Fondamentalismo cristiano-giudaico e fondamentalismo islamico

Foto: www.conocereislaverdad.org

I media di regime per designare l’Islam politico utilizzano i termini “fondamentalismo” o “integralismo” ignorando l’origine europea e cristiana di questa terminologia. Se parliamo di “fondamentalismo” dobbiamo comprendere che il cristianesimo e l’ebraismo, molti decenni prima della nascita della Fratellanza Musulmana, avevano iniziato una potente offensiva contro la scienza e il progresso.

Nel decennio 1880-1890 sorse nelle chiese protestanti statunitensi una forte avversione alle conclusioni di Charles Darwin sull’Origine della specie. Negli stessi termini le chiese – protestanti, cattoliche ed in Russia quella ortodossa – svilupparono un odio viscerale nei confronti del socialismo e del marxismo, del movimento operaio e delle rivendicazioni dei ceti proletari e popolari. Per la prima volta si potè parlare di fondamentalismo religioso, subito dopo la pubblicazione da parte della American Bible League di dodici opuscoli contro le nuove interpretazioni della Bibbia intitolati The Fundamentals. Nel 1909 il papa istituì la Pontificia commissione che decretò la veridicità storica del racconto della Genesi (Lucas Catherine, L’Islam spiegato agli infedeli, pag. 239 ).

Lo storico tedesco Deschner Karlheinz ha analizzato i rapporti fra la Chiesa cattolica e le dittature nazifasciste europee – Con Dio e con il Führer. La politica dei papi durante il nazionalsocialismo – arrivando alla conclusione che non si trattasse soltanto di una mera alleanza tattica contro l’Urss; il cattolicesimo-clericale, negli anni ’30 e ’40, condivise ideologicamente la politica di Hitler vedendo in lui una sorta di ‘’uomo della provvidenza’’. Jean Toschi Marazzani Visconti, studiosa dei Balcani dal sottoscritto recentemente intervistata, ci presenta un quadro davvero raccapricciante della politica ‘cattolica’ in quegli anni:

‘’Quando lo Stato o le istituzioni vengono meno, nel disagio e nell’incertezza le popolazioni si rivolgono alla religione come ultimo caposaldo. A quel punto la religione si trasforma in politica. E abbiamo potuto costatare  come una religione distorta dalla sua essenza possa guadagnare l’entusiasmo di giovani frustrati fino a  far loro commettere crimini insensati o correre incontro a una morte  omicida, tutti con il sorriso sulle labbra grazie al captagon (la nuova droga che viene fornita ai combattenti, chiamata anche la droga del sorriso). Un modo assurdo e disperato per ottenere una dignità.

Sul versante cristiano, vorrei fare un parallelo con i 120 frati cattolici croati che in nome di Dio, della chiesa cattolica e della Croazia, fra il 1941 e il 1945, partecipavano alle persecuzioni contro gli ortodossi e gli ebrei dimenticando il compito di carità della loro veste. Frate Miroslav Filipović Majstorović aveva ammesso durante il suo processo di aver mandato a morte quarantamila esseri umani durante il periodo in cui aveva comandato il campo di sterminio di Jasenovac. Tutto questo avveniva senza che l’arcivescovo della Croazia, Aloys Stepinac intervenisse o rifiutasse la benedizione agli ustascia di Ante Pavelić.

Fino al Papa attuale, indubbiamente la chiesa cattolica ha guardato alla destra come a un interlocutore con cui  era più facile dialogare, sperando anche di poter essere garantita dal pericolo comunista, laico e ateo e dalla sua persecuzione, individuata nel sequestro dei beni della chiesa.

E’ molto interessante quanto scrive Marco Aurelio Rivelli nel suo ottimo Dio é con noi.

Il 30 aprile 1930, il nunzio pontificio a Monaco di Baviera, monsignor Pacelli, scriveva al Segretario di Stato vaticano che un gruppo  di bolscevichi armati, capeggiati da un orribile tipo di delinquente avevano violato l’extraterritorialità della nunziatura e tentato di rubare la splendida carrozza con gli stemmi pontifici, l’auto del nunzio. Erano anche state lanciate minacce contro la nunziatura al punto che monsignor Pacelli e monsignore Uditore erano stati costretti a lasciare la sede per la notte, temendo per la vita.

Sembra che questa  avventura abbia in seguito influenzato il giudizio e le decisioni di Papa Pio XII’’ 1

Lo studio della Visconti conferma quello che Marco Aurelio Rivelli aveva già documentato: la Chiesa Cattolica si lasciò inquadrare politicamente dal nazifascismo diventando un fucile puntato contro il mondo del lavoro ed i popoli sottoposti a dominazione coloniale. Questo spiega anche il richiamo del leader bolscevico Karl Radek, al Congresso di Baku del 1920, ai popoli musulmani esortati ad alzare la bandiera della jihad’’ contro i ‘’nuovi crociati’’. A parte i ripensamenti di singoli sacerdoti, la Chiesa Cattolica non ha mai fatto marcia indietro sulla sua organicità ai massacri del colonialialismo. Come mai?

Il 21 aprile 1964, la Commissione proclamò la veridicità storica dei Vangeli, di fatto, castrando la ricerca scientifica. Per Karol Woytila, il mondo doveva essere ‘’cristianizzato’’; per questa ragione il ‘’papa nero’’ appoggiò la politica imperialista di Bush contro i popoli musulmani e la pulizia etnica della Palestina per mano del genocida Ariel Sharon.

Una sintesi efficace potrebbe essere questa: ‘’il Vaticano divenne una agenzia dell’imperialismo statunitense e della lobby sionista’’ e la Chiesa Cattolica è rimasta ancorata all’assolutismo monoteistico.

Israele: fra fondamentalismo ebraico, razzismo ed abusi sessuali

Il giornale Haaretz ci fa sapere – al contrario dei media italiani, solitamente assonnati – che la polizia israeliana ha recentemente arrestato sei rabbini colpevoli d’aver detenuto, ed abusato sessualmente, di ben 22 minori. Secondo il sito HispanTV ‘’ No es la primera vez que rabinos israelíes cometen este tipo de actos inhumanos contra menores. Anteriormente, un tribunal del régimen israelí condenó al rabino Mordejai Elon, un prominente miembro de los círculos sionistas religiosos, por comportamiento sexual inapropiado con dos menores de edad. Además, la policía israelí detuvo al destacado rabino Eliyahu Delviski, de 52 años, por haber abusado sexualmente de una chica de 14 años tras engañarla con lemas religiosos judíos’’ 2. I rabbini che hanno commesso questo orrendo crimine sono noti alle autorità sioniste eppure, in Israele, sesso , potere e politica restano profondamente legati. La religione pare essere una protesi ideologica buona soltanto per coprire le nefandezze della, vergognosamente impunita, elite azhkenazi. Domanda: che differenza c’è fra i rabbini pedofili e gli imam wahhabiti che esaltano i tagliagole di Daesh e del Fronte Jabat Al Nusra?

L’antropologa Alessandra Ciattini ha scritto un eloquente articolo sul fondamentalismo religioso che – come lei ben spiega – non si riduce all’islamismo. Leggiamo:

‘’Parlando di fondamentalismi, tuttavia, dobbiamo tenere presente che essi si annidano anche nelle altre religioni monoteistiche, quali l’ebraismo e l’islamismo. Quanto al primo, dobbiamo ricordare il sionismo, movimento politico, sviluppatosi all’interno del nazionalismo europeo, che appoggia lo Stato d’Israele e le sue politiche di aggressione e di distruzione nei confronti della comunità palestinese e che, però, ha basi religiose. Queste ultime stanno nella stessa scelta del territorio sui cui si è insediato lo Stato d’Israele, terra “promessa” da Dio al suo popolo eletto, e ciò a dispetto della storia, che ha visto la Palestina per secoli essere la spazio in cui gruppi etnici e culture diverse hanno convissuto sotto la sostanziale tolleranza ottomana. A dispetto anche del fatto, sottolineato da molti storici, che solo con il sionismo stesso si è costituito un vero popolo di Israele, in precedenza diviso in comunità di diversa provenienza e tra loro anche conflittuali. 

Accanto a tale forma di fondamentalismo politico-religioso troviamo tendenze che vengono definite ultra-ortodosse, divise tra gli haredim e i datiim, i quali, pur avendo un atteggiamento diverso verso lo Stato di Israele, condividono l’esigenza di un’adesione letterale ai precetti delle Sacre Scritture e considerano miscredenti anche gli stessi ebrei che ad esse non si allineano. Tale è la differenza tra gli ultra-ortodossi, che nel caso degli haredim non considerano legittimo lo stesso Stato di Israele [5], e gli israeliani cosiddetti laici, che taluni prefigurano sia possibile l’accendersi di conflitti che potrebbero sfociare in scontri sanguinosi.’’ 3

Il “mito della terra promessa” ha affascinato – dal ‘600 in poi – i colonialisti religiosi in seno all’imperialismo britannico i quali, inquadrati nel movimento Millenarista, s’inventarono un “nuovo popolo eletto”: gli anglosionisti. Nonostante i loro continui richiami “biblici” questa elite fondamentalista non aveva nessun legame con l’antico popolo ebraico; desiderosa di conquistare e sottomettere nuovi territori si alleò con un attore altrettanto alieno al mondo arabo-sefardita: il sionismo azhkenazi d’origine caucasica. Israele – Stato sorto dalla Nakba, cioè un massacro neocolonialista – unisce l’eredità storica del colonialismo britannico con la tradizione assolutistica asiatica; il Regno della Khazaria, intollerante ed espansionista, oggi torna in vita grazie agli sproloqui bellici dei guerrafondai di Tel Aviv.

Gli haredim – ebrei ortodossi non estranei ad usanze oscurantiste 4 – sono uno dei bersagli preferiti del razzismo azhkenazi. Il giornalista Luca Mazzucato ci racconta la storia di Keren, giovane ultra-ortodossa marocchina fatta oggetto della prepotenza sionista:

‘’Il settimanale Jerusalem report ha pubblicato recentemente la storia di Keren, la giovane madre ultra-ortodossa, nata in Israele da genitori haredim di origine marocchina. Quando si presenta alla scuola ashkenazita Beit Ya’akov (un circuito di scuole religiose tra le più prestigiose), viene respinta a male parole, non appena la segretaria scopre che il suo cognome è di origine sefardita. Non si fa scoraggiare e insiste più volte, chiedendo di incontrare il preside. A quel punto, decine di ultra-ortodossi cominciano a farle visita e a telefonarle, alcuni dei quali mai visti prima, per scoraggiarla dall’impresa e consigliarle di andare ad un’altra scuola femminile, meno prestigiosa e più consona alla sua origine sefardita. La notizia si è sparsa per il quartiere e le donne del vicinato cominciano ad evitarla: il ferreo controllo sociale delle comunità ortodosse si è dispiegato. Un suo lontano parente rabbino intercede per lei, ma nemmeno questo riesce a smuovere il muro di gomma. Keren dovrà accontentarsi di mandare la figlia ad un’altra scuola religiosa, prestigiosa certo ma sefardita’’ 5.

Israele, in modo inedito, unisce sfruttamento classista, razzismo etnico e intolleranza religiosa. I sefarditi (semiti) appartengono ad una etnia diversa rispetto agli azhkenazi (indoeuropei ), di conseguenza (a) seguono un messaggio talmudico meno aggressivo e più aperto alle altri fedi, (b) appartengono ai ceti sociali più poveri. Per questa ragione lo Stato ‘’per soli ebrei’’ ha una struttura economica capitalistica unita ad una sovrastruttura etnico-teocratica con pericolose tendenze – forse non del tutto consolidate – totalitarie. Si tratta di un autentico buco nero all’interno degli stessi regimi democratico-borghesi occidentali.

Non c’è dubbio sul fatto che l’Islam politico sia un nemico per i popoli e per la classe operaia – nazionale ed internazionale – ma perché rimuovere il volto oscuro degli assolutismi monoteistici cristiano ed ebraico che, a differenza del fondamentalismo islamista, si sono sporcati le mani con il colonialismo ed il razzismo? Jean Toschi Marazzani Visconti ritiene che ‘’Alla democrazia si deve arrivare per convincimento, non può essere imposta. Ovviamente le popolazioni con un governo teocratico sono più chiuse e di conseguenza più governabili, dove la laicità é impossibile perché contraddice la religione’’. Domanda: quando gli ebrei sefarditi e falasha (etiopi) decideranno d’unirsi al popolo arabo in nome della laicità e del progresso negati dall’azhkenazismo oscurantista? Israele mantiene intatte le istituzioni talmudiche credendo che i goy (non ebrei) siano esseri inferiori da schiavizzare. I rabbini Neturei Karta – gruppo religioso anti-oscurantista – ritiene questa rilettura dei ‘’testi sacri’’ una ‘’bestemmia contro Dio’’; la Chiesa cattolica, col filofascista Pio XII, si è accodata alla teologia del goy senza battere ciglio. Quanti ancora sono convinti che l’oscurantismo religioso sia solo Daesh? L’integralismo e il fondamentalismo sono in larga parte un prodotto, bastardo e non riconosciuto, dell’occidente imperialista.

1.

https://www.linterferenza.info/esteri/islam-politico-imperialismo/

2.

http://www.hispantv.com/noticias/oriente-medio/283769/policia-israel-arrestar-rabinos-abuso-sexual

3.

https://ilcomunista23.blogspot.it/2016/03/religione-fondamentalismi-violenza.html

4.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/26/new-york-ebrei-ortodossi-ritardano-volo-non-ci-sediamo-vicino-alle-donne/1134372/

5.

http://www.altrenotizie.org/esteri/1743-la-discriminazione-razziale-nelle-scuole-ebraiche.html

 

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