La ‘’Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina’’ svoltasi a Londra ed il vertice Nato di Vilnius hanno riconfermato l’obiettivo del complesso militare-industriale USA, di trasformare l’Europa in una nuova Architettura di potere con l’intento di portare la ‘’guerra eterna’’ in Occidente.
L’imperialismo USA ha pianificato per l’Europa:
- La creazione d’una demarcazione militare simile a quella che, da settant’anni, divide la penisola coreana.
- Mettere l’Ucraina sotto la ‘’tutela militare’’ della Polonia, creando una gerarchia di vassallaggio all’interno degli Stati-laboratorio.
La sconfitta della controffensiva ucraina ha portato allo ‘’step’’ successivo nella ‘’guerra eterna’’: la ‘’Ripresa dell’Ucraina’’, una operazione (neo)imperialista che avrà un costo previsto tra i 400 ed i 1.000 miliardi di dollari. Una nuova strategia la quale, al di là delle vittime, cambierà radicalmente la vita degli europei, radicalizzando l’applicazione dei dispositivi di sorveglianza, principalmente di provenienza israeliana. Il regime ucraino-nazista rappresenta una forma atipica di totalitarismo bianco che, sfruttando una proiezione globale puritana/multiculturalista, ha portato alla colonizzazione dei bianchi da parte di altri bianchi.
L’analista della RAND Corporation, Samuel Charap, scrive “Una guerra invincibile / Washington ha bisogno di un fine partita in Ucraina” 1; “Una vittoria totale sul campo di una delle due parti è quasi impossibile. Una pace propriamente detta è impossibile. È possibile però che le due parti possano accontentarsi di una linea di armistizio alla coreana.”1 Un futuro da incubo che, come previsto in ‘’All’ombra del Covid-19’’ (SUSIL Editore), porterà alla divisione del mondo in due, con l’Occidente pronto a trasformarsi in una tirannide liberticida. Il tramonto dello Stato di diritto.
Il complesso militare-industriale è pronto a suicidare gli interessi ‘’nazionali’’ USA
L’analista strategico Andrew Korybko ritiene che l’allargamento della Nato rappresenti una minaccia per gli Stati Uniti e, per consolidare la propria tesi, cita il giornalista di Russia Today, Timofei Bordachev:
“Invitare Kiev ad aderire alla NATO potrebbe significare qualcosa di completamente nuovo per la politica estera americana: la volontà di combattere un avversario alla pari come la Russia. Nel corso della loro storia, gli americani hanno evitato questo, usando altri giocatori come arieti disposti a sacrificarsi e soffrire per gli interessi americani.
Questo è stato il caso sia nella prima che nella seconda guerra mondiale.
Lo scenario più probabile, quindi, è che gli Stati Uniti si limiteranno a promettere di affrontare la questione dell’Ucraina e della NATO dopo che il regime di Kiev avrà risolto i suoi problemi con la Russia in un modo o nell’altro. Nel frattempo, saranno promesse solo alcune condizioni ‘speciali’ su base bilaterale”. 2
Questi sentimenti ‘’nazionalisti’’ sono condivisi da diversi ‘’club’’ statunitensi e russi, come ad esempio il Foreign Affairs del CFR, attraverso l’articolo ‘’Non lasciate che l’Ucraina si unisca alla Nato ‘’, un consiglio proveniente dalla fazione ‘’pragmatista’’ della borghesia imperialista USA, ma destinato ad essere cestinato dal deep state ‘’dem’’ e dai neoconservatori. Il colpo di Stato degli straussiani, del 11/09, ha portato ai vertici della piramide capitalista mondiale un super clan di folli.
Secondo Korybko:
‘’è nell’interesse degli Stati Uniti che non aderiscano esattamente come hanno sostenuto Bordachev e gli esperti del CFR del Cato Institute. Finché non c’è alcuna possibilità credibile che gli Stati Uniti possano sostenere Kiev con la forza armata, allora la terza guerra mondiale non è così probabile, anche se tutto potrebbe improvvisamente cambiare se gli ideologi riacquistassero influenza politica su questo tema.’’(Ibidem)
Le guerre del ventunesimo secolo, essendo ispirate alla dottrina di Thomas Hobbes sulla nascita del Leviatano, sono guerre che si sovrappongono agli interessi ‘’nazionali’’ della borghesia, prediligendo l’egemonismo geoeconomico di una nuova aristocrazia-finanziaria Anglo-Sionista. Si tratta di conflitti puramente ideologici che vertono attorno tre fattori: (1) il colonialismo culturale transumanista, (2) l’egemonismo politico delle lobby sioniste e (3) l’imperialismo militare neoconservatore. L’Uomo è antiquato per gli ideologici di Davos e, per i tecnici del Pentagono, anche l’idea di Nazione appartiene al passato.
I rifornimenti d’armi a Kiev (es. le bombe a grappolo) spingeranno la Federazione Russa ad estendere il conflitto ad ovest, passando dalla ‘’defascistizzazione’’ alla lotta antimperialista: una situazione definibile dai marxisti del secolo scorso come ‘’prerivoluzionaria’’, ma che potrebbe (anche) portare nell’Occidente collettivo nuove forme di (tecno)fascismo. La distopia descritta da Orwell, dagli Stati Uniti, è arrivata in Europa: soltanto la Russia – a dispetto di quello che prevedeva lo scrittore inglese – ne è rimasta fuori. Orwell capovolto.
https://www.voltairenet.org/article219539.html
https://www.ambienteweb.org/2023/07/13/lanalista-korybko-a-bordachev-allargamento-nato-e-una-minaccia-per-gli-usa/
Fonte foto: Fai Informazione (da Google)