Questo articolo non critica direttamente il femminismo, ma indirettamente è quello che fa. Se poi sia intenzionale il fatto di non criticarlo apertamente, questo lo sanno solo le donne della Federazione Estero del PC che lo hanno scritto.
Di fatto, in poche righe, alcuni capisaldi del femminismo vengono minati: l’appartenenza di genere e il concetto di “sorellanza”. L’articolo dice chiaramente come lo sfruttamento non conosca barriere sessuali e che ci sono donne che sfruttano altre donne e che si arricchiscono grazie alla fatica e al lavoro di altre donne. Del resto, il titolo dell’articolo che loro stesse hanno scelto non potrebbe essere più chiaro.
Il fatto stesso che ciò venga riconosciuto dalle donne di un partito comunista e messo nero su bianco è un fatto molto positivo e oggi anche decisamente fuori dal coro. Dopo di che è evidente che ci sono ancora delle forti resistenze ideologiche e anche psicologiche ad affondare il bisturi in profondità, ma per ora va bene così.
(Fabrizio Marchi)
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Il sistema capitalistico richiede sempre più forza lavoro sottocosto per incrementare i suoi profitti e gli antagonismi dei grandi gruppi imprenditoriali.
Un ulteriore attacco è in atto sulla forza lavoro femminile attraverso la WOMEN’S GLOBAL DEVELOPMENT AND PROSPERITY INITIATIVE (W.GDP).
Della fondazione ne è presidentessa la figlia del premier USA IVANKA TRUMP, i programmi sono finanziati da grossi monopoli statunitensi, il cui scopo è quello di finanziare 50 milioni di donne imprenditrici in tutto il mondo entro l’anno 2025.
I grandi colossi monopolistici hanno intenzione di creare imprese satellite spingendo l’imprenditoria femminile in diversi rami, si nasconde dietro concetti di prosperità e di avanzamento nello sviluppo economico delle donne, concetto peraltro errato, considerato che la “questione femminile” rimane irrisolta laddove il problema risulti semplicemente ovviato da una formale applicazione dell’uguaglianza dei diritti ed è incapace di offrire alle donne un indirizzo di lotta rivoluzionaria. In questo caso lo “sviluppo” riguarda unicamente le donne imprenditrici impegnate nello sfruttamento delle risorse di forza lavoro femminile. La fondazione stessa sottolinea che è necessaria la rimozione delle restrizioni che limitano l’orario di lavoro nelle occupazioni e attività delle donne. Esempio pratico ne è il finanziamento alle donne imprenditrici della WE CONNECT INTERNATIONAL che ha stabilito un’alleanza con le multinazionali SAP-ARIBA, IBM, EXXON MOBIL, PROCTER&GAMBLE Accenture. Questa piattaforma online globale multifunzionale e multilingue è in connessione con acquirenti aziendali multinazionali, ed ecco espandersi il telelavoro, di cui il maggior numero di occupate si registra nelle linee femminili, donne che diventano schiave della flessibilità dell’orario di lavoro. Da un articolo di ADVA SOLDINGER apparso sul DEVEX il 26 marzo di quest’anno apprendiamo che già nel suo primo anno di fondazione la W.GDP ha già finanziato 12 milioni di imprenditrici in tutto il mondo, il numero della forza lavoro femminile soggetta a barbaro sfruttamento è già incalcolabile, questo programma mondiale che opera nella logica del costo e guadagno, della legge del libero mercato, ha già fatto ingenti danni. Nella sua ultima visita in Europa il 28 è 29 settembre di quest’anno il primo ministro statunitense MIKE POMPEO ha specificato che i grandi colossi imprenditoriali si vogliono assicurare non solo il benestare, ma anche che il coinvolgimento delle donne imprenditrici abbia successo e che sia una risorsa di arruolamento di forza lavoro femminile. La piovra dell’imperialismo americano distende sempre più i suoi tentacoli, con l’approvazione dei governi borghesi, e vediamo moltiplicarsi corsi di formazione, dove le donne nella speranza di una futura assunzione, vengono sfruttate dalle imprese lavorando gratis, producendo quel plusvalore che è linfa vitale per l’imprenditrice capitalista. La W.GDP attraverso USAID finanzia oltre a donne imprenditrici anche ong in tutto il mondo, comprese organizzazioni delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali pubbliche (PIO), organizzazioni religiose, collabora con fondazioni filantropiche private, ma anche sul finanziamento dell’imprenditorialita’ femminile nel ramo dell’agricoltura, dove vediamo le grandi migrazioni di masse di manodopera agricola femminile a basso costo, dai paesi più poveri verso i paesi più ricchi. L’elenco dei finanziamenti della W.GDP sarebbe lunghissimo, ma le donne proletarie, le donne che ogni giorno affrontano con fatica la vita nella società capitalista, toccano con mano i piani strategici di questa fondazione, il cui scopo principale è quello di espandere lo sfruttamento della forza lavoro femminile, le storie di una vita “rosea” per le donne lavoratrici sono tutte favole, davanti a noi c’è la tempesta! L’unica via di uscita è lottare contro coloro che seminano sfruttamento, povertà, guerre imperialiste che provocano morti, profughi e immigrati. La soluzione è una e inequivocabile e sta nell’abbattere il capitalismo-imperialismo, un sistema nemico fatto di sfruttamento e oppressione delle masse operaie. O COMUNISMO O BARBARIE.
Fonte articolo: https://partitocomunistaestero.org/