Gli Stati Uniti d’America hanno scatenato un conflitto contro l’Unione Euroasiatica rilanciando la dottrina della ‘’guerra senza fine’’, una ideologia bislacca che, teorizzata da Leo Strauss negli anni ’30 e ’40, contempla la distruzione d’una porzione del pianeta. Washington ha proiettato la propria visione del mondo nel ventunesimo secolo.
La condizione necessaria per arrivare ad una pace duratura è la sconfitta sul terreno della conflittualità di classe e geopolitica dell’unilateralismo del Pentagono, ciononostante diversi partiti ‘’trotskisti’’, contraddicendo il lascito teorico di Leon Trotsky, si sono schierati dalla parte dei nazisti neocons di Kiev trasformando una operazione difensiva ‘’ad obiettivi limitati’’ in una aggressione imperialista. Le tesi sull’’’imperialismo russo ‘’ rafforzano i falchi del Pentagono.
Gli slogan contro l’Operazione Z nascondono l’incapacità della sinistra ‘’trotskista’’ e post-marxista di contrapporsi all’imperialismo statunitense: è Washington, non una potenza periferica come la Federazione Russa, ad opprimere i il proletariato mondiale. Se da un lato la propaganda liberale ha minimizzato la presenza dei neonazisti nei gangli vitali dello Stato profondo ucraino, dall’altro i ‘’marxisti eurocentrici’’ hanno rimosso la contraddizione principale: Kiev, in quanto piede di porco della NATO, è la particella in contraddizione coi paesi non globalizzati nella transizione ad un mondo multipolare.
Kiev, un ingranaggio della controrivoluzione capitalista mondiale
Nel 1990 un gruppo di studenti neo-banderisti organizzò un movimento chiamato ‘’Rivoluzione di Granito’’; molti intellettuali ucraini fecero credere alla popolazione locale che l’URSS era una potenza imperialista la quale, nel corso della propria storia, aveva tentato più volte di distruggere l’Ucraina. Quando lo Stato proletario degenerato sovietico giunse alla dissoluzione, al termine di una lunga operazione di destabilizzazione pianificata esternamente, i seguaci di Stephen Bandera si riposizionarono ai vertici di uno stato finito in mano agli oligarchi dichiarando guerra a Mosca. L’analista strategico Thierry Meyssan, presidente della Rete Voltaire, ha analizzato la natura fascista del complesso militar-industriale nato dalla ‘’Rivoluzione di Granito’’:
‘’I banderisti dell’interno (OUN-B) si ripartirono prima nel Partito Nazionalista Sociale d’Ucraina (SNPU), successivamente in Svoboda (Libertà), mentre i più agguerriti fondarono l’Assemblea Nazionale Ucraina e la Milizia di Autodifesa del Popolo Ucraino.
I paramilitari di Andriy Biletsky (il “führer bianco”) si separarono amministrativamente da Svoboda e fondarono una propria organizzazione. Ma Svoboda non cambiò. La piattaforma del partito continuò ad affermare di voler «liquidare fisicamente senza processo tutta l’intellighenzia russofona e abbattere rapidamente tutti gli ucrainofobi». Il partito cominciò a schedare filo-russi, filo-rumeni, filo-ungheresi, filo-tatari, perché «queste mandrie dovrebbero essere ridotte di cinque, sei milioni di individui».
La milizia di Autodifesa del Popolo ucraino era presieduta da un banderista all’estero, Yuriy Shkhevych, figlio di un criminale contro l’umanità tristemente famoso. Il gruppo s’impegnò con la CIA nelle guerre contro i russi, spesso a fianco degli islamisti. La loro presenza accanto ai georgiani in Abkhazia (1998) è contestata, ma dimostrata accanto ai rumeni in Transnistria (1992), con la legione araba di Osama bin Laden in Jugoslavia (1992-95), con gli azeri nel Nagorno-Karabakh (fino al 1994), ma soprattutto accanto agli islamisti durante la prima guerra di Cecenia.’’ 1
Kiev è un ingranaggio della controrivoluzione capitalista mondiale, l’alleanza tattica fra neofascismo, Al Qaeda e l’imperialismo statunitense contro il riposizionamento dell’Eurasia come grande polo egemonico alternativo. L’Operazione Z non è una aggressione imperialista come sostengono il Pentagono e la sinistra post-marxista, ma il prolungamento della rivolta filo-sovietica (purtroppo repressa nel sangue) del 3 ottobre 1993: è stato il Partito Comunista della Federazione Russa a spingere Putin a rispondere agli attacchi dei nazisti neocons dichiarando guerra ad ‘’una banda di drogati e neonazisti’’.
Il blog marxista Sardegna Rossa (blog d’ispirazione trotskista) ha teorizzato la possibilità di trasformare la manovra difensiva russa in una guerra civile contro la borghesia mondiale; questo piccolo collettivo marxista ha il merito di contrapporre una corretta rilettura degli scritti di Leon Trotsky (principalmente gli scritti militari e La rivoluzione permanente) alle elucubrazioni ideologiche del ‘’trotskismo’’ di terza generazione:
‘’il metodo della lotta di classe internazionale va specificato altrimenti è un flatus vocis. Se quella russa è una manovra difensiva e lo è allora dobbiamo riflettere su quello scritto di Lenin, poco studiato, “Il programma militare della rivoluzione proletaria”(3), in cui passa in rassegna i modi con cui va articolata la tattica della trasformazione della guerra imperialista in guerra civile. Poiché la guerra imperialista mondiale in corso non è un conflitto tra imperialismi, ma una guerra di aggressione a due ex stati operai (degenerato uno, deformato l’altro) per completare la restaurazione (vedi tesi di Buenos Aires 2004) per dirla con Lenin <<sarebbe semplicemente sciocco negare la difesa della”patria” da parte dei popoli oppressi nella loro guerra contro le grandi potenze imperialiste>>. Lo si ripete fino alla nausea che una guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi: e la politica è quella dell’imperialismo putrefatto che vuole prolungare la sua agonia riconquistando l’intero pianeta e riportarlo a com’era prima della Rivoluzione d’Ottobre!’’ 2
Scatenando la guerra in Ucraina l’imperialismo USA spera di riaffermare la propria super-potenza, nonostante ciò davanti la forza militare russa non potrà fare null’altro che prendere atto del proprio, inevitabile, declino. La divisione del mondo in due e la costruzione d’una nuova Architettura di potere, ormai una realtà, hanno fatto sprofondare l’Occidente in una tirannide liberticida. I governi statunitensi, non Putin che ha cercato di far rispettare la Carta delle Nazioni Unite, ne sono i soli responsabili.
https://www.voltairenet.org/article216624.html
https://sardegnarossa.wordpress.com/2022/04/26/trasformare-la-manovra-difensiva-russa-in-ucraina-in-una-guerra-civile-contro-la-borghesia-mondiale/?fbclid=IwAR2X0B4b4F143HH_1GpqNGl-L0CTq9g1W0ljEQTbuSWtKUQL8M37wW6feys
Fonte foto: BlogSicilia (da Google)