Il fatturato annuale della sola ‘Ndrangheta” (senza contare quelli della Mafia, della Camorra, della Sacra Corona Unita e di tutte le altre organizzazioni criminali minori) è pari a circa 53 miliardi di euro, secondo le stime riportate dal quotidiano liberalconservatore tedesco “Die Welt”, pari a quelli (non so se è chiaro…) della Deutsche Bank e di McDonald sommati: https://www.repubblica.it/economia/2014/03/28/news/ndrangheta_export_germania-82132226/
Questo fatturato è dato nell’ordine da: traffico di stupefacenti (24 miliardi), riciclaggio (19,6 miliardi), estorsioni ed usura (2,9 miliardi), appalti pubblici (2,4 miliardi), gioco d’azzardo (1,3 miliardi), traffico di armi (700 milioni), rifiuti illeciti (670 milioni), prostituzione (370 milioni), contraffazione (330 milioni) e solo in ultimo immigrazione clandestina con 130 milioni (cifra pressochè irrisoria rispetto alle altre) https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-15/ndrangheta-azienda-miliardi-fatturato-144245.shtml?uuid=AbnLhQEI
In tutto ciò, secondo Matteo Salvini e sodali e, purtroppo, lasciatemelo dire, anche secondo tanti gonzi (ma anche tanti opportunisti…) che gli vanno dietro, l’emergenza sarebbe costituita dall’immigrazione, clandestina o meno (nella retorica leghista e nell’immaginario che questa è riuscita a costruire ormai non c’è neanche più differenza).
L’Italia è infestata dalla criminalità organizzata che – è evidente – oltre a controllare gran parte dell’economia controlla anche pezzi dello stato ma, per il leader della Lega e forse futuro premier, il vero e drammatico problema del Paese sarebbe quello degli immigrati e degli zingari dei campi nomadi. Non nego (e perché dovrei…) che quest’ultimo costituisca una fonte di disagio per alcune persone residenti in alcune aree periferiche delle nostre metropoli (questione che va affrontata con politiche complessive concrete e non con la retorica buonista e politicamente corretta che non fa che alimentare la narrazione leghista e razzista…) ma da questo a pensare che sia l’emergenza delle emergenze ce ne corre e solo un bieco e cinico opportunista (o appunto un gonzo) può sostenerlo.
In circa un anno e mezzo il ministro dell’interno non ha fatto altro che scagliarsi contro immigrati e zingari, cioè contro gli ultimi degli ultimi, e alimentare contro di essi l’ostilità della gente, peraltro inventando balle su presunte corsie preferenziali di cui godrebbero. La sua principale e quasi unica attività durante questo anno e mezzo è stata quella di “tenere a mollo” i migranti sulle navi.
Forte con i deboli e debole con i forti, dai quali prende ordini. Vorrei proprio vederlo scagliarsi con la stessa veemenza (ma soprattutto con misure concrete…) contro quelle mafie di cui sopra che null’altro sono se non aziende capitaliste criminali. Ma non l’abbiamo mai visto farlo né lo vedremo mai per la semplice ragione che è un servo, anche se fa mostra di mascelle e muscoli (con i deboli…). Stra-parla di sovranità e “sovranismo” (duce concetti, peraltro, ben diversi…) ma è un servo fedele della NATO, di Trump e di Netanyahu, cioè di coloro che calpestano la sovranità degli stati in tutto il mondo, ivi compreso il nostro.
Il sistema capitalista si prepara ad un probabile nuovo cambio della guardia, per lo meno in questo paese e in questa fase. Una governance autoritaria, securitaria e reazionaria può essere, in determinate fasi, anche più utile di quella liberale o neoliberale.
Fonte foto: mosaico-cem.it (da Google)