Aleppo sottratta ai Jihadisti, incubo per gli USA, per gli “amici della Siria” e per Mogherini

Assad , in un messaggio a Putin , paragonando la cacciata dei jihadisti da Aleppo alla battaglia di Stalingrado , ha fatto andare su tutte le furie gli States che paventano il ritorno della Siria ai loro legittimi proprietari e chiedono pertanto alla Russia di “affermare l’influenza su quel regime per mantenere la cessazione delle ostilità”*. La balcanizzazione della Siria come dell’Iraq costituisce infatti un obiettivo fondamentale degli States per l'”esportazione della democrazia” nel “nuovo Medioriente” . L’area di Aleppo controllata ancora dai jihadisti (estremi e “moderati”) sta per cadere … e ciò spianerebbe la strada per la riconquista di Mosul e di Raqqa…

Se a ciò si aggiunge la dichiarazione formale di Curdi , Assiri , Arabi ,Armeni … delle YPG , delle YPJ della “Federazione del nord della Siria”*, al confine tra Turchia e Siria ( che comporterebbe ampia autonomia dallo stato centrale e quindi inevitabile conflitto con Assad che potrà forse essere risolto con la mediazione russa ed iraniana ) si può ben capire come i vari piani strategici non solo degli Usa ma anche delle Turchia , dell’Arabia Saudita , del Qatar… , allo stato attuale , stiano andando in malora . Si tenga presente che l’aviazione russa non solo protegge Damasco ma anche la regione curdo-siriana con una no-fly zone che impedisce qualsiasi attacco aereo dalla Turchia di Erdogan , afflitto dalle sue ambizioni neo-ottomane (rapporti amichevoli vi sono da lungo tempo tra Russi e Curdi che hanno aperto un ufficio estero a Mosca) .

In sintesi , la situazione militare , sembra essere a tutto vantaggio dell’esercito siriano e dei rivoluzionari curdi . Ed è per tale motivo che i politici più esperti optano per la “pace” , prima che la sconfitte sul campo siano ancora più svantaggiose per chi ha “creato” il conflitto bellico* , una pace contro la quale si sono sempre opposti quando il jihadismo era vincente ,capace dei più orrendi misfatti .
Il ministro tedesco degli esteri Frank Walter Steinmeier , parlando positivamente dei negoziati , dopo essersi lamentato del disinteresse(!) della Russia alla disintegrazione della Siria (di cui ovviamente Germania ed Unione europea non hanno nessuna responsabilità) ,ci dice che “solo una soluzione politica può portare la pace in Siria”*, come a dire “ora ci conviene la “pace” , e dunque negoziamo” .
Va precisato che la pace come la richiedono tutte le persone che combattono contro la violenza della guerra non ha nulla a che fare con le manovre sulla “pace” come se la giocano gli Stati per i loro interessi che nulla hanno a che fare con le aspirazioni dei popoli , aspirazioni che spesso vengono utilizzate per ben altri fini , come ben ricordiamo quando tanti “pacifisti con l’elmetto”* , oltraggiando il Pacifismo , si erano pronunciati a favore dell’intervento bellico in Libia .

Se vi sono forze politiche che giocano a favore dei negoziati ve ne sono altre che lavorano contro . Federica Mogherini , capo della diplomazia europea ,partecipando all’incontro del 9 maggio a Parigi con i ministri degli esteri del gruppo “amici della Siria”* (presente il rappresentante (!) dell’opposizione siriana Riyad Hijab)* , si è affannata nel pretendere che i negoziati possano procedere avendo come precondizione che non ci deve essere nessun futuro per Assad ,la qual cosa , qualsiasi giudizio si possa avere dell’attuale Presidente della Siria , non ha nessuna valenza pragmatica ( non pochi “amici della Siria” si dissociano) . Il suo pronunciamento viene accolto tuttavia dal “gruppo di Riyad” , capitanato dall’Arabia Saudita che richiede addirittura che gli unici interlocutori dei negoziati debbano essere i rappresentanti dell’opposizione , ipotesi che evidenzia il tentativo di sabotaggio dei negoziati , la volontà di non accettare un qualche compromesso che abbia il merito almeno di porre un freno alla tragedia di una guerra terrificante che dura da cinque anni .
E davanti a tanto accanimento e a tanta protervia , che non è solo dei Sauditi , c’è da preoccuparsi seriamente perché sta a significare l’ambizione mortifera di creare altro ennesimo terrore nella regione in modo che se non si riesce a realizzare il tanto sospirato califfato o il Sunnistan (progetto sempre valido per i “falchi” Usa) ,almeno si manovri per una continua e perpetua destabilizzazione dell’area . …
NOTE
*1)MK Bhadramukar , “Aleppo Stalingrado della Siria ?” in “Aurora ,6/5/2016
*2)F.William Engdhal , “Autonomia curda…” in Aurora ,4/4/2016
*3)Il blog di Marcello Foa riporta una breve sintesi dell’intervista del Financial Times con l’ex primo ministro del Qatar che candidamente asserisce che la “rivoluzione” del 2011 non ebbe uno svolgimento spontaneo ” Ci fu un intervento di Sauditi e del Qatar…quella rivoluzione non ha avuto un’evoluzione spontanea”. Affermazione gravissima che non ha avuto alcun eco nei media nostrani
*4)F.W.Steinmeier , “Raggiunti progressi significativi …” in Sibialiria , 7/5/2016
*5)L’espressione è di Patrick Boylan , militante di Peacelink
*6) Gli “amici della Siria”: Stati Uniti , Italia , Germania , Francia , Regno Unito , Arabia Saudita , Emirati arabi uniti , Giordania , Egitto , Qatar , Turchia
*7) cit. in Sputnik , “Mogherini parteciperà…” , 9/5/2016

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