La dottrina della “guerra eterna”


La centralità del sionismo si colloca all’interno dello studio delle dottrine militari del ventunesimo secolo; nella fattispecie la dottrina Rumsfeld/Cebrowski, denominata dai tecnici del Pentagono ‘’guerra infinita ‘’. Da almeno vent’anni, il complesso militare-industriale USA la applica al Medio Oriente, cercando di estenderla senza successo all’Asia ed al Bacino dei Caraibi. Lo ‘’stato profondo ‘’ (Pentagono, CIA/NSA, FBI e le altre agenzie d’intelligence) opera come centro decisionale autonomo, esautorando la Casa Bianca da qualsiasi decisione strategica.

Dopo l’11 settembre 2001 (11/9), l’imperialismo USA ha perseguito un duplice obiettivo:

  • La transizione dal capitalismo finanziario a quello ‘’parassitario’’ della sorveglianza.
  • Il rilancio di una politica imperialista, basata sul superamento dello ‘’scontro di civiltà’’.

In assenza di documenti ufficiali (prima delle rivelazioni di Wikileaks e della Rete Voltaire), le cose vennero chiarite con la pubblicazione, da parte del colonnello Ralph Peters, della carta del ‘’rimodellamento’’ del ‘’Medio Oriente allargato’’. L’imperialismo USA pianificò la distruzione delle infrastrutture statuali nate a seguito della colonizzazione franco-britannica, senza distinguere fra ‘’alleati’’ ed ‘’avversari strategici’’; Washington non ha alleati, ma solo ostaggi, nonostante ciò Israele avrebbe assunto un ruolo chiave nel rilancio della ‘’guerra globale’’.

Le mappe pubblicate, nel 2005, ancora oggi rappresentano un punto di riferimento per il complesso militare-industriale USA (Fonte: Rete Voltaire).

La realizzazione del progetto teorizzato da Peters, prevedeva che venissero consumati crimini atroci; un’idea dell’imperialismo, contemplata nella ‘’guerra non convenzionale’’, che va ben oltre il colonialismo tradizionale. Un ruolo centrale venne assunto dall’Ufficio di Trasformazione della Forza, creato da Donald Rumsfeld e diretto dall’ammiraglio Arthur Cebrowski, al quale venne affidato il compito di trasformare le forze armate statunitensi. Vennero poste le basi per le guerre del nuovo millennio. L’analista strategico Thierry Meyssan ha sintetizzato la dottrina militare di Arthur Cebrowski, allargando la propria analisi alle conseguenze geopolitiche:

‘’L’insegnamento impartito da Cebrowski nelle accademie militari era piuttosto semplice: l’economia mondiale si stava globalizzando; per rimanere la prima potenza mondiale, gli Stati Uniti dovevano adattarsi al capitalismo finanziario. Il mezzo migliore era garantire ai Paesi sviluppati lo sfruttamento delle risorse naturali dei Paesi poveri, senza dover affrontare ostacoli politici. Partendo da questo presupposto, divise il mondo in due: da un lato le economie globalizzate (incluse Russia e Cina), destinate a essere mercati stabili e, dall’altro, i Paesi rimanenti, che avrebbero dovuto essere privati delle strutture statali e fatti precipitare nel caos, in modo che le multinazionali potessero sfruttarne le ricchezze senza incontrare resistenze. Per conseguire il risultato, i popoli non-globalizzati devono essere divisi secondo criteri etnici e manovrati ideologicamente.’’ 1

L’area arabo-musulmana, dal Marocco al Pakistan, esclusi lo Stato ‘’per soli ebrei’’ ed il ‘’micro-Stato’’ giordano, sarebbero stati travolti da una ondata di caos, ‘’caos creativo’’ secondo il linguaggio dei neoconservatori. La borghesia imperialista USA non era più interessata allo sfruttamento delle risorse; perseguendo l’intento perverso di dividere il lavoro su scala pan-planetaria schiavizzando i Paesi esterni alle economie globalizzate, Washington ha dichiarato guerra all’idea stessa di Nazione.

La guerra del ventunesimo secolo non contempla – per il Pentagono – né la politica (es. capitalismo Vs socialismo) e né la religione (es. cristiani Vs musulmani), ma viene combattuta con la sola finalità di ‘’distruggere’’. Continua il Presidente della Rete Voltaire:

‘’Ciò comportava cambiamenti tattici nel modo di condurre la guerra, visto che non si trattava, come in precedenza, di ottenere la vittoria, ma di portare avanti una «guerra senza fine», secondo l’espressione del presidente George W. Bush. In effetti, le guerre iniziate dopo l’11 Settembre su cinque fronti sono tutt’ora in corso: in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria e Yemen.’’ (Ibidem)

Tutto ciò va al di là dell’interpretazione dei governi filo-statunitensi. L’assistente dell’ammiraglio Cebrowski, Thomas Barnett, compendiò queste tesi in un libro ‘’La mappa del Pentagono’’, esposte al grande pubblico dallo storico Bernard Lewis. L’aggressione imperialista alla Federazione Russa e la follia genocida del sionismo-revisionista rientrano in questo progetto, un piano criminale che prende le mosse da Leo Strauss, ideologo ebreo e filo-fascista, il quale ritenne che il futuro dell’Umanità dovesse essere una dittatura liberal-globalista mondiale. Fu lui, non altri, il vero ispiratore della distopia capitalista di George Orwell.

Fonte: Rete Voltaire

Il genocidio, per gli anglosassoni ed il sionismo-revisionista, non è un crimine, ma una opzione politica per rimodellare alcune aree geografiche; una visione del mondo che ha trasformato la borghesia metropolitana nella nuova global class (per dirla con Giulietto Chiesa ‘’Super clan’’). L’imperialismo ‘’americano-sionista’’, mondializzando il caos, ha perseguito la distruzione di una porzione del pianeta.

Fonti:

  1. https://www.voltairenet.org/article213171.html

3 commenti per “La dottrina della “guerra eterna”

  1. Puro Islam
    10 Maggio 2024 at 16:28

    Stimo molto Zecchinelli da sempre per la sua lineare posizione iraniana (sulla tra comunisti, fascisti, liberali tutti volti del medesimo suprematismo bianco eurocentrista o occidentalista), ma per nulla Meyssan. Uno che sostiene che l’Imam Khomeyni è un agente della Cia, che attacca e svaluta in ogni modo l’Islam combattente “nero” sinceramente non è credibile e non merita tutta questa attenzione. C’è del torbido.

  2. Roberto Samba
    11 Maggio 2024 at 11:27

    Non sono islamico ma anche io non condivido le interpretazioni che da Meyssan, quando ho sentito dirgli in un recente video che la rivoluzione iraniana fu fabbricata dalla Cia ho pensato o che un poro scemo o è in chiara malafede

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