Il MAD è l’ideologia di stato del regime israeliano


Assassinando il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, durante la cerimonia d’insediamento del neo-presidente iraniano, Israele ha risposto alla lungimirante proposta di pace cinese: il regime sionista non ha diplomazia internazionale e conosce soltanto il linguaggio della violenza e del terrorismo. Un regime etnico e teocratico, stando alla Carta delle Nazioni Unite, non ha il diritto d’esistere. Tel Aviv è uno “Stato pazzo” e (si spera) senza futuro.

Il governo israeliano-fascista ha accelerato la distruzione del “Medio Oriente allargato” (secondo il linguaggio razzialista di Condoleezza Rice) assassinando, in Libano, un leader degli Hezbollah e martirizzando, in Iran durante la cerimonia d’insediamento del neo-presidente, Ismail Haniyek, capo politico di Hamas. Israele è uno “Stato pazzo” (per dirla con lo storico Norman G. Finkelstein) che persegue il MAD, ovvero “la distruzione reciproca assicurata” in nome dell’Armageddon biblico.

Il regime sionista, in questi mesi, ha perpetuato il genocidio dei palestinesi di Gaza distruggendo scuole ed ospedali; i bambini vengono incarcerati e le donne, nel silenzio del giornalismo lubrificato occidentale, stuprate dai soldati dell’IDF. Come diceva Eduardo Galeano “Israele non uccide per errore, ma per orrore”. L’assassinio del leader politico di Hamas, in un Paese straniero e non alleato, pone delle questioni politiche: il Mossad agisce come la Gestapo, di fatto da sempre, prelevando dissidenti (come fece in Italia con Vanunu) ed uccidendo rappresentati politici ostili al sionismo, emulando il comportamento della Gestapo e dell’OVRA; menziono l’esempio storico dei fratelli Rosselli, trucidati in spregio della legalità internazionale. Il sionismo è l’ombra lunga del nazifascismo nel ventunesimo secolo.

Israele considera il genocidio una opzione politica e, con i suoi assassinii all’estero, mette a repentaglio le fondamenta dello Stato di diritto, fattualmente già disintegrate con la dottrina della “guerra eterna” successiva all’11 settembre 2001. Scrive il sociologo marxista James Petras:

“Una delle politiche apertamente dichiarate da Israele, consiste nel violare la sovranità di qualunque paese allo scopo di uccidere o prelevare gli oppositori. Tanto nella loro proclamazione, quanto nella loro messa in pratica reale, leggi, decreti e azioni all’estero d’Israele suppliscono le leggi e gli organi di applicazione della legge di qualunque nazione. Se la politica israeliana si muove con questa consueta pratica, nel mondo intero, entreremo in una giungla tanto selvaggia quanto lo stato di natura di Hobbes. Gli individui sarebbero esposti alle intenzioni omicide di squadre di killer venute dall’estero che non verrebbero ritenuti responsabili da nessuna legge né da nessuna autorità nazionale. Qualunque Stato, senza eccezioni, potrebbe imporre proprie leggi e valicare le frontiere nazionali allo scopo di uccidere impunemente cittadini o residenti di altre nazioni. I sicari, fuori dalla frontiera d’Israele, si fanno beffa della nozione stessa di sovranità nazionale.” 1

Perché Israele ha disintegrato il Diritto positivo, riducendo a carta igienica (per non dire di peggio) il Diritto pubblico internazionale? Il regime sionista sovrappone l’ebraismo talmudico (quello che considera i “non ebrei” come “animali parlanti”) al Diritto positivo, trasformando il regime etnico “per soli ebrei”, in una entità razzialista e teocratica. Per questa ragione, come diceva il giornalista inglese Alan Hart: “Israele è il bubbone tumorale della politica internazionale”. Coi sionisti non è possibile discutere, non hanno né politica estera, né diplomazia internazionale; accecati da miti (in realtà autentiche distopie) bibliche perseguono, con cinismo e nell’indifferenza, la distruzione d’una porzione del pianeta.

L’intelligence israeliana funziona come la Gestapo di Hitler, la DINA di Pinochet e la SAVAK dello Shah Reza Pahlavi. Continua Petras:

“Gli omicidi extra giudiziari comandati da uno Stato, significano che la propria polizia segreta è allo stesso tempo, giudice, procuratore e boia e che non è frenata da nessuna sovranità, nessuna legislazione, nessun dovere di uno Stato di proteggere i suoi cittadini e i suoi ospiti. Le prove, le procedure legali, i diritti di difesa e i controinterrogatori, in questo processo sono completamente accantonati.” (Ibidem)

Il Mossad è “giudice, procuratore e boia”, perché in nome del “sionismo religioso” ritiene d’avere un mandato divino: provocare l’Armageddon termonucleare decretando il “giorno del giudizio”, una concezione della politica crudele sistematizzata da governi pazzoidi. Il MAD è l’ideologia di Stato d’uno stato che ha trasformato la politica in un fattore etnico: il governo israeliano-fascista considera la “guerra senza fine” una parte importante del proprio destino, in quanto entità biblica esonerata da Yahweh (il “geloso Dio di Israele” dedito al culto del Capitale, come lo definì Marx nella disamina attualissima su “La questione ebraica”) a rispettare le leggi internazionali. La distopia sionista-revisionista è una delle più crudeli, forse la più crudele, del ventunesimo secolo. In questa prospettiva, Israele e la sua polizia segreta rappresentano “Il castello” di Kafka: una distopia inquisitoria.

Intervistato dal canale russo Sputnik, Larry Johnston, analista strategico ed ufficiale in pensione della CIA, ha dichiarato che l’assassinio di Haniyeh a Teheran:

“ha chiaramente sostegno e conoscenza prima degli Stati Uniti e poi del Regno Unito.”

“Dico questo perché abbiamo anche notizie che indicano che le navi da guerra statunitensi e britanniche si stanno dirigendo verso il Mediterraneo. Tra le navi americane c’è probabilmente un’unità di spedizione [di reazione rapida]” 2

Gli imperialismi USA ed israeliano vogliono scatenare la “guerra totale” prima delle elezioni statunitensi. Domanda: riuscirà la Repubblica Popolare Cinese a contrastare il MAD, portando il mondo sulla retta via della diplomazia internazionale? Israele è uno “Stato pazzo” che persegue lo sterminio d’una porzione del pianeta, spingendosi a considerare i goy (i non ebrei) delle bestie. Domanda: cosa c’è di più bestiale del governo nazi-sionista di Netanyahu? Tel Aviv è l’epicentro d’una dittatura liberal-globalista mondiale.

Le Resistenze palestinese e libanese, davanti il terrorismo dell’estrema destra ebraica, hanno il sacrosanto Diritto alla Vittoria: La Resistenza palestinese deve trionfare politicamente, mentre la geopolitica sionista merita di finire, citando le parole del costruttore dell’Armata Rossa, nella “spazzatura della storia”.

https://www.voltairenet.org/article164452.html

Fonte foto: LaPresse (da Google)

1 commento per “Il MAD è l’ideologia di stato del regime israeliano

  1. Andrea Vannini
    1 Agosto 2024 at 23:19

    Giustissimo, Zecchinelli. Concordo pienamente.

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