Pochi minuti fa (le 9,30 circa) l’inviato del TG2” in Ucraina Piergiorgio Giacovazzo ha annunciato, non senza una certa enfasi e soddisfazione professionale, che questa sera all’edizione delle 20,30 del TG2 andrà in onda – cito testualmente – “una intervista ai militari della truppa di elite ucraina, il battaglione Azov”.
Il battaglione Azov è un corpo paramilitare (da tempo ormai di fatto organico all’esercito regolare) dichiaratamente nazista, autore di orribili delitti e massacri indiscriminati durante questi anni di guerra nei confronti delle popolazioni russe e russofone del Donbass.
L’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ritiene il battaglione Azov responsabile dell’uccisione di massa di prigionieri, di occultamento di cadaveri nelle fosse comuni e dell’uso sistematico di tecniche di tortura sia fisica che psicologica.
Amnesty International, già nel 2014, chiese al governo ucraino di porre fine agli abusi e ai crimini di guerra commessi dai battaglioni di volontari (fra cui Azov, ovviamente) che operano unitamente alle forze armate regolari ucraine.
Il servizio di “informazione” pubblico nazionale sta forse toccando uno dei punti più bassi della sua storia. In un paese serio, delle forze politiche serie – se esistessero – dovrebbero chiedere spiegazioni in Parlamento per quanto sta accadendo.
Si censurano tutte le fonti di informazioni russe, vengono allontanati o sollevati dal loro incarico quei giornalisti che osano fare dell’informazione equilibrata e non ideologica, si chiudono i corsi di storia e letteratura russa nelle università, e contestualmente si dà la parola ai criminali nazisti, presentandoli come “truppa d’elite”.
Mi chiedo se chiederanno alla “truppa d’elite” qualcosa sulle stragi compiute, magari sul rogo di Odessa dove quaranta persone furono bruciate vive da questi patrioti”.
Vergogna. Non c’è altro da dire. Vergogna.
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