Archivio articoli di Ferdinando Pastore

Paradossi e miopie dei socialisti

Proprio quando l’assetto determinatosi a seguito di Tangentopoli, distruggeva l’industria di Stato, le partecipazioni pubbliche, il pieno impiego, il parlamentarismo, e quindi riponeva in soffitta la costruzione statale a economia mista prevista dalla nostra Costituzione, i socialisti abbaiavano rancorosi contro…

L’ansia da contraddittorio

Non si placano le polemiche per l’intervista al Ministro degli Esteri russo Lavrov. Senza contraddittorio si dice. Il contraddittorio sarebbe rappresentato, nell’idea comune di giornalismo e buona televisione, da quello schiamazzo compulsivo composto da raffiche di botta e risposta, tipico…

Il lavoro come lager

La pubblica opinione, la società civile, quel luogo indistinto nel quale aspiranti manager di sé stessi sgomitano per l’accesso al gotha delle classi parlanti, teoriche dell’indignazione compulsiva teleguidata, si indispettisce perché la classificazione Bene/Male, Buoni/Cattivi non viene sempre recepita con…

Squadrismo di importazione

In Italia, come in Europa, si fanno sempre più frequenti azioni squadristiche di ucraini nei confronti di esponenti, militanti o manifestazioni dell’estrema sinistra critica. Viene lasciata stare, per ovvie ragioni, quella cosmetica e innocua che prega perché più armi siano…

Bella ciao

Bella Ciao non è stato un canto della Resistenza. Ne è diventato simbolo postumo. Viena descritta la storia di un fiore. Quindi di una rinascita, di una nuova vita nel gelo della morte. Il fiore è un monito per tutte…

Il fascismo liberale

“Lo Stato deve essere ridotto alla forma più semplice. Esso deve avere un buon esercito, una buona polizia, un ordinamento giudiziario che funzioni bene, fare una politica estera intonata alle esigenze della nazione: tutto il resto deve essere abbandonato all’attività…

Il baro di professione

La dittatura delle immagini intima alle masse un preciso scopo di prevaricazione. Lo sviluppo bulimico di informazioni rende la critica anestetizzata, vuota. Si punta, in questo modo, alla costruzione di una “democrazia del consenso” che si espande solo attraverso riferimenti…

Fascismo modernista

All’armi! all’armi! Un coro si agita sulle nostre teste, si diffonde implacabile dagli altoparlanti che un giorno potrebbero far urlare gli allarmi. L’antropologia liberale ha costruito minuziosamente l’apologia del totalitarismo bellicista. Congegnato alla perfezione l’essere umano caratterizzato dai giudizi morali…

Scusate se non ci fidiamo

Non prendere per oro colato le notizie di guerra dovrebbe rappresentare un’abitudine per chi si offre agli altri nella veste di giornalista. La propaganda di guerra è essa stessa guerra. Nel caso specifico del conflitto NATO/Russia che insanguina la terra…