Ma, come vedremo in seguito, il processo di espansione si amplificò con nuove terminologie e con teorizzazioni più “raffinate” , fino a comprendere tutto il pianeta che così avrebbe potuto beneficiare del “sogno americano”.
“L’America agli americani” di Monroe (cioè sovranità limitata per l’America centrale e meridionale) nell’immaginario di Reagan e del pensiero neocon diventa ” tutto il mondo nelle nostre mani”. Una globalizzazione a senso unico secondo i principi ideologici, culturali e morali degli Stati Uniti. Privatizzazioni, deregulation, delocalizzazioni…”La fine della storia”. Il capitalismo come eterno ed unico modello possibile di modo di produzione. Lo stile di vita e di governo USA devono costituire per tutto il mondo un esempio cui rifarsi. Ma dato che “l’asse del bene” è minacciato da tanti “assi del male” diffusi in tutto il pianeta risulta doveroso intervenire in ogni dove o militarmente o con pressioni politiche ed economiche non solo per gli interessi americani ma anche per quelli di tutti i popoli della terra.
Obama “Il pericolo per il mondo non è quello di un’America troppo impaziente di immischiarsi negli affari di altri paesi ma che gli Stati Uniti possano disimpegnarsi, creando un vuoto di leadership che nessun altro paese è pronto a colmare”
Da qui la perpetuazione di una guerra infinita contro il “terrorismo” sempre più forte perché li addestriamo e li armiamo noi. E si tratta non solo di rapinare le risorse indispensabili per il mantenimento dello stile di vita americano ma anche di conquistare spazi geostrategici necessari per aggredire il nemico più temibile: la Cina.
Obama ” Come nazione del Pacifico, Gli Stati Uniti svolgeranno un ruolo più ampio e di lunga durata …rendere la nostra presenza e missione nel Pacifico una priorità assoluta …noi preserveremo la nostra capacità di proiezione…scoraggeremo le minacce alla pace …
Gli Stati Uniti sono una potenza del Pacifico e noi siamo qui per rimanervi “. Zbigniev Brzezinski ex consigliere di Obama, ben prima delle torri gemelle “E’ imperativo che non emerga nessun sfidante eurasiatico in grado di dominare l’Eurasia e quindi di sfidare l’America…il primato globale dell’America”.
La Cina non sta minacciando gli USA ma si avvia a diventare la più grande potenza economica del pianeta. Lo yuan ha superato l’euro nel volume degli scambi globali. Il debito USA dipende in gran parte dalla Cina…e quindi Carthago delenda est. Roma non tollerava un pericolo futuro. Così anche gli Stati Uniti.
La strategia d’attacco del Pentagono era pronta ed aveva già un nome “Air-Sea-Battle”. Sottomarini e bombardieri in grado di eludere i radar subito all’assalto per mettere fuori uso i radar di sorveglianza e i sistemi missilistici e favorire in tal modo un attacco aereonavale a partire dalle numerose basi aeree e navali che accerchiano l’ex Impero celeste.
Ma l’attacco è stato rinviato. Impossibile ipotizzare una data. Se esiste è conosciuta da ben pochi personaggi. E’probabile che allo stato attuale sia sine die, data l’alleanza tattica (non strategica) della Cina con la Russia, dotata di un sistema di difesa e di attacco missilistico non inferiore a quello statunitense che costringe il Pentagono ad una maggiore prudenza.
Comunque le preoccupazioni di Biden rimangono le stesse di Brzezinski e di Obama: la leadership globale, impedire che un concorrente euroasiatico possa sfidare il primato yankee nel pianeta, rassicurare i cittadini americani sulla loro sicurezza contro qualsiasi “asse del male”, compromessa, secondo il puppo della banda Clinton/Obama, dalla politica isolazionista di Trump.
L’occupazione in Europa a scopi “difensivi” sarà ampliata, sia in termini di presenza militare sia in termini di armamenti. Le bombe nucleari B61-12, che saranno costruite a partire dal 2020, potranno essere utilizzate dai caccia USA da Aviano e dai Tornado italiani da Ghedi. Bombe a corto e medio raggio, capaci di distruggere anche bunker sotterranei, di potenza superiore rispetto alle bombe precedenti. Nazioni attualmente prescelte come deposito e rampa di lancio: Italia, Germania, Olanda, Belgio.
Verrà richiesto un impegno superiore di spesa ai vassalli europei. L’Italia ha già fatto sapere la sua piena disponibilità, con la partecipazione anche del Ministero dello sviluppo economico.
E soprattutto un impegno più accentuato nei teatri di guerra: Iraq, Siria, Yemen…una maggiore presenza marittima nel Pacifico, in particolare presso il mar cinese orientale e il mar cinese meridionale ed una pressione provocatoria e minacciosa nei confronti della Russia, dal mar nero al mar Baltico. Alle proposte russe, relative alla presenza di bombe nucleari nelle istallazioni militari in Russia ed in Europa, di reciproca moratoria e di reciproche misure di verifica, il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg risponde con la consueta sicumera “In un mondo così incerto, le armi nucleari continuano a svolgere un ruolo vitale nella preservazione della pace”
Biden avrà l’appoggio non solo dei Democratici, ma anche dei Repubblicani, perché in questioni di guerra e di impero, si ha e si è sempre avuta una alleanza trasversale. Venti di guerra ancora più minacciosi, rispetto all’isolazionismo di Trump, spirano, sembra, negli USA e in Europa, senza nessuna reale opposizione. Il conflitto del mondo occidentale “libero” contro Russia/Cina e loro alleati farà un altro passo avanti verso la mezzanotte.