Sotto la spinta della Coalizione Australiana AntiAukus (AAAC), da molti mesi nel paese è in corso una campagna per un’Australia schierata per la pace, la giustizia e un mondo libero dal nucleare. In Australia, questo si fonda con il riconoscimento dell’invasione e la solidarietà con la lotta del Primo popolo indigeno autoctono, per la giustizia e la sovranità. La Coalizione nazionale si batte per costruire un fronte unito contro l’alleanza militare Australia e USA AUKUS, l’aumento dei sottomarini nucleari, per un ampio e forte movimento per la pace e un’Australia senza nucleare.
La Conferenza Nazionale si è dichiarata contro il piano segreto che potrebbe costare fino a 170 miliardi di dollari e in opposizione alla continua e sconsiderata alleanza militare AUKUS per sviluppare le capacità dei sottomarini nucleari, che porterà ad accrescere la conflittualità con la Cina e in tutta la regione oceanica.
Si è proposto che questi fondi debbano essere indirizzati e spesi per l’assistenza sanitaria, l’istruzione, l’edilizia sociale, la risposta alle catastrofi naturali e lo sviluppo della capacità di energia rinnovabile di proprietà pubblica.
Si è ribadito il sostegno ai popoli e ai lavoratori di tutto il mondo che si oppongono alla guerra e al continuo aumento delle spese militari nei paesi e un impegno di forte opposizione all’ulteriore espansione dell’industria nucleare.
Dichiarazione
dei principi della Coalizione australiana
Anti-AUKUS (AAAC)
L’AAAC sta facendo campagna per un’Australia che è impegnata per la pace, la giustizia e un mondo
libero dal nucleare.
In Australia, questo si fonda con il riconoscimento dell’invasione e
la solidarietà con la lotta del Primo popolo autoctono per la giustizia e la sovranità.
A tal fine :
- Ci
opponiamo all’alleanza militare AUKUS tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia
e il Quad (USA, Giappone, Australia, India), perché queste alleanze rendono più
probabile la guerra, compresa la guerra nucleare.
- Ci
impegniamo per fermare l’acquisizione e lo stazionamento di sottomarini a
propulsione nucleare e la creazione di nuovi impianti tecnici di reattori nucleari
in Australia o nel Pacifico.
- Ci
opponiamo alla preparazione per la guerra con la Cina.
- Chiediamo
al governo australiano di dirottare i 100 miliardi stanziati per le spese
militari per l’AUKUS e i sottomarini nucleari,
e di spenderli invece in urgenti esigenze sociali ed economiche nella
comunità australiana, anche affrontando con urgenza la crisi climatica e i
disastri naturali che sono la minaccia più significativa per la vita e il
benessere delle persone in tutta la regione, compresa l’Australia.
- Siamo
contrari al dispiegamento di forze armate australiane per guerre straniere.
- Ci
opponiamo a basi militari e truppe straniere sul suolo australiano e a visite
di navi da guerra straniere che probabilmente trasportano armi nucleari.
- Chiediamo
la fine della partecipazione dell’Australia ad esercitazioni militari congiunte
sia in Australia che all’estero.
- Condanniamo
la crescente repressione dei diritti democratici in nome della sicurezza
- Ci
opponiamo all’aumento della militarizzazione della ricerca universitaria e alla
militarizzazione dell’economia australiana.
- Ci
opponiamo alla militarizzazione degli aiuti esteri australiani.
- Esortiamo
il governo australiano a firmare immediatamente il Trattato sulla proibizione
delle armi nucleari.
- Sosteniamo
la risoluzione pacifica dei conflitti internazionali tra i paesi: le persone
chiedono pace e giustizia.
- Sosteniamo
la ricostruzione delle risorse australiane nel settore della diplomazia.
La Coalizione si batte per sensibilizzare l’opinione pubblica sui
pericoli dell’AUKUS. La Coalizione ritiene che solo attraverso un fronte unito
di tutti coloro che sostengono questi obiettivi possa essere mobilitata per
raggiungerli. Siamo solidali con i movimenti contro la guerra in tutto il mondo
e per un’azione di massa per porre fine alla guerra.
A cura di Enrico Vigna, IniziativaMondoMultipolare/CIVG