La sconfitta della controffensiva ucraina

La controffensiva del regime-laboratorio ucraino è già fallita. I rifornimenti d’armi, da parte della lobby neoliberale degli straussiani (perlopiù una ‘’sinistra’’ di guerra e devastazione) ai nazisti neocons, non sono serviti; la strada è disseminata di cadaveri. La dominazione occidentale, la quale ha affidato le proprie menzogne ad accademici necrotizzati, è finita in ciò che Lev Trotsky chiamava ‘’la spazzatura della storia’’.

 

Seymour Hersh sul fallimento della controffensiva ucraino-nazista

Intervistato dal giornalista britannico George Gallowey, il Premio Pulitzer Seymour Hersh ha sottolineato come nell’esercito ucraino ‘’convivano’’ gruppi differenti, addestrati in diversi paesi dell’Alleanza Atlantica senza aver mai effettuato manovre congiunte:

‘’Se hai 15 diverse squadre di ballo che si esercitano insieme o separatamente da molto tempo e le metti in un torneo e dici loro che hanno un’ora o un giorno o tre giorni per creare una routine tra tutti, sarebbe impossibile ed è questo che sta succedendo proprio ora con l’esercito ucraino’’’’ (Fonte: Russia Today)

Commentando la possibilità che la Nato partecipi al conflitto, Hersh ha affermato che “probabilmente” lo sta già facendo “in termini di formazione e consulenza”. Se l’esercito regolare ucraino non è più nelle condizioni di affrontare una ‘’guerra convenzionale’’, ci sono i ‘’nazionalisti integralisti’’i i quali hanno abbracciato la dottrina della ‘’guerra eterna’’ basata sul terrorismo totale. Gli ucraino-nazisti, finora, sono riusciti:

‘’– il 26 settembre 2022 a sabotare il gasdotto russo-tedesco-francese-olandese Nord Stream con lo scopo di far precipitare la Germania, dunque l’Unione Europea nella recessione;
– l’8 ottobre 2022 a sabotare il ponte dello stretto di Kerch (chiamato Ponte di Crimea);
– il 3 maggio 2023 ad attaccare il Cremlino con droni;
– il 26 maggio 2023 ad attaccare nel Mar Nero con droni l’Ivan Kurs, nave di ricognizione che difendeva il gasdotto Turkish Stream;
¬– il 6 giugno 2023 a sabotare la diga di Kakhovka, allo scopo di dividere in due parti la Novorossia;
– il 7 giugno 2023 a sabotare il gasdotto che trasportava ammoniaca Togliatti-Odessa per distruggere l’industria russa dei concimi minerali.’’ 1

 

Quando gli è stato chiesto chi potrebbe esserci dietro la distruzione della diga di Kachovka, Hersh ha risposto di “non essere pronto a parlare” di ciò che è successo, anche se ha assicurato di “avere un’idea”; “Credo di sapere cos’è successo, ma non voglio dirlo ora”, riferendosi indirettamente al terrorismo di Stato banderista.Tutto questo non è dottrina militare, ma crimine; in poco più di un secolo (dal 1914 al 2023), i ‘’nazionalisti integralisti’’ hanno massacrato oltre tre milioni di compatrioti, cooperando prima coi nazisti e poi con gli Stati Uniti alla distruzione d’una porzione del pianeta.

 

L’imperialismo di ‘’sinistra’’ potrebbe provocare conseguenze disastrose

La Nato ha sottovalutato la riorganizzazione delle forze armate russe, il cui punto d’arrivo sarà – con tutta probabilità – lo scioglimento del CMP Wagner nell’esercito regolare, puntando per l’ultima volta nella propria storia sulla ‘’guerra convenzionale’’.  Umiliata sul campo di battaglia e screditata davanti ai ¾ del pianeta, Kiev esiste soltanto come potenza mediatica ed ingranaggio-ideologico della controrivoluzione mondiale. Appoggiando uno Stato etnico e sub-imperialista nel cuore d’Europa, la ‘’sinistra’’ genuflessa agli eredi di Stephan Bandera ha abbracciato il neoconservatorismo, promuovendo la ‘’guerra eterna’’  contro gli Stati sovrani e riempiendo di letame-ideologico i giornalisti antimperialisti come Julian Assange.

Fondamentalmente, l’aggressione atlantista all’Eurasia contrappone l’imperialismo collettivo occidentale al Sud Globale; gli Stati Uniti ed i loro lacchè, per accaparrarsi le materie prime, hanno pianificato una aggressione di ‘’quarta’’ e ‘’quinta generazione’’ contro la classe operaia dei Paesi periferici, teorizzando la dissezione neocoloniale della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese. Ha ragione Thierry Meyssan, ‘’tecnicamente la guerra è finita ‘’, nonostante ciò la follia degli straussiani con la sperimentazione delle armi di nuova generazione potrebbe portare delle conseguenze disastrose per l’Umanità.

https://www.voltairenet.org/article219466.html

 Rischiosi, obsoleti, ma necessari: la nuova vita dei carri armati in Ucraina

Fonte foto: La Repubblica (da Google)

 

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