Per la liberazione immediata di Chelsea Manning, Julian Assange e tutti i prigionieri politici USA
L’ex analista strategico dell’esercito USA, Chelsea Manning, è stata nuovamente incarcerata con l’accusa di non voler testimoniare contro il giornalista investigativo, fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Oltre alla detenzione, terribilmente ingiusta, il giudice federale ha predisposto una multa di 500 dollari giornalieri e, qualora la coraggiosa attivista dovesse rifiutarsi di testimoniare, la sanzione diventerebbe di 1000 dollari una volta superate le due mensilità dall’ultimatum. Lo Stato Profondo USA ha dichiarato guerra alla Resistente antimperialista Chelsea Manning e, come da copione, la ‘’sinistra imperiale’’ (da Bernie Sanders ai movimenti LGBT statunitensi) tace.
La collaboratrice di Wikileaks non demorde e, dimostrando una dignità rara per questi tempi miseri, dichiara: “Preferisco morire di fame piuttosto che cambiare idea”. Il destino dei due maggiori contro-informatori, giorno dopo giorno, s’intreccia. Il WSWS (World Socialist Web Site) è uno dei pochissimi giornali online, di orientamento marxista, che ha denunciato la guerra psicologica della CIA intenta nel piegare Manning ed Assange. Il tenore della critica supera, di gran lunga, gli articoletti pubblicati dei giornalisti appartenenti alla invertebrata sinistra europea:
‘’Assange actualmente enfrenta una extradición a Estados Unidos desde el Reino Unido por un cargo de hacking por supuestamente por intentar ayudar a Manning a descifrar una contraseña para que pudiera proteger su anonimato en una red de computadoras militares. Sobre la base de la evidencia y las entrevistas que se han hecho públicas, Manning criticó el jueves el caso contra Assange como “absurdo”’’ 1
Il significato politico di doppio crimine USA mi sembra facilmente individuabile:
- Il FMI ha corrotto il presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno, riempiendolo di dollari col solo obiettivo di riportare la nazione sudamericana all’interno dell’area di influenza USA.
- Il giornalismo investigativo, quindi anche la libertà d’opinione, viene di fatto equiparato al ‘’terrorismo’’.
- ‘’Terrorismo’’ e ‘’globalizzazione’’ diventano due ‘’non concetti’’. L’imperialismo crea il consenso ed inventa il dissenso nei limiti dell’ideologia politicamente corretta, chi si oppone finisce in galera.
L’ingiusta detenzione è arrivata in un momento cruciale: i neoconservatori dell’amministrazione Trump (contro la volontà del presidente eletto) vogliono lanciare una duplice aggressione imperialista all’Iran ed al Venezuela. Mettere al rogo un giornalista scomodo ed una attivista antimilitarista è il modo migliore per addomesticare la ‘’sinistra’’ rammollita americano-europea scoraggiando, sul nascere, possibili dissidenze. I marxisti statunitensi del WSWS rilevano: ‘’La persecución de Assange y Manning se produce en medio de una frenética fiebre de guerra, ya que la Administración de Trump está amenazando simultáneamente a Irán y Venezuela, mientras intensifica su guerra comercial con China. De la mano de una campaña cada vez más agresiva para censurar el internet, el esfuerzo de silenciar a Assange y Manning busca aplastar la disidencia y evitar el desarrollo de un movimiento de masas contra la guerra’’. L’ala ‘’socialista’’ del Partito (anti)democratico yankee è già pronta ad andare in guerra, quindi sta preparando il terreno politico, ideologico e (dis)informativo non soltanto alla ‘’destra alternativa’’, ma soprattutto ai neoconservatori. Questo è il vero fascismo del ventunesimo secolo.
L’avvocato di Chelsea Manning, Meltzer-Cohen, sembra aver compreso la posta in gioco:
“Nel 2010, il Chelsea ha preso la decisione di far vedere al mondo la vera natura delle guerre asimmetriche moderne”, ha detto Meltzer-Cohen. “Sta rivelando che gli Stati Uniti sono sempre stati più preoccupati della divulgazione di questi documenti che del contenuto delle rivelazioni’’ (Ibidem)
Il governo statunitense considera la censura una misura politica, ragion per cui riscuote l’ammirazione dell’estrema destra mondiale. La stampa ‘’progressista’’ ed i falsi attivisti LGBT si accodano all’Alt Right trasformando la ‘’sinistra’’ politicamente corretta nel megafono di Richard Spencer e dei capi del KKK. Continua il WSWS:
“La respuesta de los medios de comunicación corporativos y del Partido Demócrata al reencarcelamiento de Manning ha sido mantener su silencio. Ni el New York Time y ni el Washington Post publicaron informes sobre su última detención en sus portadas en las horas posteriores a la noticia’’.
La ‘’sinistra’’ è complice dei neoconservatori come tutta la stampa. Negli USA nessuno è innocente ed il regime di Trump sta agendo come un estorsore al di sopra della legalità internazionale. Il ‘’socialista compatibile“ Sanders vorrebbe demolire il giornalismo investigativo ‘’colpevole’’ d’averlo sbugiardato in quanto lustrascarpe del clan Clinton.
Il signor Trump (volente o nolente) è manovrato dalla lobby sionista e dai fanatici rabbini israeliani. L’analisi di Wayne Madsen inchioda la collusione fra il mondo ‘’progressista’’ e l’Alt Right:
“La vittima più sfortunata delle politiche estorsive di Trump è il popolo palestinese. Trump cedeva la responsabilità della politica mediorientale a tre strenui sostenitori dell’estrema destra e del governo espansionista del primo ministro israeliano Binyamin Netanyahu. Il “consigliere speciale” e genero di Trump Jared Kushner, l’inviato speciale per il Medio Oriente ed ex-avvocato dell’organizzazione Trump Jason Greenblatt, e l’ex-avvocato fallimentare di Trump ed ambasciatore in Israele David Friedman s’imposero a Trump lo spostamento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendo Gerusalemme “capitale eterna” d’Israele, riconoscendo la sovranità di Israele sulle alture del Golan della Siria, e rigettando la soluzione dei “due Stati” a favore di una “confederazione” palestinese-giordana con gran parte della Cisgiordania annessa da Israele. Un fenomeno degno di nota dell’era di Trump è il sostegno alla sua politica estera da certi ambiti quartieri della “sinistra progressista”’’ 2
Il presidente Trump, in politica estera è ostaggio di John Bolton, mentre in politica interna: ‘’Le nazioni tribali native americane sono aggredite dal dipartimento degli Interni di Trump, deciso a violare i trattati tra tribù e governo federale’’. Il ‘’trumpismo’’ ha messo in serio pericolo l’esistenza dei nativi americani, dimostrando il vassallaggio di quest’ennesima Famiglia del Capitale al puritanesimo colonialista. La matrice ideologica del capitalismo USA vede nell’Alt Right una fazione decisamente aggressiva, ma ciò non toglie come tutto il regime ‘’yankee’’ risulti tanto corrotto quanto oscurantista e guerrafondaio.
Lo Stato nord-americano, dalla Palestina al caso Manning, si sta comportando come un boss mafioso. Trump è soltanto una parte del problema.
https://www.wsws.org/es/articles/2019/05/18/chel-m18.html
http://aurorasito.altervista.org/?p=7106&fbclid=IwAR0t7CGpQmwUAIDVdn3EAndHkmSGcpIvgGnlJbPCxjMRVWnbvShb_3V51pM
Fonte foto: Agi (da Google)