La transizione ad un mondo multipolare sta rilanciando, per i ¾ del pianeta, un nuovo ordine fondato sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite, ciononostante non rappresenta la fine del capitalismo; non tutte le Nazioni aderenti, o che hanno inoltrato la richiesta d’adesione ai Brics, sono antimperialiste ed aperte alle istanze radicali della classe operaia. Il multipolarismo, senza una connotazione di classe, rappresenta l’ultimo rifugio di alcuni ex alleati di Washington (es. l’Arabia Saudita) davanti l’estensione della dottrina della ‘’guerra eterna’’, una concezione delle relazioni geopolitiche ritenuta da diversi analisti ‘’crudele’’.
Il Presidente Putin, nel suo messaggio di saluto alla platea, ha definito il processo di de-dollarizzazione irreversibile, una constatazione da contestualizzare nella ridefinizione della geopolitica globale:
- La Cina, passando dal maoismo tradizionale ad uno Stato sociale dinamico neo-maoista, ha surclassato gli Stati Uniti diventando la prima potenza economica, non capitalista, mondiale.
- La Federazione Russa, primeggiando nella guerra convenzionale, ha decostruito la dottrina statunitense basata sulla ‘’guerra ibrida’’. La CMP Wagner, al di là delle contraddizioni politiche del gruppo dirigente, s’è rivelata la più efficiente guerriglia urbana del pianeta.
Diverse testate marxiste concordano sul fatto che il Summit dei Brics, a Johannesburg, sia ‘’destinato a diventare una tappa fondamentale nella lotta per un mondo di pace, uguaglianza e prosperità per l’umanità intera, fondato su una concezione nuova e paritaria delle relazioni internazionali fra popoli e Stati, contro la concezione aggressiva e bellicista dell’Imperialismo USA e UE.’’ 1 Si tratta d’una disamina realista delle conflittualità geoeconomiche, ma che non coglie la totalità delle questioni politiche e sociali: una parte delle Nazioni-Brics non vuole abbandonare l’imperialismo razzista e puritano, ma cerca semplicemente d’integrarsi pacificamente nel ‘’modello’’ capitalista ‘’dal volto umano ’’, quello keynesiano.
Dal primo gennaio 2024, entreranno a far parte delle Nazioni in via di sviluppo Iran, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Argentina, Eritrea ed Etiopia, strappando al liberal-globalismo ed alla ‘’globalizzazione modificata’’ trumpiana circa il 47% della popolazione mondiale ed il 37% del PIL planetario. Un processo geoeconomico accelerato dall’Operazione Militare Speciale Z; il primo tentativo da parte della Federazione Russa di decostruire la dottrina della ‘’guerra eterna’’ nel cuore del mondo, l’Eurasia, per poi riorganizzare le proprie forze armate. L’Occidente collettivo, perdendo alcuni regimi ‘’ex clienti’’, ha optato per la transizione ad una nuova Architettura di potere: una Tirannide liberticida contro il Nuovo Ordine Multipolare.
Pochissime Nazioni-Brics sono antimperialiste e favorevoli al Socialismo (a parte la Cina)
Non tutte le Nazioni-Brics sono rivoluzionarie. Gli Alt Media erano ‘’sotto-shock’’ davanti la decisione della Banca-Brics di rispettare alcune delle sanzioni occidentali contro la Federazione Russa. L’ambasciatore sudafricano presso i Brics, Anil Sooklal, ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg che:
“C’è una sfortunata narrativa in fase di sviluppo secondo cui i BRICS sono anti-occidentali, che i BRICS sono stati creati come concorrenza al G7 o al Nord globale, e questo non è corretto. Quello che cerchiamo è di far avanzare l’agenda del Sud del mondo e di costruire un’architettura globale più inclusiva, rappresentativa, giusta ed equa” 1
L’analista strategico Andrew Korybko ha approfondito la posizione del diplomatico sudafricano, cogliendo la complessità d’una transizione ‘’non rivoluzionaria’’ al multipolarismo:
‘’In relazione a questo scopo, ha anche confermato ciò che Godongwana e Maasdorp hanno detto all’inizio del mese su come i BRICS non abbiano alcun desiderio di de-dollarizzare. Nelle parole di Sooklal, “Il commercio in valute locali è saldamente all’ordine del giorno (ma) non c’è alcun punto all’ordine del giorno di de-dollarizzazione nell’agenda dei BRICS. I BRICS non chiedono la de-dollarizzazione. Il dollaro continuerà ad essere una delle principali valute globali – questa è una realtà”. Queste rivelazioni sui BRICS potrebbero comprensibilmente sopraffare il membro medio dell’AMC.’’ (Ibidem)
La politica tossica degli Stati Uniti ha spinto diverse nazioni ‘’ex alleate’’ a cercare nuove vie per uno sviluppo semi-indipendente, chiarito ciò sarebbe irresponsabile dare patenti d’antimperialismo a chi non se le merita (es. Modi), quantomeno dopo una attenta disamina storica. La testata marxista WSWS, citando Global Times, dà un giudizio positivo sulla creazione di nuovi blocchi egemonici alternativi, senza tirare in ballo la transizione al Socialismo:
‘’In un altro articolo, il Global Times ha denunciato che gli Stati Uniti “hanno a lungo trattato l’America Latina come il loro ‘cortile’, e hanno cercato attivamente di sabotare la normale e vantaggiosa cooperazione tra Cina e paesi dell’America Latina”. Tuttavia, ha continuato, “le difficoltà economiche sono dovute in gran parte alle politiche tossiche degli Stati Uniti”. hanno portato i paesi dell’America Latina “ad espandere la cooperazione con la Cina”. Ciò include la recente adesione dell’Honduras alla Belt and Road Initiative, gli accordi multimiliardari che Lula ha concluso all’inizio di aprile durante la sua visita in Cina, e gli accordi con l’Argentina sull’estrazione del litio per espandere la produzione cinese di veicoli elettrici.’’ 3
La transizione ad un mondo multipolare, senza la distruzione del complesso militare-industriale USA, non è una prospettiva realista. Gli Stati Uniti, umiliati militarmente in Ucraina, pur di non abbandonare la strada dell’unilateralismo sono disposti a far sprofondare il mondo nella ‘’Quarta (il Terzo conflitto è stato combattuto nelle zone tempestose, durante la ‘’guerra fredda’’) Guerra Mondiale’’, una logica liberticida che conduce ‘’alla distruzione del pianeta’’ oppure alla mondializzazione del capitalismo-1984. Soltanto la lotta di classe da parte dei proletari de-globalizzati, nell’Occidente collettivo come in India ed America Latina, getterà l’imperialismo USA e tutte le ideologie che generano oppressione nella ‘’spazzatura della storia’’.
https://www.cumpanis.net/da-johannesburg-il-nuovo-mondo-dei-brics/
https://www.ambienteweb.org/2023/08/17/i-brics-hanno-confermato-ufficialmente-che-non-vogliono-de-dollarizzare-e-non-sono-anti-occidentali/
https://www.wsws.org/es/articles/2023/06/30/bric-j30.html
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