La Dottrina Trump non sarà per nulla
risolutiva della guerra in Ucraina, una guerra sporca lanciata
dall’imperialismo USA contro la Federazione Russa, avversaria strategica
dell’unilateralismo della Nato. Contrariamente a quanto asserisce Donald
Trump, il cocainomane Zelensky non ha obbligato Washington ad entrare in guerra
contro Mosca: è stata la CIA, coadiuvata da MI6 e Mossad,
ad utilizzare il governo ucraino-nazista per rilanciare la politica
terroristica della Lega Anti-Comunista Mondiale, una proiezione
anacronistica del nazismo nel ventunesimo secolo. Zelensky, proprio come lo
Shah Reza Pahlavi, si è rivelato una pedina del complesso
militare-industriale USA, cocainomane ed utile idiota del genocida più
rispettato del pianeta, il demente senile Joe Biden.
Leggiamo
le dichiarazioni di Trump:
“Pensateci, un comico
modesto, Volodymyr Zelensky, è riuscito a convincere gli Stati Uniti d’America
a spendere 350 miliardi di dollari per fare una guerra che non avrebbe potuto
essere vinta, che non avrebbe mai dovuto cominciare, che non potrà mai essere
risolta senza gli Stati Uniti e senza TRUMP». Gli Stati Uniti hanno speso 200
miliardi di dollari più dell’Europa; l’Europa ha ricevuto garanzie per questo
denaro, gli Stati Uniti invece non riceveranno nulla in cambio. Perché Joe
Biden non ha preteso pari trattamento, tanto più che questa guerra è molto più
importante per l’Europa che per noi — noi abbiamo un grande e meraviglioso
oceano che ci separa. Per di più Zelensky ammette che metà del denaro che gli
abbiamo dato è SPARITO. Si rifiuta di indire le elezioni, il suo consenso è
molto basso nei sondaggi, e la sola cosa che gli è riuscita bene è stata
girarsi e rigirarsi Biden. Dittatore senza elezioni, Zelensky dovrebbe muoversi
in fretta, altrimenti rischia di non aver più un Paese. E intanto noi negoziamo
con la Russia, e con successo, la fine della guerra. Facciamo quello che, tutto
il mondo l’ammette, solo TRUMP e la sua amministrazione possono fare. Biden non
ci ha mai nemmeno provato, l’Europa non è riuscita a portare la pace, quanto a
Zelensky probabilmente vuole che la macchina continui a girare. Amo l’Ucraina,
ma Zelensky ha fatto un lavoro terrificante: il suo Paese è distrutto e MILIONI
di persone sono morte inutilmente — e via di seguito…” 1
Un rovesciamento della
realtà fattuale: è stato Joe Biden, prima di lui Obama e “Killary”
Clinton, a scatenare la guerra sporca contro la Rivoluzione civica,
sistematizzata da Mosca e Pechino nel 2012,un processo di democratizzazione che
porterà alla nascita del mondo multipolare. Trump, di formazione jacksoniano,
vorrebbe salvare la faccia al Pentagono deresponsabilizzando i finanziatori del
neo-banderismo: gli USA hanno il monopolio del neofascismo russofobo
mondiale, proiettando nel ventunesimo secolo il White Power. Alla prova
dei fatti, l’Operazione Militare Speciale Z è ciò che resta dell’antifascismo
reale novecentesco; l’antifascismo inteso come lotta antimperialista per
rompere le catene della schiavitù neocoloniale. La società occidentale, preda
anch’essa del “cocinismo”, ha circoscritto la critica al trumpismo
all’ideologia woke, dismettendo la disamina della conflittualità
geopolitica: la sinistra “politicamente corretta”, funzionale
all’imperialismo delle Onlus (pensiamo alla disinformazione anglofila
prodotta da Amnesty International), è compartecipe dell’edificazione
d’uno “stato etnico” nel cuore dell’Europa.
La fascistizzazione dei
Paesi Nato configura un processo estremamente complesso, rispetto a ciò
di cui parla senza cognizione di causa la “sinistra bianca”. I “nazionalisti
integralisti” ucraini ed i “sionisti-revisionisti” israeliani hanno
infiltrato le forze dell’Alleanza, ridisegnando i gangli vitali dello “stato
profondo”.La Nato è una bambola del Super clan, la cupola
imperialista che, da secoli, massacra i lavoratori e i ceti popolari. L’Occidente,
dagli USA all’Ue, rivive una rinascita istituzionale del nazismo: dagli
eserciti (in realtà milizie in mano ad appaltatori privati) al cuore pulsante
delle istituzioni europee. La CIA dispone la danza.
Scrive l’analista strategico
Thierry Meyssan:
“L’Occidente contemporaneo
ritiene, a torto, che i nazisti furono criminali che vollero massacrare
prioritariamente gli ebrei. È falso. I loro principali nemici erano gli slavi.
Durante la seconda guerra mondiale i nazisti uccisero milioni di persone, prima
con le armi, poi, dal 1942 nei campi di concentramento. Le vittime civili slave
dell’ideologia nazista furono più numerose delle vittime ebree (circa sei
milioni se si sommano le vittime delle armi e quelle uccise nei campi di
concentramento). Inoltre alcune vittime erano al tempo stesso slave ed ebree,
quindi furono conteggiate in entrambe le etnie. Dopo i massacri del 1940-41,
circa 18 milioni di persone di ogni origine furono internate nei campi di
concentramento; di queste, 11 milioni furono uccise (1.100.000 nel solo campo
di Auschwitz-Birkenau)” 2
La società occidentale, UE in testa, è “governata” da
una banda di cleptocrati. L’etnopolitica, le “brigate LGBT” della Nato, hanno trasformato
l’eurocentrismo in un etnocentrismo. La politica progressista odierna è una
sorta di sionismo rovesciato: unipolare ed incapace di rispettare l’integrità
nazionale altrui. Ciò che rimane del fascismo storico è, prima di tutto, la
russofobia profondamente radicata nella formazione ideologica della lobby
progressista.
Trump è un prodotto dell’imperialismo e come tale continuerà
ad agire, piuttosto creerà nuovi scenari bellici economici, da autentico
strozzino, e militari. Gli Stati Uniti, avversando il lascito del Gen. De
Gaulle e dell’Urss, rimarranno un regime ideocratico incapace di
rispettare la parola data.
https://www.voltairenet.org/article221843.html
https://www.voltairenet.org/article221824.html
Republican presidential nominee former President Donald Trump meets with Ukraine’s President Volodymyr Zelenskyy at Trump Tower, Friday, Sept. 27, 2024, in New York. (AP Photo/Julia Demaree Nikhinson)
Fonte foto: The Washington Post (da Google)