Il difficile cammino della ricomposizione di classe.
C’era una volta un secolo che si chiamava ventunesimo. Qui in una Galassia lontana anni luce, detta Via Lattea, dopo almeno 150 anni nei quali sembrava inarrestabile il cammino della Speranza e sempre più in questo Pianeta, si avvicinava un tipo di Sole, detto dell’Avvenire.
Improvvisamente calò il sipario e le lancette della storia incominciarono a correre all’indietro. L’illusione di non aver avuto più guerre catastrofiche sul proprio territorio, nonostante che tali guerre si svolgessero intorno alla falsa pace ed al finto benessere di tanti sudditi inconsapevoli, viziati dal Potere in salde mani capitaliste, a caramelle malsane e consumismo, portò a sopportare tutto ed a credere ad ogni favola che il potere di cui sopra dispensasse.
Lentamente, calò la gloriosa bandiera degli straccioni, su una cupola dorata, faro di vera civiltà. Lentamente distrussero stato, diritti sociali, vero sindacato ed ogni sorta di mediazione politica. Lentamente distrussero il senso e la missione della Politica stessa, lasciandone lo squallido simulacro… E confusi appelli alla cosiddetta onestà’. Lentamente mutarono senso e ragione di chi dovesse rappresentare i 7 miliardi di straccioni, affamati, laboriosi e (pro)- creativi: crearono una sinistra in laboratorio, farisea, falsa, intrigante, arida di idee ma pregna di manierismo: tesa nella spasmodica produzione di formalità, perbenismo interessato, femminismo, esaltazione dell’essere gay, di ogni sorta di separato civilista, cosmopolitismo speculare e filo-europeismo monetarista e subalterno al comune nemico. Gli unici a tenere un mero testimone velleitario in mano erano pochi e consunti orticelli, insidiati anche loro dal mettersi in coda ai fenomeni di deviazione che richiedevano invece coraggio di denuncia ed altri modelli di comportamento…
Ma con la pazienza, padre Ciccillo e padre Ninetto insieme ad altri fraticelli et alli loro nipotini, riuscirono alla fine a rompere siffatto incantamento, le catene di una nuova schiavitù. Tornarono così sul Pianeta Terra, Pace et frutti copiosi….
Il Cyborg ALFREDO (Tradotto da una CENTURIA de Michel de Notre Dame, nell’anno del Signore 2179 )