’Ha vinto il banchiere di Rothschild, hanno vinto, per ora, gli atlanto-euro-sionisti, i fautori della guerra, del turbo capitalismo, del neocolonialismo, del terrorismo. Ha vinto il Renzi francese. Ha vinto l’alleanza criminalità mafiosa-criminalità politica. Ha vinto Soros’’ ( Fulvio Grimaldi su Macron )
Il nazionalismo populista di Marine Le Pen si è legato ai settori più sciovinisti della lobby sionista che appoggiarono l’esperienza coloniale francese in Algeria. Dall’altra parte i confusionari di ‘’sinistra’’ credono che il piccolo boia Jean Marie Le Pen si possa considerare l’architetto dello sterminio di un milione e mezzo di algerini rimuovendo la vergognosa collusione del falso socialdemocratico Mitterand con Israele e l’imperialismo Usa. Macron, scavalcando a destra Marine Le Pen, rappresenta la sintesi perfetta fra i neofascisti dell’OAS e il “socialimperialista” Mitterand. Il biglietto da visita è pessimo: un usuraio dei Rothschild prestato ( fino a quando? ) alla politica.
Il sito Il Moralista osserva giustamente che: ‘’Questo è il “nazismo”, sinonimo di violenza brutale e gratuita, che oggi i popoli europei subiscono quotidianamente sulla propria pelle’’ 1. Le destre possono essere scioviniste e xenofobe ( Le Pen ) oppure globaliste e pan-imperialistiche ( Macron ); in entrambi i casi – Le Pen, Macron – perdono i lavoratori e vince questa o quella fazione della borghesia capitalistica. Il signor Macron è pericolosissimo: russofobo, ha appena dichiarato di voler aggredire la Siria baathista ( mentre la Le Pen sembra meno intenzionata ad andare dietro Casa Saud ), è un amico delle petromonarchie e un ultrasionista. Ricordo ai lettori con la memoria corta, che Madame Le Pen sproloquia sull’origine ‘’giudaico-cattolica’’ dell’Europa e si gemella con il Likud di Netanyahu, il suo filosionismo è una eredità dell’esperienza storica neofascista e colonialista. Macron, nonostante la repulsione che nutro per il FN, riesce ad essere perfino peggiore; una sorta, scusatemi il gioco di parole, di ‘’estrema destra dell’estrema destra’’.
Il demografo Emmanuel Todd ha spiegato come la ‘’base sociale’’ del regime fantoccio del maresciallo Petain, collaborazionista senza spina dorsale dei nazisti, fosse diventata col passare del tempo ‘’socialimperialista’’ nel senso di Attali ed Hollande. I vecchi fascisti ed i rampolli di quelle medesime famiglie borghesi stanno oggi con Macron. Il giornalista Thierry Meyssan ci riassume, in questo modo, l’analisi di Todd: ‘’Ho sempre provato una forte ammirazione per questo intellettuale che è riuscito a dimostrare l’impatto incosciente dei sistemi familiari sulla storia. Da studente di scienze politiche, avevo divorato la sua tesi che dimostrava che la divisione del mondo durante la Guerra fredda in realtà corrispondeva alle strutture familiari dei popoli. Carte alla mano, egli osserva che oggi l’elettorato del Partito socialista, ampiamente scristianizzato, ha perso la bussola e si piega su se stesso. Aveva già analizzato il riallineamento della classe dirigente attorno al culto dell’euro, vale a dire la legge del più forte nello spazio europeo. Ne conclude che il Partito socialista ha venduto il paese agli stranieri con l’approvazione di un elettorato di possidenti’’ 2. La demografia non è una materia semplice, quindi cerco di fare una sintesi efficace: Macron è più fascista della Le Pen. E lo stesso Todd aggrava la situazione: ‘’Se la Francia non avesse supinamente accettato i diktat della Germania, quest’ultima non potrebbe vessare ed opprimere le nazioni del Sud Europa, la Grecia, la Spagna, il Portogallo, la stessa Italia. Parigi ha deciso di stare col grande potere economico. Questo, se volete, è il messaggio che vorrei lanciare agli italiani attraverso il mio lavoro. Attenti, perché se volete costruire, come ha detto di voler fare Matteo Renzi, un asse con Hollande, scegliete la Francia delle disuguaglianze, quella cattiva, gerarchica, periferica, che sta coi tedeschi allo stesso modo in cui con loro si alleò Pétain’’ 3. Per questo coerente ebreo antisionista ( Emmanuel Todd ) dire Macron significa dire Petain e personalmente non posso che concordare.
Macron è un neoliberista, si abbassa i pantaloni davanti Casa Saud ma non ha problemi a considerare l’antisionismo equivalente all’antisemitismo. La sua vittoria elettorale sarebbe una garanzia per la lobby sionista, non è un caso che questo usuraio dei Rothschild minacci gli storici e i giornalisti che difendono la causa palestinese. Il suo consigliere più stretto è un israelofrancese: Ismaël Emelien, di soli 29 anni, secondo il sito sionista Italiaisraeletoday.it ‘’il miglior stratega e consigliere per la comunicazione attualmente in circolazione’’ 4.
I sionisti non risparmiano altre lodi al lobbista Ismael Emelien: ‘’Le ossa, Isma, se le è fatte accanto a Dominique Strauss Kahn. Ha soltanto 19 anni quando decide di abbandonare Sciences Po per partecipare alla campagna per le primarie socialiste di uno dei suoi prof, Dsk appunto. Entra subito nelle grazie di Gilles Finchelstein, pilastro della strauss-kahnia, direttore della Fondation Jean-Jaurès, pensatoio riformista del Partito socialista, che intravede in lui un grande talento. Il giovanissimo Ismael gli dà una mano a scrivere i discorsi per Dsk, poi quando l’affaire Sofitel guasta tutti i piani, decide di seguire Finchelstein a Havas, dove impara il mestiere che oggi sa fare meglio: studi di opinione, comunicazione di crisi, strategia politica’’. Uno zerbino di Dominique StraussKahn da quando aveva soltanto 19 anni. Un ragazzo promettente, cinico ed ambizioso.
Un altro soggetto che ruota attorno Macron è Laurent Bigorgne, lobbista appartenente al neoliberista e plutosionista Institut Montaigne. All’appello non poteva mancare il CRIF, lobby pro-Israele la cui attività è stata denunciata politicamente da Melenchon e giornalisticamente da pubblicisti coraggiosi come Michel Collon, Jean Bricmont e Diana Johnstone, di certo non dai lepenisti. Il giornalista Fulvio Scaglione ci dà qualche ulteriore notizia interessante: ‘’Emmanuel Macron sarà presidente ma di lui qualcosa già sappiamo. È stato ministro dell’ Economia e dell’ Industria tra il 2014 e il 2016 e in tale veste ha partecipato, nel 2015, alla visita ufficiale di Stato (la terza in quell’ anno) che il premier Valls condusse in Arabia Saudita. Con loro c’ erano 200 imprenditori francesi e il risultato fu la stipula di contratti per un valore di 10 miliardi di euro, vendita di un lotto di armi compresa’’ 5. Ma Valls non era quello che voleva la testa del comico antirazzista Dieudonnè? Nessuno gli ha impedito di farsi giullare di Casa Saud, come nessuno impedirà a Macron di appoggiare il genocidio saudita nello Yemen oppure di aggredire la Siria. L’ha già detto, gli imperial-globalisti possono festeggiare: ‘’Se sarò eletto presidente della repubblica, prenderò le necessarie disposizioni in linea con la coalizione e, se possibile sotto il mandato dell’Onu ma anche senza mandato dell’Onu, per neutralizzare le capacità chimiche del regime di Bachar el-Assad’’. L’usuraio dei Rothschild si candida a diventare boia della NATO, questa è l’unica cosa importante che vale la pena sapere.
Gli ‘’antimondialisti’’ farebbero bene a diffidare della Le Pen – che non è vero sia filorussa – ma gli antifascisti – in realtà falsi antifascisti oramai del tutto succubi dell’americanismo ideologico – che votano Macron, per dirla con Einstein, ‘’hanno la merda nel cervello’’. La Francia va verso il suicidio.
http://www.ilmoralista.it/2017/04/23/i-veri-nazisti-stanno-tutti-con-macron/
http://www.voltairenet.org/article187834.html
http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/05/13/news/emmanuel-todd-charlie-hebdo-e-reazionario-1.212559
http://www.italiaisraeletoday.it/macron-en-marche-con-ismael/
http://m.famigliacristiana.it/articolo/francia_71.htm
Fonte foto: BBC (da Google)