Foto: Siciliainformazioni (da Google)
Ed eccomi qui a spiegare per quale ragione domani mi asterrò dal votare. Voglio subito chiarire che questa è una posizione del tutto personale che non riguarda gli altri redattori e collaboratori di questo giornale, anche se credo che ovviamente condivideranno molte delle mie considerazioni.
Sarò volutamente breve e, per una volta, anche un po’ schematico.
Cominciamo con l’escludere il centrodestra, per ovvie ragioni. Sono da sempre un uomo di Sinistra e sono lontano anni luce dai programmi, dalle idee, dai valori e dagli orizzonti della destra, anzi, delle destre, in tutte le loro declinazioni. Più facile di così non si poteva.
Stesso identico discorso per il centrosinistra. Essendo un uomo di Sinistra non posso votare per una falsa “sinistra” che di Sinistra (S maiuscola e senza virgolette) non ha più nulla da tempo e che è in realtà del tutto funzionale e organica (esattamente come la destra) all’attuale sistema capitalista, ai poteri forti, ai “mercati”, al grande capitale trans e multinazionale, all’UE, alla NATO, agli USA, a Israele. In altre parole all’Impero dominante. Questo discorso vale per il PD (e tutte le varie propaggini, Bonino ecc.) ma anche per Liberi e Uguali che è di fatto un appendice del primo e serve a raccogliere quella parte di elettorato di sinistra che proprio non ce la fa a votare per Renzi.
Pochissime parole anche per il M5S. Una finta forza di opposizione del tutto in linea con l’ideologia dominante (fine delle ideologie, superamento delle categorie di destra e sinistra, ecc.) che da almeno un anno a questa parte ha messo in soffitta le velleità “movimentiste” e ha operato una svolta moderata e governista con la finalità di rassicurare tutti quei poteri forti sopra elencati e proporsi anch’esso come garante della “governance”. A tal proposito, chi lo volesse può leggersi questo articolo: https://www.linterferenza.info/editoriali/luigi-maio-pensiero/
Resta Potere al Popolo che si propone come una formazione antagonista ma in realtà così non è dal momento che sposa in toto il femminismo che è, dal mio punto di vista, uno dei mattoni fondamentali dell’attuale ideologia dominante. E con tutta la buona volontà non ce la faccio a votare per un partito che sostiene che il sottoscritto, per il solo fatto di essere un maschio, si troverebbe in una condizione di privilegio e di dominio in questa società (concetto, del resto, sostenuto anche da tutte le altre forze politiche e da tutto il sistema mediatico-politico dominante). Per chi volesse approfondire riporto questo articolo https://www.linterferenza.info/editoriali/elezioni-conflitto-sociale-sovranita-nazionale/ e questo (lungo) documento indirizzato proprio a Potere al Popolo: https://www.linterferenza.info/lettere/lettera-aperta-agli-uomini-alle-donne-potere-al-popolo/
A questo punto una doverosa precisazione. Se ci fosse alle porte il pericolo, che so, di una dittatura nazifascista, e il voto potesse in qualche modo rappresentare un argine a tale deriva, il sottoscritto, obtorto collo, si turerebbe il naso e andrebbe a votare. Ma questo pericolo, fortunatamente, non c’è. Che vinca il centrodestra o il centrosinistra non cambierà assolutamente nulla, perché entrambi sono agli ordini dei poteri forti di cui sopra, delle direttive che vengono loro impartite da Bruxelles, Berlino, Parigi, Londra, Washington e Tel Aviv. Del resto, il futuro prossimo è già stato deciso: un governo di larghe intese guidato molto probabilmente se non certamente da Gentiloni oppure, in caso di vittoria, un governo di centrodestra guidato presumibilmente da Tajani. Tendo ad escludere un esecutivo a guida Salvini, ma anche se fosse, al di là delle chiacchiere, non cambierebbe nulla nella sostanza perché anche la Lega è prona ai diktat dei nostri padroni europei, americani e israeliani.
Votare o non votare non cambia quindi assolutamente nulla. Queste sono forse le elezioni più inutili che ci sono state negli ultimi quasi trent’anni.
Il vero obiettivo strategico a cui è necessario lavorare sul medio-lungo periodo e per il quale, a mio parere, vale la pena di impegnarsi, è la costruzione di un moderno partito di classe e di massa, capace di rappresentare gli interessi e i bisogni dei ceti subordinati, di costruire un fronte popolare ampio, e naturalmente depurato da tutta la brodaglia ideologica politicamente corretta che ha contribuito (ma non è stata la sola) in misura determinante a distruggere la Sinistra (quella con la S maiuscola e senza le virgolette).
Nel nostro piccolo, e per quelle che sono le nostre modeste capacità, cerchiamo di lavorare in questa direzione.