Il giornalista Julian Assange, nonostante l’isolamento e la tortura psicofisica, non ha perso la lucidità d’analisi. Pochissimi giorni addietro, conversando telefonicamente con Yanis Varoufakis ha colto i pericoli che corre l’Europa all’ombra del Corona-virus. Leggiamo:
‘’Julian voleva parlare degli effetti di Covid-19 sul mondo in cui viviamo e, naturalmente, del suo caso. Ha osservato che il manifesto elettorale di Jeremy Corbyn, che l’establishment aveva fustigato come troppo radicale, ora sembra irragionevolmente moderato.
Julian ha detto, giustamente, che alla peggio questa nuova fase della crisi ci sta facendo capire che tutto è possibile. A ciò io ho aggiunto che si va dal migliore al peggiore degli sviluppi possibili. Che l’epidemia aiuti a realizzare il bene o la peggiore delle società dipenderà, ovviamente, da noi: dal fatto che i progressisti riescano ad unirsi insieme. Perché se non ci riusciremo, come non siamo riusciti nel 2008, i banchieri, i maneggioni, gli oligarchi e i neofascisti dimostreranno, ancora una volta, che sono loro a sapere come non lasciare che una crisi profonda vada sprecata.
Poi abbiamo parlato del suo caso. Le sue condizioni di prigionia stanno deteriorando. Ora che le visite sono cessate, il suo isolamento sta peggiorando. I suoi avvocati stanno per chiedere al tribunale la libertà provvisoria su cauzione. Se la salute di un detenuto del carcere di alta sicurezza di Belmarsh è in pericolo a causa dell’infezione da Covid-19, così lo è quella di Julian. La corte gli concederà la libertà provvisoria? Improbabile. La nuova crisi cambierà le probabilità di estradizione? Abbiamo convenuto che la risposta all’ultima domanda è: probabilmente, ma solo di poco – ora che gli apparati di sicurezza nazionale negli Stati Uniti e nel Regno Unito hanno cose di cui preoccuparsi che qualche settimana fa non esistevano’’ 1
Julian Assange sta lottando per mantenere la lucidità, cogliendo il pericolo di una reale involuzione totalitaria delle – già compromesse – democrazie ‘’liberali’’. La situazione, politicamente dolorosa, ha permesso ad aspiranti autocrati – Netanyahu, Orban, Macron e Modi – d’instaurare regimi tecno-neoliberisti che vanno ben oltre il fascismo tradizionale basato sulla forza ma incapace di manipolare.
Varoufakis pecca d’ottimismo, ma alcuni suoi collaboratori hanno denunciato l’incostituzionalità dello stato d’eccezione, giuridicamente differente dallo stato d’emergenza. Il filosofo Srecko Horvat non s’è fatto sfuggire la deriva razzista (principalmente anti-cinese) della ‘’sinistra’’ progressista: ‘’E non sono solo i nazionalisti a usare il coronavirus per “dimostrare” che hanno ragione sulla chiusura dei confini. “Anche i mezzi d’informazione progressisti hanno trattato il virus come se fosse intrinsecamente cinese. Il 1 febbraio il settimanale tedesco Der Spiegel in copertina aveva la foto di una persona in tuta protettiva, maschera antigas e con un iPhone in mano. Il titolo era “Made in China”. Lo stesso giorno il titolo della copertina dell’Economist era: “Quanto diventerà grave?”, e c’era l’immagine della Terra coperta da una mascherina fatta con la bandiera cinese’’ 2. I ‘’giornalisti di regime’’ nascondono il legame che intercorre fra lo stato profondo e l’economia finanziaria la quale, a sua volta, vede nel costituzionalismo democratico un ostacolo all’applicazione della shock economy teorizzata da Milton Friedman. La biopolitica dall’alto è la condizione necessaria per adattare lo stato d’eccezione all’imperialismo del ventunesimo secolo ed alla ‘’guerra infinita ’’ realizzando ciò che Tariq Ramadan ha definito ‘’israelizzazione del senso comune’’.
Il virus è anche un virus politico che spinge l’uomo depoliticizzato a vedere l’altro come una malattia; l’establishment ha spezzato la solidarietà sociale scatenando una, disgregante, caccia all’untore (disoccupati, senza tetto e nuove povertà). Chi ne trae profitto? La “Nato asintomatica” non ha sospeso l’illegale accerchiamento di Iran e Russia e gli industriali seguitano nel fare della classe operaia una cavia da laboratorio imponendogli condizioni di lavoro atipiche, non contemplate dalla Costituzione. Quanti operai malati di Covid-19 hanno lavorato, nel bergamasco, a stretto contatto con amianto ed altre sostanze nocive all’apparato respiratorio? La sinistra ‘’liberale, invece di chiamare sul banco degli imputati la Confindustria (vera untrice, coccolata dal PD), si è accodata alla propaganda padronale.
Il fondatore di Wikileaks nella sua ultima intervista dichiarò che: “La generazione nata in questo momento è l’ultima generazione libera” 3. La mania del controllo sociale, non ha risparmiato il governo italiano il quale – con la scusa della lotta alle ‘’bufale’’ – prende di mira il giornalismo indipendente partendo dal monitoraggio della rete. Continua Assange:
“Dal momento in cui nasci, sei immediatamente, o entro un anno, conosciuto a livello globale. La tua identità in una forma o nell’altra – o perché i tuoi genitori idioti piazzano il tuo nome e le foto su Facebook o come risultato delle domande di assicurazione o di passaporto – è nota a tutte le principali potenze mondiali”
L’allarme di Assange è stato accolto e condiviso da Edward Snowden: ‘’Creare uno stato di sorveglianza contro il virus danneggerà la libertà delle persone’’. Il capitalismo di sorveglianza non si limita a ‘’danneggiare la libertà delle persone’’, ma trasferisce nella banca dati delle aziende gusti personali, opinioni e, soprattutto, informa gli ‘’addetti alla selezione’’ delle idee politiche dei candidati ad un impiego. La cinica selezione, neo-darwiniana, diventerà sociopolitica ed aumenterà il senso di smarrimento di intere fasce sociali prive di rappresentanza istituzionale. Nel capitalismo che l’establishment sta costruendo, essere socialisti o comunisti o in una posizione di dissenso potrebbe diventare ‘’reato psicologico’’ (Orwell). Pena perpetua, disoccupazione e marginalizzazione sociale.
Le dichiarazioni di Snowden devono farci riflettere sui piani della nuova classe capitalistica transnazionale:
‘’i governi potrebbero usare gli indossabili smart per monitorare la temperatura corporea e la frequenza cardiaca delle persone.
Riuscire cioè a leggere le emozioni delle persone alla vista del video sulla base di dati come pressione sanguigna e battito del cuore, per esempio.
Ma è una soluzione che potrebbe essere usata dagli istituti di credito o anche nel corso di un colloquio di lavoro ’’ 4
C’è di più ‘’Riuscire cioè a leggere le emozioni delle persone’’ è un’arma, non da poco, per la macchina della selezione. Il bullismo dei datori di lavoro, in assenza di un sindacato di classe, diventerebbe incontrollabile. In particolare i governi di centro-sinistra, monopolizzando le nuove tecnologie (cyber-spionaggio, intelligence, reti sociali), hanno interiorizzato il militarismo sociale dell’estrema destra trasformando il capitalismo da ‘’borghese’’ a totalitarismo cibernetico-orwelliano. Il capitalismo non si è fermato dinanzi al coronavirus, cambia pelle diventando qualcosa di ancora più pericoloso ed oppressivo: libera circolazione dei capitali, globalizzazione modificata, razzismo e classismo di stato. Disoccupati, migranti, operai e nuove povertà sono già nel ‘’libro nero’’ dello stato profondo delle potenze occidentali.
La sinistra zombie (mutuando una definizione dell’analista Diana Johnstone) sta offrendo copertura ideologica all’estrema destra finanziaria, favorendo la penetrazione imperialista ‘’yankee’’ contro il mondo non globalizzato. La sinistra di classe – che si rifiuta (colpevolmente) di solidarizzare con l’Iran – non sembra nelle condizioni di difendere gli oppressi. Buio a mezzanotte.
https://diem25.org/laltra-sera-julian-assange-mi-ha-chiamato-ecco-di-cosa-abbiamo-parlato/?fbclid=IwAR3bcmnNx42xlcllTu7tKVINvgqafp0GJ7RZbMJHAcrh8NlDIGwlrUmc79Y
https://www.internazionale.it/notizie/srecko-horvat/2020/03/06/virus-pericolo-politico
https://www.wallstreetitalia.com/assange-questa-e-lultima-generazione-libera/
https://www.dday.it/redazione/34706/lallarme-di-snowden-creare-uno-stato-di-sorveglianza-contro-il-virus-danneggera-la-liberta-delle-persone