Le
proteste anti-sioniste (in realtà, più che anti-sioniste, gli studenti
rimettono in discussione l’egemonia del sionismo-revisionista,
accettando quello liberale) nei campus statunitensi, brutalmente represse dalla
fazione ‘’dem’’ dello ‘’stato profondo ‘’ USA, pongono alcuni
problemi di natura politica:
- Media ed analisti terzomondisti hanno influenzato una parte del sottobosco accademico occidentale, rimettendo in discussione la Propaganda ebraica, un tassello determinante la ‘’guerra ibrida’’ del Pentagono nella distruzione delle nazioni panarabe.
- La critica al sionismo-revisionista non è accompagnata da un conseguente riconoscimento di Israele in quanto ‘’entità’’: Israele viene vista come uno Stato d’apartheid, ma il sottobosco accademico stenta nel ricollegare la politica degli straussiani con il rilancio della dottrina della ‘’guerra eterna’’ contro Russia e Cina.
- Una parte del mondo accademico solidale con la Palestina non riconosce le Resistenze antimperialiste, cadendo in seconda istanza nella Propaganda imperialista; Amnesty International, massima espressione di questa tendenza, tende ad identificare l’intervento (legittimo) della Federazione Russa in Ucraina col genocidio dei palestinesi di Gaza. Una disamina decisamente antistorica.
L’analista
marxista Borivoje Ćetković compendia – in perfetta buonafede – questa
contraddizione:
‘’1.
Tra
i nuovi ribelli citati da Castro, grande statista e rivoluzionario (ha
resistito per decenni agli attacchi dell’imperialismo americano), «ci sono
molti americani, che applicano nuove forme e diversi metodi di protesta davanti
ai quali tremano i padroni del mondo. ” – In tutta l’America, gli studenti
stanno manifestando contro la guerra nella striscia di Gaza. Da Yale e Columbia
le proteste si sono estese ad altre università degli Usa. Il governo ha usato
la forza per reprimere la ribellione. La BBC riferisce che la polizia è entrata
nel campus della New York University per sedare una protesta filo-palestinese e
ha arrestato diversi manifestanti. L’ insoddisfazione per la guerra che Israele
sta conducendo contro Hamas nella suddetta enclave è stata notata anche a
Berkeley in California, al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e in
altri college americani. Questa è in realtà una guerra contro i palestinesi,
non solo contro Hamas: viene condannata anche la loro sconsiderata azione
terroristica di rapimento di cittadini israeliani innocenti.
2.
A New York e in altri istituti di istruzione superiore, i manifestanti hanno
sollevato la questione dei “finanziamenti e altri aiuti che questa
università riceve dai produttori di armi e dalle aziende che hanno interessi
nell’occupazione israeliana”, oltre a rinunciare a questa forma di
finanziamento. Questo è il nocciolo del problema: il complesso
militare-industriale collegato al capitale finanziario è il motore
dell’economia americana, la conditio sine qua non (condizione senza la quale non
è possibile immaginare) il suo sviluppo e la creazione di nuovi posti di
lavoro. Pertanto, l’imperialismo è profondamente incorporato nel sistema: senza
conflitti bellici e la creazione di focolai di guerra, l’America capitalista
non può sopravvivere.’’ 1
Nell’articolo,
successivamente ripreso dall’Interferenza, la coraggiosa Operazione ‘’Tempesta
di Al Aqsa’’ viene definita ‘’sconsiderata azione terroristica’’,
disconoscendo tre aspetti focali della questione:
- La
coraggiosa Operazione ‘’Tempesta di Al Aqsa’’ del 7 ottobre ha coinvolto
tutte le fazioni della Resistenza palestinese, compresi i marxisti del Fronte
Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP).
- I
‘’cittadini israeliani innocenti’’ erano (di fatto) coloni ovvero, al di
là delle responsabilità individuali, un Cavallo di Troia di Israele e degli
anglosassoni nella colonizzazione della Terra di Palestina.
- L’IDF
ed il Mossad, a partire dal 07/10, con l’’’Operazione Annibale’’ hanno
trucidato dolosamente centinaia di cittadini israeliani, incolpando, senza riportare
uno straccio di prova, Hamas .Israele ha consumato un pogrom
anti-ebraico.
Per
quanto concerne il funzionamento del complesso militare-industriale USA,
l’articolo elabora una analisi corretta (cito nuovamente):
‘’Questo è il nocciolo del problema: il complesso
militare-industriale collegato al capitale finanziario è il motore
dell’economia americana, la conditio sine qua non (condizione senza la quale
non è possibile immaginare) il suo sviluppo e la creazione di nuovi posti di
lavoro. Pertanto, l’imperialismo è profondamente incorporato nel sistema: senza
conflitti bellici e la creazione di focolai di guerra, l’America capitalista
non può sopravvivere.’’
Conclusione eccellente. La ‘’sinistra imperiale’’ è un ingranaggio del capitalismo parassitario dell’Occidente collettivo, di cui Israele è un Laboratorio. L’Operazione Militare Speciale Z e l’Operazione ‘’Tempesta di Al Aqsa’’ hanno la medesima natura di classe: rivoluzionaria ed antimperialista.