Hegel aveva una volta osservato che talora la storia tende a ripetersi; e Marx, pensando in particolare a Napoleone (“primo”, il grande) e al Napoleonucolo (“terzo”, Luigi Bonaparte), aveva aggiunto che generalmente ciò che la prima volta accade in forma di tragedia, la seconda tende a presentarsi come farsa.
Avendo vissuto la mia gioventù nei meravigliosi anni sessanta e (in particolare) settanta del secolo scorso, queste considerazioni mi sono tronate alla mente di fronte al rapporto instauratosi fra il governo della finanza eurousurocratica e il movimento contro i vaccini e il lasciapassare verde (per gli anglomani rispettivamente “no-vax” e “green pass”), che molto mi ricorda quello che intercorreva a quei bei tempi fra i governi del potere imperiale amerikano e le Brigate Rosse.
Anche a prescindere da molti concreti comportamenti allora tenuti dalle forze dell’ ordine (che assomigliavano non poco, sia pure in forma di tragedia, a quello recentemente assunto in occasione della farsa dell’ attacco antivaccinista alla sede romana della CGIL), é mia profonda convinzione che allora le BR per lo meno facessero molto comodo ai detentori del potere reale in quanto, proclamandosi e credendo di comportarsi come intransigenti e conseguenti rivoluzionari, diedero di fatto un inestimabile contributo all’ impedimento dell’ accesso del Partito Comunista al governo a dispetto dei suoi successi elettorali (accesso che avrebbe FORSE potuto aprire interessanti prospettive di profonde trasformazioni progressive del nostro paese; sottolineo il “forse” anche perché indubbiamente il PCI era già allora fortemente intaccato dal tarlo dell’ integrazione subalterna nel reazionario sistema di potere vigente, cosa che purtroppo venne poi a pieno compimento sempre più penosamente e dannosamente per i lavoratori, a mio parere anche -sebbene non solo!- grazie alle “lotte rivoluzionarie” delle BR).
E sono convinto che – analogamente – ora gli antivaccinisti e antilasciapassare, con le loro lotte indubbiamente dure (ripetute manifestazioni di piazza a cadenza settimanale duramente e almeno a tratti violentemente represse dalle “forze dell’ ordine”) facciano molto comodo ai detentori del potere reale. I quali continuano imperterriti, anche in presenza della pandemia reale, a distruggere vandalicamente la sanità pubblica a vantaggio di quella imprenditoriale privata (così impedendo fra l’ altro un’ adeguata sperimentazione di cure farmacologiche antivirali), in ossequio ai dettami dell’ UE; e inoltre non sono in grado di imporre all’ imprenditoria privata stessa – grande, media e piccola – le chiusure mirate ma drastiche e severissime (da debitamente compensarsi in termini di aiuti statali NECESSARI E GIUSTIFICATI limitatamente ai casi di difficoltà economiche reali; e NON di mancata realizzazione dei soliti megaprofitti dei “tempi normali”), chiusure che, come dimostra l’ esperienza cinese della prima ondata, sarebbero necessarie ed efficacissime al fine di superare in tempi ragionevolmente brevi e in modo relativamente (e comunque realisticamente) indolore l’ emergenza sanitaria.
Cosa fanno i “nostri” governi eurousurocratici per mascherare di fronte alla popolazione queste loro gravissime, criminali inadempienze di fronte alla gravissima crisi sanitaria e non solo sanitaria in atto e dare ad intendere che starebbero encomiabilmente facendo tutto il possibile per contrastarla?
Grazie al vigente monopolio dei mezzi di diffusione di informazioni e idee anche solo minimamente efficaci e non meramente intimistico, ovvero letteralmente “fra pochi intimi”, falsissimamente raccontano che esiste un’ unica e sola arma – assoluta – per combattere questa battaglia, il vaccino.
Per questo mentono ingigantendone spropositatamente l’ efficacia, la quale in realtà é purtroppo limitata, e in particolare scarsissima nel limitare la diffusione del contagio (il termine “immunizzato” é di fatto falsissimamente diventato sinonimo di “vaccinato”).
E se – falsamente! – l’ unica arma disponibile e risolutiva é la vaccinazione, allora il governo, imponendo obbligatoriamente la vaccinazione prima agli anziani e “fragili”, poi a quelli sani di mezza età, poi ai giovani, fra poco ai bambini e magari successivamente, in mancanza di meglio, a cani, gatti e canarini domestici, fa diligentissimamente tutto quello che si può fare ed é al di sopra di qualsiasi critica.
Nell’ ambito di questa colossale mistificazione l’ obbligo di lasciapassare verde é particolarmente penoso nel suo carattere evidentemente menzognero, dal momento che i vaccinati diffondono il contagio in misura solo di pochissimo inferiore a quanto non facciano i non vaccinati (sarebbe a mio parere doveroso imporlo, per un principio etico di massima prudenza, di necessaria cautela oltre ogni ragionevole dubbio, solo a chi svolge lavori a contatto con anziani e “fragili”).
E che fanno invece, di fronte a ciò, gli antivaccinisti e gli antilasciapassare?
Anziché denunciare e combattere complessivamente ed organicamente (e “con senso delle proporzioni”) queste perfide, criminali mistificazioni, anziché concentrare la loro lotta sulla distruzione del sistema sanitario pubblico e sulla mancata drastica chiusura (debitamente “compensata” ove necessario) delle attività che diffondono il contagio, si prestano al gioco del governo concentrando le loro critiche sull’ obbligo del lasciapassare come “gravissima negazione anticostituzionale dei diritti umani fondamentali” (quando addirittura non ne approvano – o magari la vorrebbero ulteriormente esasperare! – la mancata chiusura di attività proinfettive non indispensabili), così offrendosi ai governi come comodissimi capri espiatori per le loro criminali inadempienze (effettivamente comportanti un’ autentica violazione di un autentico fondamentale diritto umano collettivo, quello alla salute e in molti casi alla stessa sopravvivenza).
E questo, a mio modesto parere, anche e soprattutto per una grave subalternità da parte di questi movimenti di pretesa “durissima, intransigente lotta antigovernativa e per i diritti democratici del popolo” all’ ideologia dominante esasperatamente individualistica, che condiziona e subordina ai diritti individuali (e anzi, per meglio dire: alle più grette e meschine pulsioni e pretese individualistiche) gli interessi e i diritti collettivi più elementari, a cominciare da quello alla salute e alla sopravvivenza stessa (diritti per i quali sono più che giustificati, sacrosanti da un punto di vista democratico e autenticamente di sinistra, progressive opportune limitazioni e sospensioni di talune libertà individuali (come certamente é la chiusura di determinate attività economiche, e lo sarebbero anche, se per assurdo, ammesso e non concesso, non fossero miserabili imposture, la vaccinazione obbligatoria generalizzata e il lasciapassare sanitario ).
Grazie per l’ attenzione.
Fonte foto: La Repubblica (da Google)