Navalny o Assange: la “sinistra zombie” dalla parte di un fascista “amerikano”

‘’Non esiste paragone fra queste due figure: Navalny è un neofascista legato all’establishment USA ed all’ultradestra tedesca, condivide coi neonazisti europei il negazionismo della Shoah e l’odio verso la fede islamica (nella Russia inter-religiosa sono presenti oltre 25 milioni di musulmani). Assange è un giornalista eroico che ha mostrato al mondo i crimini di guerra statunitensi in Medio Oriente, radicalizzando la propria critica alla costruzione di una nuova Architettura di Potere.’’ (L’Interferenza, 26 aprile 2021)

L’agenda di Washington per la guerra globale ha trovato il proprio megafono nel giornalismo lubrificato che ha fabbricato le credenziali ‘’progressiste’’ del neofascista Navalny, permettendo la crocifissione di Assange. Il neofascista russo è morto, dopo due anni di carcere, il 16/02/2024, mentre il 20/02 Julian affronterà il processo d’appello; la lobby progressista che col decesso di un urlatore antisemita rilancia la russofobia, è la stessa che ha taciuto l’assassinio d’oltre 100 reporter palestinesi a Gaza o la vile uccisione del giornalista investigativo cileno-statunitense Gonzalo Lira. Ci troviamo dinanzi alla geopolitica dall’indignazione variabile.

Il giornalista Thomas Scripps, sul World Socialist Web Site (WSWS), ci ha spiegato che:

‘’Espressioni come “diritti umani” e “libertà democratica” diventano sciocchezze in bocca a Sanders, Biden, Johnson e i loro simili. Il loro sostegno al politicamente disgustoso Navalny è una provocazione calcolata contro lo Stato russo. Sperano di usare la loro situazione come pretesto per un’ulteriore escalation dell’aggressione militare contro Mosca. Assange ha visto i suoi diritti democratici sviscerati con il consenso di tutte le grandi potenze per sopprimere l’opposizione a questa campagna di guerra imperialista.’’ 1

Chi è Navalny? L’analista strategico Manlio Dinucci, poco prima d’essere censurato e ‘’licenziato’’ dal Manifesto, scriveva:

‘’Chi è Alexei Navalni? Come si legge nel suo profilo ufficiale, è stato formato all’università statunitense di Yale quale «fellow» (membro selezionato) del «Greenberg World Fellows Program», un programma creato nel 2002 per il quale vengono selezionati ogni anno su scala mondiale appena 16 persone con caratteristiche tali da farne dei «leader globali». Essi fanno parte di una rete di «leader impegnati globalmente per rendere il mondo un posto migliore», composta attualmente da 291 fellows di 87 paesi, l’uno in contatto con l’altro e tutti collegati al centro statunitense di Yale.’’ 2

Assange è un giornalista eroico da sempre schiarato dalla parte degli oppressi; dall’altra parte della barricata, i miti della ‘’società aperta’’ sono fascisti, perennemente riempiti di dollari da Washington, Londra e Tel Aviv. Nel 1917, Leon Trotsky aveva inquadrato alla perfezione questa peculiare forma di ipocrisia:

‘’Ogni epoca storica ha non solo la propria tecnica e la propria forma politica, ma anche una forma di ipocrisia da essa peculiare. Una volta i popoli si distruggevano l’un l’altro nel nome dell’insegnamento cristiano di amore per l’umanità. Oggi solo governi arretrati si richiamano a Cristo. Le nazioni progressiste si sgozzano a vicenda in nome del pacifismo.’’

Il fascista-liberista Navalny è cofondatore di ‘’Alternativa democratica’’, un movimento politico beneficiario dei fondi della NED, succursale della CIA legata alla fazione ‘’dem’’ del deep state. Il Partito democratico USA, da sempre neoconservatore e la ‘’sinistra invertebrata’’, per dirla con lo storico marxista Perry Anderson, sono i maggiori promotori del neonazismo globale. In Russia, le Onlus legate all’Open Society di Soros sono (giustamente) illegali; in uguale misura, l’apologia del fascismo è severamente punita dalle normative vigenti. Il ‘’democratico’’ made in USA Navalny non era detenuto perché oppositore del Presidente Putin, ma perché reo d’aver attentato alla ‘’sicurezza interna’’ della Federazione Russa, un reato che negli Stati Uniti avrebbe trovato un impianto normativo ben più severo. La condanna di questo ‘’democratico’’ made in USA, dopo aver comparato i diversi sistemi penali, è giuridicamente corretta (al di là della critica marxista alla Scienza giuridica borghese).

Come è morto Navalny? (1) Malore improvviso, (2) un colpo di coda di MI6/CIA per preparare il terreno mediatico alla sentenza del 20/02 ai danni di Assange oppure (3) l’assassinio del neonazi russo è stato organizzato da qualche cellula dell’intelligence russa fuori dal controllo governativo (dal mio punto di vista, una ipotesi debole)? Dopo una attenta disamina delle operazioni ‘’falsa bandiera’’ di scuola anglosassone MI6/CIA, la seconda ipotesi appare la più credibile. Quali saranno le conseguenze geopolitiche di questa ‘’strana’’ morte? La risposta non può che essere assertiva: il rilancio della dottrina della ‘’guerra eterna’’ contro la Federazione Russa, una dottrina politica che sta distruggendo una porzione del pianeta.

https://www.wsws.org/es/articles/2021/04/22/pers-a22.html

https://www.voltairenet.org/article195817.html

La storia di Alexei Navalny, attivista russo e oppositore di Putin-  Corriere.it

Fonte foto: Corriere (da Google)

 

 

 

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