FARC-EP ed esercito venezuelano: l’alleanza politica che può sconfiggere il terrorismo

La destra venezuelana ha più volte dichiarato la sua volontà di far sprofondare il paese nel caos, distruggendo ospedali, scuole ed assassinando, in modo mirato, dirigenti sindacali e dei partiti di sinistra. Si tratta di una vera e propria guerra per procura finanziata, dall’inizio alla fine, dagli Usa. Maduro non si trova davanti ad una ‘’opposizione democratica’’ bensì ad un gruppo di predoni vendipadria, narcos prestati alla politica che svenderebbero il paese alle multinazionali straniere.

Molti lavoratori venezuelani imputano al PSUV di essere troppo dialogante e morbido con la destra terroristica. Per questa ragione c’è chi è arrivato ad augurarsi un ‘’colpo di Stato di sinistra’’ da parte dei fedelissimi di Chavez. Il governo ‘’socialista’’ non può contrattare con la borghesia compradora ma dovrebbe procedere con una decisa campagna di nazionalizzazioni privando l’oligarchia del potere economico che, prima del 2013, era ben saldo nelle mani dell’esecutivo ‘’rivoluzionario’’. L’esercito bolivariano è uno dei più antimperialisti del mondo: fedele alle parole di Simon Bolivar – maledetto sia il soldato che alza il fucile contro il proprio popolo – Chavez ha smesso di mandare i giovani militari a formarsi nelle accademie statunitensi. James Petras ci ha spiegato che Chavez ‘’ha garantito la lealtà delle forze armate, mettendo fine alle missioni dei “consiglieri” statunitensi e all’indottrinamento imperiale all’estero degli Stati Uniti, sostituendolo con corsi intensivi sulla storia del Venezuela, sulla responsabilità civile e sul legame fondamentale tra le classi popolari e l’esercito in una comune missione nazionale’’1, per questo motivo le forze armate bolivariane sono una garanzia di democrazia. Che cosa aspetta Maduro a schierarle in difesa dei lavoratori e delle classi popolari contro il terrorismo di chi non si fa scrupoli a bruciare vivi indios inermi 2? Il presidente si fa davvero troppi scrupoli contro terroristi non diversi da Daesh, forse addirittura peggiori.

Se la destra alzerà il livello dello scontro e le forze imperialistiche interverranno, il Venezuela avrà bisogno di un reale – e armato! – sostegno antimperialistico.

 

Le FARC interverranno in Venezuela?

Il disarmo delle FARC, che gli Usa e Santos pretenderebbero, a cosa è finalizzato al di là degli stupidi proclami ‘’pacifisti’’? Con tutta probabilità si sta cercando di spingere verso il centro una organizzazione marxista-leninista e bolivariana che, per oltre cinquanta anni di resistenza armata, si è guadagnata il rispetto di tutte le forze progressiste e rivoluzionarie del mondo. La strategia militare delle FARC è temuta dagli Usa perché il fondatore di questa organizzazione guerrigliera, Marulanda, dal 1964 in poi ‘’ha sconfitto o eluso almeno sette importanti offensive militari finanziate con più di sette milioni di dollari provenienti dall’aiuto militare nordamericano, inclusi “berretti verdi”, corpi speciali, mercenari, più di 25.000 militari colombiani e 35.000 paramilitari integrati negli squadroni della morte. A differenza di Cuba o del Nicaragua, Marulanda ha costruito una base di massa organizzata ed ha formato una dirigenza in gran parte rurale, ha dichiarato apertamente il suo programma socialista e non ha mai ricevuto appoggio politico o materiale dai “capitalisti progressisti”’’ 3. Se la guerriglia colombiana dovesse intervenire in Venezuela, in supporto del PSUV, per le destre terroristiche sarebbe la fine e lo stesso esercito statunitense – compresa la mercenaria Colombia – se la vedrebbe brutta contro uomini ben addestrati nella guerra di guerriglia; Obama, Clinton e Trump compresi i generali deliranti del Pentagono, tutto questo, lo sanno benissimo.

Per Maduro la Colombia è uno ‘’Stato fallito’’ perché, col plauso degli Usa e di Santos, i gruppi paramilitari stanno preparando una ‘’matanza’’ ( massacro ) contro dirigenti delle FARC che firmarono l’Accordo di pace.

Un mese fa i paramilitari hanno assassinato il guerrigliero Luis Ortiz beneficiando poi di una amnistia. Santos si comporta come il sionista Rabin: vorrebbe chiudere gli indios in un bantustan ma, a differenza del generale sionista assassinato da un ‘’fondamentalista ebraico’’, lascia i gruppi paramilitari liberi di macchiarsi di orrendi crimini. Rabin voleva che il monopolio della forza restasse nelle mani della burocrazia sionista integrando i coloni nell’estrema destra istituzionale; Santos sarebbe capacissimo di trasformare l’esercito nel braccio armato dei narcos con la scusa del processo di pace.

Una fazione delle FARC non ha accettato gli Accordi, scindendosi – almeno apparentemente – dalla guerriglia. Ritornati da un incontro, organizzato dai guevaristi turchi del DHKP-C, i combattenti bolivariani hanno pubblicato un interessante documento dove si ribadisce che i narcos – fra l’altro in affari con la ‘ndrangheta calabrese – stanno continuando il massacro dei contadini col plauso di Santos 4. L’Accordo di pace è pericoloso, potrebbe essere una trappola. Le opzioni sono due:

  • I dissidenti delle FARC potrebbero intervenire fin d’ ora in Venezuela per proteggere il popolo dalle scorribande della destra terroristica. Per gli assassini filo-Usa, questo, sarebbe un colpo molto duro.
  • Le FARC dovrebbero radicalizzare il processo di pace; accettare il disarmo sarebbe un grande errore ma, nello stesso tempo, è auspicabile una piena integrazione nella lotta civile e democratica. Solo così si formerebbe un asse geopolitico ‘’rivoluzionario’’ con le Forze Armate Nazionali Bolivariane. Gli Usa sono terrorizzati da questa prospettiva la quale darebbe, definitivamente, ai popoli della regione margini di manovra verso la decolonizzazione.

Qualche facilone parla di ‘’abdicazione’’ delle FARC ma l’accusa è a dir poco ridicola; le FARC sono una avanguardia di classe che ha tenuto testa, con le armi in pugno, per oltre 50 anni all’imperialismo Usa ed ai suoi sicari. Tutte cose – lo dico francamente e senza rancore – che i dogmatici trotskisti e stalinisti non hanno mai fatto, per non parlare dei grilli parlanti ‘’bordighiani’’. Chiunque, prima di sentenziare sul loro operato ( questo vale per molti trotskisti rincitrulliti ), deve farsi un bell’esame di coscienza.

L’analista di Aporrea, Alfredo Portillo, ha scritto un bell’articolo su questa ipotetica alleanza geopolitica – esercito venezuelano e FARC – la quale scoraggerebbe gli Usa ad intervenire illegalmente in America Latina ed avrebbe l’obiettivo primario di ‘’combatir la estructura paramilitar colombiana presente en territorio venezolano y frenar el contrabando hacia territorio colombiano, por lo que, el paramilitarismo ha venido a convertirse en el enemigo común de las FARC-EP y de la FANB’’ 5. Il governo nord-americano, davanti allo smantellamento del paramilitarismo, si troverebbe nei guai, in guai molto seri dato che tutti i suoi progetti di rapina si schianterebbero contro questo baluardo patriottico e forse anche anticapitalistico.

Maduro deve stringere, giorno dopo giorno, i legami con le FARC, fargli da garante, proteggere i dirigenti perseguitati da Santos e soprattutto pretendere la liberazione dei prigionieri politici. L’opera politica di Chavez non può prescindere dal genio militare di Marulanda e dalle sue astute strategie difensive ma anche offensive. Il pacifismo, come disse una volta Trotsky, è il peggior ‘’servo dell’imperialismo’’ per questo motivo il ruolo degli eserciti liberi dall’influenza nefasta dell’imperialismo statunitense va, una volta per tutte, rivalutato. Rivoluzioni, apparentemente pacifiche, ma – come è giusto che sia – anche armate.

1.

http://contropiano.org/interventi/2013/03/28/il-presidente-hugo-chavez-un-uomo-del-rinascimento-del-xxi-secolo-015507

2.

Le immagini sono tratte dal blog del professor Attilio Folliero da Caracas http://umbvrei.blogspot.it/2017/05/caracas-giovane-bruciato-vivo-da.html

3.

http://www.resistenze.org/sito/te/po/cl/pocl8e30-003187.htm

4.

http://odiodeclase.blogspot.it/2017/04/disidentes-de-las-farc-ep.html

5.

https://www.aporrea.org/venezuelaexterior/a214433.html

 

 

 

 

 

1 commento per “FARC-EP ed esercito venezuelano: l’alleanza politica che può sconfiggere il terrorismo

  1. Attila Di Pretoro
    14 Agosto 2017 at 13:44

    Mi piace il ruolo di grillo parlante!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.