Servire il padrone

D’ora in avanti per ottenere il passaporto tedesco ed essere riconosciuti come cittadini tedeschi bisognerà giurare fedeltà allo stato di Israele. Questa la decisione presa dal governo di Berlino: https://www.repubblica.it/esteri/2024/06/27/news/germania_passaporto_obbligo_fedelta_israele-423308321/

La decisione sarebbe stata presa per rispondere – questa la spiegazione ufficiale – all’ondata di antisemitismo diffusasi nel paese. In realtà è un modo per intimorire e tentare di mettere il bavaglio a chiunque  denunci  le politiche razziste e guerrafondaie dello stato di Israele.

Possiamo a questo punto dire, senza timore di esagerare, che la Germania è letteralmente genuflessa agli Stati Uniti e a Israele. Umiliata dai primi che gli hanno sabotato il gasdotto davanti agli occhi e l’hanno prostrata economicamente, ora si inginocchia a Israele.  Per la serie “fine pena mai” per il popolo tedesco, anche per quelli nati quarant’anni dopo l’Olocausto di cui ovviamente non hanno nessuna responsabilità. E’la logica, o meglio la psicologia del debito e del credito inestinguibili che consente ad Israele di praticare il massacro etnico in Palestina.   

Se non fossero dei farabutti venduti al padrone che li tiene al guinzaglio senza neanche gettargli un osso – sto ovviamente parlando degli attuali governanti tedeschi – mi farebbero anche pena.

Non c’è dubbio che la tradizione militarista e nazionalista (e imperialista) tedesca abbia costituito il brodo di coltura del nazismo e questo è sicuramente stato l’aspetto più grave della storia di quel paese. E tuttavia sarebbe profondamente sbagliato ridurre la storia della Germania soltanto a quella roba lì. La Germania è stata una grande nazione, culla del grande pensiero filosofico, di una grande letteratura e anche di grandi movimenti di massa, contadini, operai e socialisti, dai tempi del grande Thomas Muntzer a quelli di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, e vederla ridotta in questo modo, a scendiletto di Israele e Stati Uniti, fa male.

Direi che si rende necessario un nuovo “Discorso alla nazione tedesca”. Qualcuno sarà in grado di farlo?

Fonte foto: da Google

3 commenti per “Servire il padrone

  1. Fabrizio Turroni
    28 Giugno 2024 at 0:50

    A questo punto bisogna solo sperare che i russi li sconfiggano. Perchè se non si è capìto lo scontro globale è fra russi ed alleati contro la mafia kazara e servi (che loro non hanno alleati hanno solo golem o utili idioti). Qualunque sia il prezzo che dovremo pagare noi. Poichè qui c’è un attacco alla vita stessa. Come diceva Bernanos già tanti anni fa “… poichè è mille volte meglio morire che vivere nel mondo che state costruendo”.

  2. Giulio Bonali
    28 Giugno 2024 at 8:38

    All’ apparenza paradossalmente (ma in realtà non troppo, anzi: per niente!) con questo infame provvedimento l’ odierno governo della Repubblica Federale Tedesca (mai realmente epurata dal nazismo al contrario della Repubblica Democratica Tedesca) si colloca in perfetta continuità col suo “degno” predecessore diretto, il terzo reich hitleriano nel promuovere ed imporre in Germania le peggiori, più disumane e genocide forme di razzismo.
    Così cade (per chi non voglia deliberatamente foderarsi gli occhi di spesse, rancidissime fette di salame, ovviamente) anche l’ ultima maschera pseudodemocratica, pseudo antifascista, pseudoantirazzista della Repubblica Federale Tedesca.
    Ieri era il nazismo, oggi é il sionismo (anche se i suoi fautori pretenderebbero, con infame, perfido inganno, di far passare per razzismo l’ antisionismo, che é invece una apprezzabilissima e benemerita, doverosa per ogni uomo degno forma di antirazzismo (in questo il pessimo maestro Napolitano docet).

  3. Piero
    29 Giugno 2024 at 13:00

    Ma il padrone non lo servono solo i servi tedeschi.
    Lo serve, ad esempio, anche Kaja Kallas, donna (tutte donne in Europa, seguace del pensiero liberale, formatasi nelle loro scuole) di potere ereditato dalla famiglia ( bella davvero questa Europa che ha ripristinato i diritti di discendenza).
    Anche lei epigone della baronessa Von Der Layen, erede di famiglia negriera e schiavista, amicissima, fin che serve e dura, dei fascisti italiani.
    Ora si capisce bene la Brexit, il potere dei padroni anglosassoni.
    Bene, continuiamo a votare per questa Europa che ha ripristinato il diritto feudale di discendenza con la compiacenza dei compagni socialisti portoghesi (proletari di tutto il mondo unitevi).

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