Prima puntata.
Lo spettacolo inquietante degli orrori cui si assisterà sarà poi con successo applicato negli anni successivi, iniziando dalla Libia per poi continuare con l’Iraq, l’Ucraina, l’ Afghanistan, la Siria, Gaza, lo Yemen…Con continue provocazioni contro l’Orso russo e il Celeste Impero, target finali delle guerre di confine contro gli stati non allineati.
Innanzitutto creazione del caos, con l’intervento sponsorizzato del terrorismo UCK che aveva la funzione di accentuare i contrasti tra le varie etnie, di spargere terrore e sangue e di favorire necessariamente l’intervento difensivo della polizia e dell’esercito, e di fornire ai media complici materiale fotografico e video ben sceneggiati e ben truccati per “evidenziare” la dittatura di Milosevic… Quindi appoggio delle correnti “pacifiste” e delle Ong anglosassoni che condannavano le “atrocità” del regime e che richiedevano per “motivi umanitari” l’intervento del democratico Occidente, rispettoso dei diritti umani. Poi era la volta dei personaggi della politica e della cultura sia della destra classica sia della nuova destra (sinistra mondialista). Perfino Bobbio e Vittorio Foa macchiarono le loro personalità, schierandosi a favore della messa in scena.
Così il presidente del Consiglio Massimo D’Alema e il suo vice Mattarella, orgogliosi di mostrare il pugno di ferro dell’Italia, non solo misero la basi militari italiane al servizio degli States come richiesto da Clinton ma, gonfi di ardore patriottico, vollero mettere a disposizione le forze dell’esercito e soprattutto dell’aviazione, in totale dispregio dell’articolo 11 della Costituzione.
La CGIL bloccò qualsiasi iniziativa di sciopero richiesto dai lavoratori, non smentendo il suo percorso di complicità con lo squallido governo di Centro-sinistra ( presente anche l’Udeur).
Solo RDB, COBAS, CUB ebbero il coraggio di scioperare e di dare un segno di rispetto per la Costituzione violata, per il diritto internazionale, per la popolazione serba, proditoriamente aggredita dall’imperialismo occidentale.
Si fece anche una finta iniziativa per “trovare” un’intesa che evitasse la guerra: gli accordi di Rambouillet. Una farsa che imponeva di fatto l’occupazione militare del Paese da parte della Nato e l’indipendenza del Kosovo (indispensabile agli Usa per costruire una base militare strategica e per favorire traffici illegali (droga, armi, addestramento dei terroristi…).
Il governo jugoslavo ovviamente rifiutò gli accordi capestro. Grancassa dei media e degli “intellettuali” sulla cecità e sull’arroganza di Milosevic insensibile alle giuste richieste umanitarie del fronte democratico (costituito da sedici Paesi). Si puntava sugli eccidi compiuti dai Serbi…Nessuna parola sui genocidi compiuti dai Croati, dagli stessi musulmani, sui villaggi serbi desertificati con il silenzio-assenso delle forze “neutrali” di peace-keeping
Dunque la guerra, l’attacco feroce alla Serbia e alle postazioni militari diffuse nel territorio nazionale, smantellamento dei siti industriali più importanti, migliaia di civili uccisi. E poi l’arresto di Milosevic, la morte sospetta, la condanna, poi , dopo molti anni, l’assoluzione per crimini di guerra mai voluti e sempre contrastati dal grande dirigente comunista.
La Corte ONU, subentrata all’ex Tribunale dell’Aia, condannerà all’ergastolo Radovan Karadzic, ex Presidente della repubblica serba di Bosnia e Erzegovina, per i fatti di Srebrenica, senza aver mai indagato sulle responsabilità molteplici di quei fatti di sangue (sentenza perciò selettiva), tanto che oggi su Srebrenica governa la menzogna (come per le foibe) accettata anche da “pacifisti” e da “intellettuali” ( ingenui o idioti ) che forse hanno letto Hegel ma che si informano su giornali depositari dei grandi menzognifici: Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Il Giornale, Rai, Mediaset…
Seconda puntata a breve.