L’Ispi ha sintetizzato in un grafico l’aumento esponenziale dei costi relativi al trasporto delle merci per gli attacchi degli Houthi. In realtà la situazione è assai diversa da quella descritta sulla stampa internazionale, non ci sono atti di pirateria vera e propria ma una instabilità politica più complessa derivante dagli anni della sanguinosa guerra in Yemen e l’intervento militare, sostenuto anche da Bahrain, Canada e Paesi Bassi, arriva dopo l’attacco alle navi israeliane come risposta allo sterminio del popolo palestinese a Gaza.
L’instabilità dell’area è vecchia di anni da quando, anno 2015, Arabia Saudita ed Emirati scatenarono una guerra sanguinosa che ha dilaniato il paese provocando, i dati non sono ufficiali, circa 500 mila morti.
Un eventuale blocco del Bab el-Mandeb chiuderebbe di fatto il Canale di Suez impedendo il transito nella via commerciale, più celere e meno costosa, per le petroliere di proprietà delle multinazionali, tra Asia e Europa.
Si consiglia alla spedizione di evitare il punto chiave del commercio globale dopo gli attacchi aerei – BNN Bloomberg
Le petroliere e le navi cisterna avvista di stare alla larga del golfo di Aden. (scenarieconomici.it)
Una chiusura a lungo termine dell’area designata nel Mar Rosso probabilmente aumenterebbe la domanda di navi cisterna, container e rinfuse secche rispettivamente del 12%, 11% e 5% e farebbe lievitare non solo i costi del trasporto ma anche del petrolio. La instabilità dell’area avrà immediate ripercussioni sui paesi del Golfo anche quelli legati agli Usa che non a caso guardano con crescente preoccupazione all’escalation militare di questi giorni.
Questa area geografica è nevralgica non solo per le potenze occidentali ma anche per gli accordi di Abramo che prefiguravano l’affermazione della pax israelo americana in tutta l’area medio orientale e asiatica.
Alla luce di queste sommarie informazioni si capisce la ragione dell’attacco militare allo Yemen ossia il controllo di tutte le vie commerciali e al contempo la destabilizzazione dei paesi riluttanti a una pace imperiale\ista.