L’Asia sta ormai sfuggendo dalle zampe degli States. Ne costituisce un esempio clamoroso la diplomazia del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte che dopo essersi pronunciato contro la presenza militare americana dialoga apertamente con la Cina e con la Russia, permettendo l’attracco delle navi da guerra nei porti delle Filippine.
Il Pakistan entra nell’organizzazione di Shanghai 1) costituita formalmente contro il terrorismo nella regione ma in effetti interessata al commercio interno e in prospettiva ad una alleanza militare. Capolavoro diplomatico della Russia 2), data la presenza nell’organizzazione dell’India.
Prossimo l’ingresso dell’Iran e della Mongolia.
E non è certo una buona notizia l’elezione alla Presidenza della Corea del sud del democratico Moon jae-in che più volte si è espresso contro l’istallazione della Thaad, micidiale sistema antimissile, proiettato più contro la Cina e la Russia che contro la Corea del Nord. Favorevole da lungo tempo a rapporti più stretti con la Cina, ora tende la mano 3) verso Kim Jong-Un, cercando il dialogo per trovare delle soluzioni che scongiurino il pericolo di guerra ed avviare il ritorno a relazioni commerciali tra Nord e Sud.
La pace è possibile se entrambe le parti la finiscono con atti e dichiarazioni che servono solo ad aumentare le tensioni. L’aggressività statunitense si spiega non solo con il timore che la Corea del Nord riesca in breve tempo a disporre di missili intercontinentali che possano colpire gli States, ma anche con la perdita d’influenza nell’Asia orientale e non solo. Il sistema Thaad posizionato oltre i 700 km. raggiungibili dai Kalibr 4), micidiali missili russi, evidenzia in termini chiari i reali obiettivi strategici del Pentagono.
Contrariamente alla propaganda mediatica mainstream che continua a parlare di provocazioni nordcoreane, è opportuno chiarire che Kim Jong-Un ha interrotto i test previsti mentre la marina americana, seppur lontana dalle coste della Corea del Nord, si avvicina minacciosamente e allo stesso tempo Washington, oltre a disporre del micidiale Thaad, crea un “Korea mission center” per coordinare le attività di spionaggio che usufruirà non solo delle risorse della Cia ma anche di tutte le agenzie di intelligence USA 5)
La Corea del Nord non vuole la guerra, consapevole che sarebbe un disastro per la nazione. La deterrenza nucleare è finalizzata alla difesa. Per la dirigenza nordcoreana la tragica esperienza della Libia di Gheddafi che si era accordato con ” l’Occidente” sulla rinuncia al potenziamento degli armamenti non va infatti dimenticata. Va ricordato inolt che gli analisti militari hanno chiarito che la Corea del Nord potrebbe disporre di missili intercontinentali, con le circostanze più favorevoli, non prima del 2030.
Le trattative per una soluzione pacifica esistono. Per il Presidente Moon Jae- Un esistono. La richiesta è semplice . Basta con i test per arrivare ai missili intercontinentali ed in cambio cessazione delle sanzioni politiche e commerciali.
Pechino che più volte si è espressa per la denuclearizzazione non solo della Corea del Nord ma di tutta l’area orientale dell’Asia, ora più realisticamente propone che la Corea del Nord mantenga il suo potenziale a medio raggio per tutelare la sua sopravvivenza, che allo stesso tempo cessi i suoi esperimenti nucleari e che Donald Trump disinstalli il Thaad, inviso alla maggior parte dei coreani del sud, che la finisca con le provocazioni verbali e che incontri Kim Jong Un (del resto il bizzarro Donald, che, in una intervista, si è reso disponibile, non aveva definito Kim “un ragazzo in gamba ?”)
Sono del parere che la Corea del Nord abbia fatto la voce grossa, intimorendo il pianeta e blaterando di un arsenale di cui non disponeva solo per arrivare ad una trattativa che riconoscesse io status di potenza nucleare che le permettesse di mantenere una deterrenza a medio raggio riconosciuta dalla “comunità internazionale”
La Cina e la Russia, favorite ora dalla Presidenza della Corea del Sud e dal desiderio di pace della maggioranza del suo popolo, hanno strumenti adeguati perché si arrivi ad un serio accordo di pace, contenendo così il bellicismo americano.
Pechino, comunque, ha voluto ricordare che una guerra avrebbe “conseguenze inimmaginabili” che possiamo ben immaginare( accanto alla immediata distruzione del Giappone e delle due Coree, il conflitto nucleare planetario)
NOTE
1) L’organizzazioneper la cooperazione di Shanghai è stata fondata da Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan. Diversi Paesi hanno chiesto di farne parte. Il primo approccio si ha con lo status di osservatore
2) I contrasti tra India e Pakistan perdurano. Scontri armati persistono. La questione Kashmir non è stata pienamente risolta. Ciò nonostante, con la pressione continua di Mosca, i due Paesi con armamenti nucleari collaboreranno nell’organizzazione di Shanghai (SCO)
3) Sergio Manzo “la stampa”, “Ultime notizie dalla Corea del Nord, arriva un ultimatum per Kim Jong-Un ” 9/5/17
4) Analisis militares in “aurora”, 4/5/17
5) L’Espresso ” Usa, torna a salire la tensione…” 11/5/17
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