La terza guerra mondiale procede senza veli ed infingimenti. I Fronti fortificano le loro trincee. Il conflitto risulta più trasparente rispetto alle altre due guerre, anche se le zone d’ombra perdurano.
Da una parte gli Imperi che, senza un minimo rispetto dei diritti umani e sociali, addestrano e armano mercenari terroristi, saccheggiano risorse, devastano ambienti, uccidono, sfruttano, umiliano e dall’altra parte i popoli che tentano di resistere, donne, uomini, bambini, alla furia belluina.
E’ finito il tempo in cui si potevano distruggere stati e nazioni, con il pretesto dell’esportazione della democrazia, o della difesa dalle mostruosità inventate da ONG foraggiate dalla Finanza, o dell’attacco preventivo per tutelare le popolazioni…non è più tempo…
Assad elogiava Trump, definendolo il migliore dei Presidenti americani perché trasparente. Vuole rubare il petrolio della Siria. Lo dice e lo fa. Contrariamente a Obama che pianificava a tavolino gli assassinii in nome della libertà, Trump si presenta in modo aperto come nemico di tutti i popoli del mondo…
L’assalto alla Bolivia, al suo grande Presidente, è stato programmato prima delle elezioni stesse, con l’accondiscendenza di tutto l’Occidente imperiale. Le enormi riserve di litio facevano troppo gola. Statunitensi, canadesi, australiani, europei, asiatici si sono precipitati nel Paese andino per favorire un golpe elettrico in combutta con la borghesia parassitaria locale. Un golpe elettrico indispensabile per far fronte all’egemonia cinese.
L’uomo che è riuscito nell’impresa di abbassare notevolmente i livelli di povertà assoluta, di alzare non di poco il reddito delle persone e la produzione nazionale, restituendo dignità e indipendenza al Paese, è dovuto fuggire dalla canea rabbiosa che lo inseguiva, evitando, se non altro, di essere barbaramente ucciso come Gheddafi, anche lui responsabile come Morales, di aver fatto crescere il proprio Paese e perciò oggetto di scherno, mentre veniva sodomizzato, per Hillary.
Non deve stupire perciò che, in assenza di una minima parvenza di legalità, la senatrice Jeanine Anez diventi Presidente anche senza il quorum necessario, data l’assenza dei deputati del MAS.
Poco importa che Evo Morales abbia stravinto le lezioni
La barbarie raggiunge il livello massimo di trasparenza. La forza bruta del Capitale in Bolivia schiaccia giustizia e diritti, ma contrariamente ai crimini compiuti in Jugoslavia, in Libia, in Siria, in Palestina, in Iraq, in Somalia, nello Yemen…non ha bisogno di raccontare storielle edificanti, quelle storielle che hanno plagiato e rimbambito tanti militanti onesti ed ingenui…
Ora si potrà andare là dove c’è la povertà e il bisogno di indipendenza…e uccidere perché è nell’interesse del Padrone, è nell’interesse del profitto, senza remore, senza impicci…