La responsabilità di quanto sta accadendo e di quanto è accaduto (da 75 anni a questa parte…) è del cosiddetto “Occidente collettivo” (di cui è parte integrante anche Israele) che ha permesso che un intero popolo potesse essere imprigionato in una gabbia in condizioni che definire umane è un insulto per qualsiasi coscienza civile. Questa è la cruda e scomodissima verità che ovviamente non può essere detta e quindi deve essere mediaticamente coperta e mistificata.
Nonostante tutto però, sembra che la gran parte degli italiani – come per la guerra in corso in Ucraina e nel Donbass – non se la sia bevuta. Proprio ieri sera Corrado Formigli a “Piazza pulita” mostrava un sondaggio dal quale emerge che circa il 60% degli italiani non si pronunciano su chi siano gli effettivi responsabili degli accadimenti di questi giorni, nonostante tutti i media abbiano ripetutamente mostrato le terrificanti immagini del massacro di civili israeliani compiuto da Hamas (non ci mostrano invece quelle relative al massacro di civili palestinesi da parte dell’esercito e dell’aviazione israeliana, a parte le macerie fumanti dei quartieri rasi al suolo dai bombardamenti, ma fa parte del gioco). Segno evidente che la narrazione mediatica ufficiale ha fatto un altro buco nell’acqua e non è riuscita a costruire l’immaginario dell’oasi pacifica e democratica assediata e attaccata dai barbari. Vengono occultati dai media, naturalmente, i massacri di civili palestinesi perpetrati negli scorsi anni e decenni dall’esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania o dalle milizie falangiste alleate di Israele nel Libano e ancor più lo stillicidio di palestinesi che vengono da sempre uccisi pressoché quotidianamente dall’esercito di occupazione israeliano, ogni giorno che Dio lo manda. E’ sgradevole, a dir poco, me ne rendo conto, fare la conta dei morti col bilancino ma è doveroso ricordare, soprattutto per chi non lo sapesse, che fin dall’inizio dell’occupazione della Palestina per ogni israeliano ucciso ci sono mediamente una quindicina di palestinesi uccisi.
Come ho già detto in altro articolo, sono stato a Gaza diverse volte ormai parecchi anni fa. La Striscia di Gaza – non vuole essere una metafora – è una sorta di giardino zoologico per esseri umani. Anzi, direi che tutto sommato gli animali in uno zoo ben tenuto se la passano sicuramente meglio dei palestinesi di Gaza, dal momento che non vengono bombardati, uccisi, affamati, e tutti i giorni ricevono cibo e acqua a sufficienza e cure mediche. Penso di poter affermare, senza timore di esagerare, che uno scimpanzé o un leone nel Bioparco di Roma o in quello di Berlino (quelli che ho visitato), fatte le debite proporzioni, hanno una qualità della vita migliore di quella di un palestinese di Gaza.
E’ questa storia e questo contesto che hanno determinato anche il brutale eccidio dei civili palestinesi da parte dei miliziani di Hamas.
Ci sarà ovviamente chi obietterà che questa è retorica, un maldestro tentativo di coprire i crimini di Hamas. Non posso impedire loro di pensare ciò che vogliono. Io mi limito a dire ciò che penso sulla base di quello che ho visto con i miei occhi e constatato di persona oltre che, naturalmente, sulla base dei fatti e dei numeri che sono oggettivi e non sono soggetti a interpretazione.
Israele ha già scatenato la controffensiva. Mi pare che sono già stati uccisi circa 1600 palestinesi dall’inizio dei bombardamenti, cioè da sabato sorso ad oggi. Conoscendo gli israeliani, non si fermeranno fino a quando non avranno ammazzato almeno dieci palestinesi per ogni israeliano ucciso durante i raid di Hamas di pochi giorni fa. E’ chiaro a tutti che si tratta di una mera rappresaglia che non ha nessuna valenza dal punto di vista militare, dal momento che i miliziani di Hamas sono trincerati nella complessa rete di gallerie sotterranee che hanno scavato nel sottosuolo in tutti questi anni. E’ quindi evidente che i bombardamenti di questi giorni hanno la sola finalità di fare strage di civili. Moriranno migliaia di persone e fra queste centinaia e centinaia (molti sono già morti) di bambini, dal momento che circa il 50% della popolazione di Gaza è composta da minorenni sotto i sedici anni. Ma morirà anche tanta gente negli ospedali che non potrà essere curata dal momento che il governo israeliano ha tagliato elettricità, acqua e rifornimenti di cibo e medicinali. Moltissimi civili feriti, in simili condizioni, non potranno essere curati e moriranno. Siamo appena all’inizio di una tragedia umanitaria, un bagno di sangue che avverrà sotto lo sguardo indifferente e complice dei governi europei, dell’intero mondo occidentale ma anche di quegli stati arabi cosiddetti “moderati” che in tutti questi anni da una parte hanno manifestato ipocritamente la loro solidarietà al popolo palestinese mentre dall’altra stringevano alleanze e accordi commerciali, economici, e anche politici e militari con le potenze occidentali, in primis gli USA e lo stesso Israele.
In tutto ciò appare grottesca la richiesta dell’ONU di creare dei corridoi umanitari o di annullare l’ordine di evacuazione di Israele nei confronti di un milione di palestinesi residenti nel nord della Striscia; una misura che potrebbe avere conseguenze umanitarie devastanti, come ha dichiarato lo stesso portavoce del segretario generale dell’organizzazione, Stéphane Dujarric. L’ONU ha dimostrato, nel corso della sua storia, di essere inesistente, un organismo privo di reale potere e in realtà subordinato ai diktat degli Stati Uniti. Se veramente ci fosse stata la volontà di andare alla creazione di due stati, le Nazioni Unite avrebbero dovuto imporre, attraverso l’invio di caschi blu, il rispetto delle 116 (centosedici, ma forse se ne sono aggiunte altre nel frattempo) risoluzioni (sottoscritte da pressoché quasi tutti gli stati con l’eccezione di Israele, USA e pochissimi altri) con le quali l’ONU stessa chiedeva ad Israele di abbandonare Gaza e Cisgiordania, di ritirare tutti gli insediamenti coloniali (che hanno continuato a proliferare come i funghi con qualsiasi governo, sia esso di destra o di “sinistra”) e di lasciare Gerusalemme Est ai palestinesi.
Nulla di tutto ciò è stato fatto, la situazione è stata lasciata incancrenire, Israele ha continuato a fare il bello e il cattivo tempo e ora ci si scandalizza per quanto accaduto. Tutto ciò ridicolo e fa parte della cattiva coscienza del mondo occidentale. Neanche i coccodrilli hanno più lacrime da versare.
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