Voglio essere molto chiaro.
Sono favorevole al vaccino anche se non mi fido neanche un po’ delle multinazionali farmaceutiche e avrei preferito di gran lunga vaccinarmi con quello cubano. Un vaccino di stato, prodotto della ricerca scientifica di uno dei sistemi sanitari pubblici più avanzati del mondo, E proprio per questo molto più affidabile e sottratto alle logiche speculative del mercato.
Nello stesso tempo trovo assolutamente insopportabile il fatto di essere obbligato a vaccinarmi altrimenti mi viene impedito l’accesso al lavoro, nel mio caso, di entrare a scuola. E così per milioni di docenti e studenti. E’ l’idea dell’obbligo, tramite ricatto, che trovo insopportabile, non il vaccino in sé, ovviamente.
Erano ben altre le politiche, anche e soprattutto di persuasione, che un governo e un sistema realmente democratico (per chi pensava che lo fosse…) avrebbe dovuto porre in essere. E invece si è scelta la strada del ricatto, della non assunzione di responsabilità politica e legale, del bombardamento mediatico a reti unificate, della criminalizzazione e della ridicolizzazione di ogni forma di sensato dissenso.
Per questo credo che il super greenpass e le politiche del governo in carica siano una palese violazione dei diritti costituzionali, una violenza psicologica che viene esercitata sulle persone e sui cittadini che vengono messi nell’impossibilità di scegliere.
I governi europei, quello italiano in primis, hanno lasciato che le multinazionali farmaceutiche (che tenendosi ben stretti i brevetti non sono sottoposte a controlli e verifiche di nessun genere e possono speculare vergognosamente sui prezzi) facessero il bello e il cattivo tempo. Nello stesso tempo hanno spinto le persone a vaccinarsi con il ricatto.
Forti con i deboli e deboli con i forti. Nulla di nuovo sotto questo cielo.
Contro questo sistema è necessario ribellarsi.
Fonte foto: IVG.it (da Google)