadisti avevano invece armi moderne. L’esercito siriano si batteva contro jihadisti armati dagli Stati Uniti. All’arrivo dei russi le cose sono cambiate. C’è voluto più tempo del previsto, ma l’esercito russo ha potuto testare nuove armi. Per questo sono convinto che gli Stati Uniti non vogliano affatto l’escalation in Siria o in Ucraina. Il loro scopo è mobilitare gli alleati allarmandoli: «Attenti, siete in pericolo. I russi arrivano. Proteggetevi e noi, noi vi difenderemo». Un discorso abbastanza infantile.’’ 3
Un discorso abbastanza infantile, dice giustamente Meyssan, che nel Draghistan è diventato ideologia dominante: Mosca ha (già) vinto senza sparare un colpo, mentre Washington dissangua i propri ostaggi fra le nazioni alleate. Terrorismo mediatico, una pandemia minimizzata dai teorizzatori della nuova Architettura di potere, creazione di nuovi laboratori militari P4: l’Occidente è sprofondato in un regime liberticida, il tutto mentre Julian Assange muore nella Guantanamo britannica.
Gli Stati Uniti, scatenando la guerra multidimensionale anti-russa, hanno trasformato la borghesia tradizionale in una oligarchia transnazionale: la necropolitica in quando ideologia dell’imperialismo del ventunesimo secolo. Thierry Meyssan conclude con un augurio condivisibile:
‘’Spero che voi russi continuiate a crescere preservando la vostra indipendenza e che noi europei ci decidiamo alla fine a seguire il vostro esempio.’’ (Ibidem)
Russia e Cina, un contrappeso geopolitico al super-imperialismo USA: geopolitica ed analisi di classe, al di là della formazione culturale del giornalista francese, camminano insieme.
http://www.lavocedellevoci.it/2022/02/14/pentagono-provocazioni-e-biologic-wars-contro-la-russia-dallucraina-alla-georgia/
http://www.rottacomunista.org/contributi/Basso/14-04-25_-_NonUcraina.pdf
https://www.voltairenet.org/article215659.html