La Nato ha trasformato, nell’Occidente
collettivo, la “guerra ibrida” in un nuovo modo d’intendere la “dittatura”
post-moderna. Non si limita a reprimere le idee avverse al
neoconservatorismo, ma persegue l’obiettivo di rendere il concetto di Umanità
come antiquato,
trasformando il cervello umano in una facile preda degli hacker bianchi
(nel linguaggio delle intelligence sono gli hacker filo-governativi). Questa
guerra, “irregolare” e di “quinta generazione”, ha dapprima portato
alla messa al bando dei media russi – es. Sputnik e Russia Today
– e successivamente sistematizzato l’arresto dei teorici del multipolarismo.
Il deep state anglosassone ha tentato
d’assassinare, nella Guantanamo britannica, Julian Assange; soltanto una grande
mobilitazione dei lavoratori e dei movimenti antimperialisti a livello
internazionale, sostenuta dai media dei Paesi “non allineati”, è
riuscita dopo una battaglia decennale a salvare la vita del fondatore di Wikileaks.
La detenzione di Pavel Durov e le pressioni esercitate su analisti come Glenn
Greenwald, Scott Ritter ed il direttore di Compact, Jurgen Eslasser,
perseguono l’obiettivo di depoliticizzare i Paesi dell’anglosfera,
trasformandoli in una appendice del colonialismo culturale statunitense. La
prima vittima dell’imperialismo USA è il cervello degli europei del centro e
dell’ovest.
Il 14 agosto 2024, il Tribunale
amministrativo federale di Lipsia annulla il decreto che sanciva la messa al
bando di Compact; Jurgen
Eslasser, giornalista con posizioni anticapitaliste, auspicava legittimamente
il rovesciamento del governo social-neoliberista di Scholz. Una posizione
politica radicale che partiva da un postulato corretto: il governo tedesco,
trasformando la Germania in uno “stato lacchè” degli Stati Uniti, ha
tradito gli elettori. La stessa cosa, senza mezzi termini, dovremmo dirla per
tutti i governi dell’UE; il “polo imperialistico europeo” è “Reagan
in Europa”, uno strumento di vassallaggio dell’Europa al gendarme mondiale
nord-americano.
Washington ha reagito alla Rivoluzione
multipolare russa, l’Operazione Militare Speciale Z, mondializzando la
russofobia anglosassone; Mosca è diventata la “bestia nera” del Nuovo
(dis)Ordine Unipolare. Due anni addietro, Antony Blinken aveva fatto
pubblicare un rapporto speciale interno intitolato “I media finanziati dal Cremlino: il ruolo di RT e Sputnik nel sistema di
disinformazione e propaganda russa”, la
“guerra cognitiva” contro l’Eurasia è stata sistematizzata dalla fazione
“dem” dello “stato profondo” USA, la lobby progressista che eterodirige
la produzione ideologica “politicamente corretta”. Appena qualche giorno
addietro, il gruppo Meta ha dichiarato: “Rossia Segodnia, RT e altre
strutture collegate sono bandite dalle nostre applicazioni in tutto il mondo a
causa delle loro attività d’ingerenza nei Paesi esteri”. L’imperialismo non
è soltanto una maniera d’intendere le relazioni geopolitiche e di classe, ma
anche una contro-filosofia sul nostro “esserci nel mondo”.
Il 21 settembre 2024, le
piattaforme estere di TikTok si allineano alle direttive USA, scatenando
il disappunto delle autorità russe e distaccandosi dalla linea anti-unilaterale
di Pechino. Non saranno le piattaforme estere (totalmente indipendenti dal PCC)
del media cinese, a provocare uno screzio diplomatico fra Russia e Cina.
Scrive il giornalista
investigativo Thierry Meyssan:
“Secondo nostre informazioni, gli obiettivi sono
determinati dall’Ufficio bavarese di protezione della Costituzione (Bayerisches
Landesamt für Verfassungsschutz). Questo ufficio fu istituito nel 1950
dall’Alto Commissario degli Stati Uniti nella Germania occupata, John McCoy.
Era composto da ex SS e da ex membri della Gestapo. Da allora nulla è cambiato:
solo pochi mesi fa questo ufficio ha classificato un centinaio di gruppi di
opposizione, tra cui l’associazione Attac e il partito Die Linke, come
«estremisti di sinistra», accusandoli di legami con il terrorismo e
raccomandandone la messa al bando.
Con mia grande sorpresa, ho potuto verificare che
l’Ufficio bavarese di protezione della Costituzione mi classifica «agente
d’influenza russo» a causa della mia difesa del diritto internazionale
elaborato nel 1899 dal governo di Nicola II e dal premio Nobel per la pace del
1920, il francese Léon Bourgeois [6]. A quanto pare questi perspicaci segugi
hanno reagito solo al riferimento allo zar, ignorando quello all’illustre uomo
politico, ex presidente del Consiglio nonché ex presidente dell’Assemblea
nazionale, e del senato. Vero è che Léon Bourgeois è già stato fatto sparire
dai manuali scolastici.” 1
La messa al mando di Scott Ritter, l’arresto di Durov o
la crocifissione di Assange, rendono superflui gli arresti di massa oppure il
demenziale DDL1660, basato sul pan-penalismo; Washington mira a
neutralizzare i tecnici della Rivoluzione multipolare, attraverso una grande controrivoluzione
passiva.
Resistere alla “guerra cognitiva” significa avere
degli strumenti culturali di riferimento; la “destra aziendale”, per
distruggere la coscienza di classe, utilizza la narrativa sulle “piccole
patrie”; la “sinistra sintetica”, di gran lunga più pericolosa,
contrappone alla “dimensione della totalità” il post-modernismo e
la “cultura della morte” (es. subcultura dell’emarginazione).
Come disse il grande filosofo marxista Gyorgy Lukàcs “la società borghese è
una tubercolosi organizzata”.
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