Un nuovo spettro si aggira nel mondo e turba i sogni della tecnocrazia euro-atlantica e della sinistra per bene: il tecno-fascismo del duo Trump-Musk, il nuovo male assoluto che minaccerebbe la democrazia liberale. Sono così insorti a difendere i suoi sacri valori i “nuovi resistenti” che, in nome dell’antifascismo, fanno appello alla mobilitazione permanente per ricacciare nelle fogne i nuovi barbari. Così vediamo schierati nello stesso cosiddetto “campo antifascista” l’élite tecnocratica e guerrafondaia della UE-NATO, i Neocons anglosassoni capeggiati dallo zombie Biden e dalla Gran Bretagna, la sinistra liberal europea, l’apparato mediatico-giornalistico embedded con l’elmetto: tutti uniti nella crociata per liberare i luoghi santi della democrazia dagli infedeli che l’hanno occupata anche se con il consenso del popolo. Così l’antifascismo di regime mette insieme i peggiori guerrafondai e i pacifinti utili idioti di sinistra, tutti uniti per difendere le nostre libertà minacciate dal nuovo fascismo tecnocratico sospetto di collusione col nemico, l’autocratico Putin, con cui il duo rischia di concludere un pace ” pericolosa ” in Ucraina.
Il cerchio così si chiude. Il vero pericolo è un accordo tra Usa e Russia che va ostacolato a tutti i costi in nome dell’antifascismo di regime e della continuazione della guerra per distruggere la Russia e fronteggiare la minaccia multipolare. Anche a costo di rinnegare i cosiddetti valori liberali della libertà e della democrazia. Ma si sa che per i suoi strenui difensori questo è un dettaglio insignificante: anche il popolo sbaglia e vota male. Se non lo capisce con le buone, si usano argomenti più convincenti: le rivolte di piazza, la delegittimazione del voto e le bastonature mediatiche.
La narrazione deve continuare: si tratta dell’eterno scontro tra fascismo e antifascismo e questo scontro non ammette debolezze e diserzioni, che diamine! I popoli vanno rieducati con le buone o con le cattive maniere: anche con la censura o togliendogli la stessa libertà del voto, se usata male. Se in Moldavia, in Georgia, in Romania, in Bielorussia oggi i popoli votano male, le elezioni non valgono! Se i cittadini europei vogliono esprimere posizioni e idee difformi da quelle dell’esthablishment, questo non va bene! Ed ecco pronto il Digital Service Act, che impone la censura delle opinioni difformi ai popoli europei e ai giornalisti indipendenti. Con la democrazia non si scherza !
Il paradosso della Storia è che il vero fascismo storico si legittimò agli occhi delle democrazie liberali proprio in quanto argine e barriera al comunismo dopo la rivoluzione d’Ottobre, che era visto come il male assoluto e come il pericolo principale degli interessi delle classi dominanti. Anche in quel caso il sacrificio della democrazia fu accolto come un male minore. Oggi la Storia si ripete. Cambiando l’ordine dei fattori, il risultato non cambia. Se una volta il liberalismo utilizzò il vero fascismo contro il pericolo comunista, oggi utilizza se stesso contro il loro nuovo nemico: il multipolarismo. La democrazia e la libertà sono un lusso che non tutti si possono permettere, neanche i nuovi antifascisti di regime.
Veri antifascisti cercasi. Saranno tra quelli che si vogliono zittire?