La globalizzazione della guerra ha trasformato l’imperialismo (anche) in un modo di pensare: l’Occidente, nella transizione ad una nuova Architettura di potere, contempla interi blocchi continentali armati trasformando una parte della società civile in complice (inconsapevole) dei nazisti neocons. La NATO stravolgendo l’idea stessa delle guerre – differente rispetto a quelle del secolo scorso – ha rilanciato il conflitto multidimensionale contro la Federazione Russa (1) sul piano cibernetico e (2) sulla conquista delle menti: la ‘’società del controllo ‘’ è il totalitarismo del ventunesimo secolo.
Accettando una finzione ideologica, la sinistra liberale è molto più aderente alle guerre del ventunesimo secolo rispetto ai neoconservatori repubblicani. La lotta per l’uguaglianza uomo-donna, dopo il ’68, è stata cestinata dall’Elite lasciando campo libero all’egemonismo pan-ideologico del femminismo imperiale: alcune donne, totalmente organiche ai rapporti di potere, non soltanto prendono parte ai conflitti armati, ma hanno dimostrato di poter essere molto più crudeli degli uomini. La donna chiamata ‘’Bestia’’ è la torturatrice di Settore Destro: una sadica assassina che, nel XXI secolo, ha messo la camicia bruna all’ideologia femminista.
Il centro-sinistra, in Svezia e Finlandia, ha optato per l’adesione all’Alleanza Atlantica: oggigiorno, la lobby progressista è la migliore esecutrice della dottrina neocons dell’’’Arco della Crisi’’, proiettando l’antiautoritarismo libertario contro le nazioni ‘’non allineate’’ all’imperialismo USA. I conflitti del ventunesimo secolo bypassano le ideologie: in Ucraina la NATO ha ravvivato le ombre del passato riattivando la Lega Anticomunista Mondiale, mentre in Siria ha trasformato i marxisti-leninisti del PKK in una banda filo-israeliana. In entrambe le circostanze agli Stati Uniti interessa dominare: Washington non ha alleati, ma ostaggi.
Consapevole di non poter superare il capitalismo, la sinistra socialdemocratica (in realtà liberale) ha abbracciato l’idea di progresso contrapponendola a quella di modernizzazione: le nuove tecnologie (es. 5G), nella logica della lobby progressista, devono essere monopolizzate da anglosassoni e sionisti per rilanciare le ‘’guerre eterne’’ nel ventunesimo secolo. Con una sinistra così non c’è nemmeno bisogno della destra. I governi conservatori di Turchia ed Ungheria hanno aperto delle crepe nell’impero statunitense d’Occidente: la ‘’sinistra zombie’’ arma i neonazisti di Kiev; Ankara e Budapest cercando un canale diplomatico verso una nuova pax imperialista. La guerra non è più fra ‘’destra’’ e ‘’sinistra’’, ma fra sistemi di pensiero: Atlantismo contro Multipolarismo, è all’interno di questo scontro inter-capitalista che s’inserisce la lotta di classe del nuovo secolo euroasiatico.
La componente ‘’socialista’’ del Partito democratico USA, in questi giorni, ha votato il finanziamento massiccio dei gruppi paramilitari ucraini compreso il neonazista Battaglione Azov, una manovra approvata da Bernie Sanders e Ocasio Cortez, russofobia nella variante socialist:
‘’• 6 miliardi di dollari per pagare gli stipendi dell’esercito ucraino, compreso il suo battaglione fascista Azov
- 9,5 miliardi di dollari per rifornire le armi statunitensi dispiegate nell’esercito ucraino.
- 3,9 miliardi di dollari per “intelligence e assistenza alla missione” e per dispiegare ulteriori equipaggiamenti militari statunitensi nell’Europa orientale, incluso un sistema missilistico Patriot.
- 600 milioni di dollari “per una produzione missilistica più veloce” negli Stati Uniti.
- 500 milioni di dollari “per ottenere munizioni critiche per aumentare le scorte del Dipartimento della Difesa”.
- 4 miliardi di dollari per “costruire e potenziare” le capacità militari delle potenze della NATO nell’Europa orientale.
- 200 milioni di dollari per potenziare l’ambasciata americana a kyiv.
- 400 milioni di dollari per finanziare la polizia ucraina.’’ 1
Nelle metropoli capitaliste, la CIA utilizza la socialdemocrazia un po’ come, nelle aree periferiche, manovra i neonazisti: bambole degli Stati Uniti: La politica culturale di Washington ha un orizzonte ideologico liquido: non esiste il mezzo, ma soltanto la proiezione nel ventunesimo secolo della ‘’guerra perpetua’’ mondializzata nei vent’anni che vanno dall’ l’11/9 alla pandemia per Covid-19. Durante tutto il 2021, negli Stati Uniti soltanto il Word Socialist Web Site (WSWS), un piccolo sito d’orientamento trotskista, pubblicò un durissimo articolo in cui si denunciavano i legami di Ocasio-Cortez con la cupola del Partito democratico, un’analisi accurata che portò ai giornalisti marxisti del WSWS accuse di ‘’malafede’’ e (perfino) minacce da parte degli attivisti anarchici (Antifa) sovvenzionati da Soros. L’attivista medio di ‘’sinistra’’ vive in un interregno: non avendo il senso della storia s’è smarrito nell’eterno presente del progressismo americano-centrico.
Scrive l’analista strategico Thierry Meyssan:
“Durante la guerra di Siria, oltre sessanta Stati, che non avevano alcun rapporto con il conflitto, inviarono armi; oggi una ventina di Stati inviano armi in Ucraina. Siccome non capiamo gli avvenimenti in diretta, ma li interpretiamo con i parametri del vecchio mondo, abbiamo creduto che le armi occidentali fossero usate dall’opposizione democratica siriana, sebbene fossero destinate agli jihadisti; così oggi siamo convinti che le armi vadano all’esercito ucraino invece che ai banderisti.’’ 2
Il progressismo è l’anticomunismo del ventunesimo secolo.
https://www.wsws.org/es/articles/2022/05/18/dsaw-m18.html
https://www.voltairenet.org/article216906.html
Fonte foto: La Repubblica (da Google)