L’elezione in Messico di un governo progressista, nemico del narcotraffico (strumento dell’imperialismo USA), è una reazione legittima al razzismo endemico della tradizione coloniale anglo-statunitense. L’ultimo sproloquio di Donald Trump è alquanto vergognoso. Per Trump, i bambini messicani sarebbero futuri membri della Mara Salvatrucha: “esos niños son futuros miembros de la Mara Salvatrucha , …” futuros criminales narcotraficantes ” son los “responsables ” de la situación económica por la que esta atravesando la superpotencia económica y militar del norte’’ 1. Il capitalismo statunitense è particolarmente aggressivo nei confronti dei lavoratori, autoctoni e migranti, quindi impone il dominio assoluto del capitale monopolistico. Obama, da buon neo-liberista con la ‘’faccia nera’’ (quindi un ipocrita), sparava contro la classe operaia bianca mentre l’uomo dell’Alt Right se la prende con i bimbi messicani dimostrando di essere un vigliacco (oltre che fiancheggiatore occulto dei narcotrafficanti). Il giornalista di Aporrea, Guillermo Moreno, ha scritto un eccellente articolo sull’argomento: ‘’Así como los judíos fueron los ” culpables ” del desastre económico alemán y no la prepotencia y ambiciones imperiales de una elite supremacista racial ,ahora son los latinoamericanos los ” culpables ” de los desatinadas decisiones de las elites dominantes estadounidenses’’. Se l’antisemitismo ha caratterizzato il nazismo tedesco – osserva Moreno – così l’oligarchia razzista nord-americana ‘’colpevolizza’’ i latino-americani delle decisioni disastrose di Washington. Una elite anti-democratica, tanto di destra quanto di ‘’sinistra’’. Domanda: chi fiancheggia la Mara Salvatrucha? I documenti smentiscono il signor Trump inchiodando, senza possibilità di replica, il complesso militar-industriale ‘’yankee’’. Cerchiamo di riportare qualche rivelazione importante.
Il giornalista investigativo Isaias Alvarado ci ha spiegato come l’FBI sia coinvolto in alcune attività della gang criminale. Leggiamo:
‘’En 2013, agentes de la Oficina Federal de Investigaciones (FBI) hablaron con ‘Pelón’ para hacerle una oferta que no pudo rechazar. A este pandillero de la Mara Salvatrucha (MS-13) que ya vivía en El Salvador luego de ser deportado, le ofrecieron regresar a Estados Unidos con 17 familiares, darles un estatus migratorio temporal, cubrir sus gastos y ponerlos bajo el programa de testigos protegidos. A cambio, ‘Pelón’ se infiltraría en las violentas actividades de la banda en el estado de Massachusetts’’
‘’’Pelón’ y sus parientes recibieron alrededor de 500,000 dólares, suma que incluyó el pago de alquiler de una vivienda, alimentación, atención médica y otros gastos. Primero lo trajeron a él y después a sus familiares, temiendo que fueran el blanco de represalias cuando la banda se enterara de su cooperación con las autoridades. Una falta de este tipo equivale a una sentencia de muerte. De hecho, la MS-13 ya juró venganza’’ 2
L’FBI ha concesso al boss ‘’Pelon’’ la possibilità di tornare negli USA, con 17 famigliari, in cambio di attività di spionaggio all’interno della pandilla. La MS-13 ha giurato vendetta, ma l’attività di spionaggio dell’agenzia, scontrandosi con la retorica del presidente, ha – volente o nolente – favorito alcune fazione della gang rispetto ad altre. ‘’Pelon’’ si è visto garantire una somma pari a 500.000 dollari più vitto, alloggio ed assistenza medico-sanitaria gratuita. Negli USA, i boss mafiosi fanno la bella vita mentre tanti lavoratori, specie quelli immigrati, conducono una vita di sacrifici.
Un ex membro dell’organizzazione criminale, Alex Sánchez, ‘’ex pandillero’’ di Los Angeles, ha dichiarato che l’MS-13 è la gang più infiltrata dagli USA: “La MS-13 es la pandilla más infiltrada de Estados Unidos”. Ed ancora: “Están diciendo que es una amenaza a la seguridad nacional, pero ¿cómo puede ser si ellos (el FBI) ya saben los crímenes que van a cometer?”. La domanda finale – “Stanno dicendo che è una minaccia per la sicurezza nazionale, ma come può essere se loro (l’FBI) già sanno quali crimini stanno per commettere?” – è problematica. L’FBI, avendo infiltrato la Mara, è al corrente delle attività della gang, ma non le ostacola. Le ragioni sono due:
- La Mara Salvatrucha ha una struttura piramidale ed una divisione in cellule operative chiamate gang. Il ‘’pandillero ha rapporti soltanto col suo diretto superiore, coi fautori, attraverso una ritualità oscena, della sua iniziazione. Non sa nulla dei vertici. L’FBI, ‘’comprandosi’’ singoli boss, non potrà mai monitorare l’intera organizzazione, molto meno disciplinata delle mafie occidentali.
- La corruzione è endemica nella intelligence USA, quindi diversi membri dell’FBI – come ho già spiegato – sono finiti col diventare soci in affari della Mara. I rapporti della CIA con la mafia cubana di Miami, sono il ‘’volto tatuato’’ del sistema di ‘’sicurezza’’ (sicurezza per chi? Per le elite capitaliste …) nord-americano. Il più pulito – fra CIA, FBI e Mara Salvatrucha – ha la rogna, come si suol dire.
Il capitalismo e l’imperialismo ‘’yankee’’ creano povertà ed insicurezza sociale, il terreno fertile per far proliferare le mafie. Il padronato, alquanto spregiudicato nello sfruttamento dei lavoratori, dovrebbe finire sul banco degli imputati. Che differenza c’è fra le multinazionali golpiste in Guatemala e la MS-13? Nessuna.
L’FBI è il cane da guardia dell’oligarchia neo-liberista; la sua politica ‘’anti-mafia’’ ha soltanto gettato benzina sul fuoco, facilitando le faide interne. Il boss ‘’Pelon’’ non ha mai messo fine alla sua vita criminale; protetto dagli addetti alla ‘’sicurezza nazionale’’, ha compiuto crimini orrendi fra cui ‘’apuñaló brutalmente a un pandillero rival en un parque de Chelsea’’ (‘’pugnalò brutalmente un pandillero rivale in un parco di Chelsea’’). Per il giornalista Isaias Alvarado si tratta d’un ‘’assassino protetto dall’FBI’’. Ha ragione: l’FBI protegge la Mara. Chi ne trae vantaggio? L’imperialismo statunitense il quale, come i patrioti sudamericani sanno, utilizza il narcotraffico per destabilizzare gli Stati indipendenti: Cuba, Nicaragua, Venezuela e Bolivia. Tutto diventa politica.
I favori di CIA ed FBI hanno permesso alla Mara Salvatrucha di diventare parte integrante di un fenomeno complesso: la globalizzazione del crimine. Le gang sudamericane operano in Italia – ma non solo – mostrandoci che cosa significa perdere la sovranità nazionale; una ondata di immiserimento, la violenza gratuita contro il ‘’diverso’’. Il sottoproletariato diventa – citando Marx – la fanteria leggera del capitale. Soltanto una rivoluzione socialista potrà salvare questi giovanissimi sbandati dalla vida loca, una esistenza priva di senso. Non è casuale, bisogna riconoscerlo, l’impegno dei socialisti cubani nella lotta alla droga; un faro di legalità e giustizia sociale. Cuba ci indica la via.
https://www.aporrea.org/ddhh/a265336.html
https://www.univision.com/los-angeles/kmex/noticias/actividad-de-pandillas/asi-fue-como-el-fbi-infiltro-a-la-pandilla-ms-13-en-eeuu-pagando-y-prometiendo-papeles
Foto: National Crime Syndicate (da Google)