Mentre in Ucraina infuria la guerra imperialista (NATO/USA vs Russia) in Palestina continua la strage quotidiana di palestinesi per mano delle truppe di occupazione israeliane.
Shireen Abu Akle, forse la più nota e importante giornalista palestinese, è stata colpita alla testa da un proiettile, nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, durante uno dei blitz che vengono effettuati con cadenza quotidiana dall’IDF (l’esercito israeliano). E’ morta sul colpo.
Lo stesso presidente dell’ANP, Abu Mazen, ha dichiarato che “il governo israeliano è pienamente responsabile di questo crimine” sottolineando che fa parte “della politica quotidiana perseguita dall’occupazione contro il nostro popolo, la sua terra e i suoi luoghi santi”.
Con una nota citata dall’agenzia palestinese Wafa, l’Autorità nazionale palestinese (ANP), ha quindi accusato Israele di “prendere di mira i giornalisti per nascondere la verità e commettere crimini in silenzio”.
Non ho dubbi in proposito.
Shireen non sarà mai dimenticata e continuerà a vivere nella lotta del popolo palestinese per la sua liberazione dall’oppressione razzista e colonialista perpetrata dallo stato di Israele.
Fonte foto: Rai News (da Google)