La spudorata iranofobia dei media occidentali

I mass media occidentali – in questo caso italiani – fanno di tutti per convincerci che la Repubblica Islamica dell’Iran sia un baluardo dell’antisemitismo, impegnata a pianificare la possibile distruzione di Israele attraverso l’utilizzo della bomba atomica. Si tratta di una evidente menzogna per fini propagandistici che in questi giorni, in seguito all’annunciato viaggio del presidente iraniano Rohani in Italia, si è fatta sempre più martellante. A questa ondata di calunnie Rohani ha saggiamente e testualmente risposto:”Rispettiamo tutte le religioni monoteiste, comprese quella ebraica e cristiana. Nel nostro libro sacro si parla molto di Mosè, che è il profeta degli ebrei, e il Corano loda Mosè, che sia benedetto. Il popolo ebraico ha sempre vissuto e vive in Iran pacificamente. Gli ebrei hanno i propri rappresentanti nel Parlamento iraniano, possono praticare la loro religione liberamente. Ma questo è diverso dalle politiche del sionismo, che è cosa diversa dall’ebraismo’’. E aggiunge: ‘’Noi condanniamo le politiche perseguite dal regime sionista nella regione, inclusa l’uccisione dei palestinesi. E condanniamo le politiche americane quando appoggiano unilateralmente questo regime. Voglio dire che il popolo iraniano può odiare Israele e le politiche sioniste, ma allo stesso tempo può amare l’ebraismo, i suoi profeti e il Libro”.
Il capo del governo iraniano, coerentemente, ribadisce il suo sostegno al popolo palestinese, e affermando che nello stesso modo in cui si odia il sionismo ‘’si può amare l’ebraismo, i suoi profeti e il Libro’’ dimostra di possedere una profondità spirituale di certo sconosciuta alla gran parte dei leader politici del “nord” del mondo. La sua posizione è chiara, non offre spazio ai dubbi e soprattutto agli attacchi mediatici che vergognosamente continuano a colpire il suo paese.
Gli ebrei e la difesa dei loro diritti in Iran
La realtà è ben diversa da quella dipinta dai giornalisti interessati a gettare fango sulla Repubblica Islamica iraniana. In Iran vivono 25 mila ebrei liberi di osservare la propria religione e le proprie tradizioni culturali e popolari. In tutto il territorio nazionale sono presenti ben 76 sinagoghe e 19 associazioni ebraiche, di cui segnalo per importanza: l’Associazione ebraica di Teheran, la Casa dei Giovani Ebrei, l’Associazione delle Donne Ebree d’Iran. La cultura ebraica è parte integrante del patrimonio nazionale dell’Iran, non a caso la casa editrice dell’Associazione degli ebrei dell’Iran è sempre molto attiva. Le scuole ebraiche sono 14 e gli studenti che vi aderiscono sono circa 12 mila. Le festività ebraiche vengono riconosciute dalla legge islamica e celebrate in modo regolare.
Sul piano politico gli ebrei sono rappresentati nel parlamento iraniano: attualmente la comunità ebraica è rappresentata da un membro su un totale di 290 parlamentari, grazie al fatto che la legge prevede che le minoranze religiose debbono essere rappresentate. Se non fosse per questa garanzia legislativa, gli ebrei non avrebbero i numeri per eleggere alcun candidato.
Il 22 ottobre del 2007 il giornale UsaToday ha pubblicato un articolo (evidentemente “ispirato” dalla lobby cristiano sionista) che poneva il seguente problema:‘’Come sostenere a livello umanitario Israele?’’. La risposta è stata questa: spingere gli ebrei iraniani a cambiare dimora a vantaggio dello Stato ebraico. I risultati sono stati pessimi, nonostante l’organizzazione Eickstein offrisse ben 5000 dollari (in un secondo momento raddoppiati) ad ogni ebreo iraniano che si fosse trasferito in Israele. Il gruppo, stando alle ultime informazioni, non è riuscito a portare più di 82 persone, come spiega lo storico Mauro Manno ‘’In gran parte vecchi, attirati più dalla possibilità del guadagno e dalla speranza di godersi una pensione consistente, che dal richiamo della terra promessa’’.
Il mito ambiguo dell’atomica iraniana
Un altro mito creato ad arte dagli israeliani è quello della ‘’distruzione di Israele, da parte dell’Iran, attraverso l’utilizzo della bomba atomica’’. Una analisi razionale dei fatti dimostra che, anche in questa caso, siamo di fronte a mera propaganda.
Il 25 ottobre del 2005 l’ex presidente iraniano Ahmadinejad pronunciò un discorso in occasione della conferenza intitolata “Il mondo senza sionismo”, a cui parteciparono migliaia di persone. In quella circostanza Ahmadinejad, citando Khomeini, disse testualmente: ‘’l’Iman dice che il regime che occupa Gerusalemme è destinato a scomparire dalle pagine del tempo’’. L’ex presidente iraniano non si riferiva al popolo israeliano ma al regime sionista definito letteralmente – riporto dal persiano – rezhim-e ishghalgar-e qods ( regime che occupa Gerusalemme ). In nessuna parte del suo discorso leggiamo la parola “carta geografica”, letteralmente in persiano nagsheh. Subito dopo ha peraltro elencato tre regimi scomparsi negli ultimi 30 anni: (1) la dittatura dello Scià Reza Pahlevi; (2) l’Unione Sovietica; (3) il regime di Saddam Hussein. Quell’intervento di Ahmadinejad fu ampiamente manipolato dalla stampa occidentale e presentato all’opinione pubblica in modo volutamente deformato..
Durante il governo di Ahmadinejad, Israele ha subito tre brucianti sconfitte – Libano, 2006; Palestina, 2008; caduta di Saleh nello Yemen, 2011 – eppure ciò non ha impedito al presidente iraniano di stringere ottimi rapporti con i rabbini antisionisti chiamati Neterui Karta i quali, in diverse occasioni, hanno manifestato in difesa della Repubblica Islamica dell’Iran.
Molti non sanno che le autorità religiose del paese islamico si sono più volte pronunciate contro l’utilizzo delle armi di distruzione di massa. Thierry Meyssan ha spiegato in un interessante articolo che ‘’L’Ayatollah Khomeini e i suoi successori hanno condannato la produzione, lo stoccaggio, l’uso e la minaccia di uso di armi nucleari, come contrari ai loro valori religiosi. Credono che sia moralmente inaccettabile usare armi di distruzione di massa che uccidono indiscriminatamente militari e civili, sostenitori e critici di un governo. Questo divieto è stato convertito in legge con il decreto del Leader Supremo della Rivoluzione, l’Ayatollah Khamenei, il 9 agosto 2005’’.
Dall’altra parte è risaputo che Israele dispone di oltre 200 bombe atomiche e continua, a distanza di decenni, a perseguitare lo scienziato Vanunu per le sue rivelazioni a riguardo. Chi è che rappresenta un pericolo per la pace e la stabilità nella regione e nel mondo? L’Iran o il terrorismo impunito di Israele (anche attraverso la minaccia di una guerra nucleare)?
Alla prova dei fatti, in Iran gli ebrei godono di pieni diritti sociali e politici, mentre il premier israeliano Netanyahu è arrivato addirittura a riabilitare Hitler affermando che la Shoah non era nei piani del dittatore nazista. Magari qualcuno potrebbe ricordare ai giornalisti filoisraeliani occidentali (e italiani) che il padre di Netanyahu fu segretario di Jabotinsky, amico personale di Mussolini. La realtà è sempre l’esatto contrario di quella che i media ci presentano. Oggi Rohani viene in Italia per portare un messaggio di dialogo e di cooperazione. Impegniamoci affinchè non venga lasciato cadere.
http://www.ilfarosulmondo.it/gli-ebrei-in-iran-vivono-come-i-palestinesi-di-gaza/
http://comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&thold=-1&mode=flat&order=0&sid=3891
http://www.ildialogo.org/notiziario/approfondimenti/cosahadettoahmadinejad.pdf
http://www.voltairenet.org/article166176.html

2 commenti per “La spudorata iranofobia dei media occidentali

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